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I flussi e le rotte della tratta dall'est Europa - ER Sociale - Regione ...

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Un passato drammatico<br />

Poi ci sono quel<strong>le</strong> che hanno storie drammatiche al<strong>le</strong> spal<strong>le</strong>. Sempre nell’autunno<br />

del 2002 una ragazza rumena che non aveva ancora 19 anni disse<br />

di “essere stata cacciata da casa dalla madre dopo essere stata vio<strong>le</strong>ntata da<br />

un ragazzo, quando aveva 14 anni. La madre <strong>le</strong> ha detto che non vo<strong>le</strong>va<br />

avere per figlia una prostituta, non considerando la vio<strong>le</strong>nza subita dalla<br />

figlia”. Non stupisce, allora, che sia diventata davvero una prostituta nel suo<br />

paese e che poi sia arrivata a Milano nella speranza di guadagnare di più.<br />

Una bulgara di 18 anni arrivata a Milano nel dicembre del 2003 ha una<br />

storia simi<strong>le</strong>. È figlia unica.Vive fino all’età di un anno con la madre, ma poi<br />

sarà affidata alla nonna perché la madre non si prende cura <strong>della</strong> figlia. La<br />

nonna, ad un certo punto, verrà arrestata perché accusata di aver ucciso il<br />

marito per ereditarne i soldi. La riprende la madre ma diventa vio<strong>le</strong>nta e la<br />

figlia finisce in una comunità per minorenni. Per mantenersi canta in un<br />

loca<strong>le</strong> e si prostituisce insieme ad un’amica in un albergo.<br />

Racconti più che prove<br />

Quali credibilità dare al<strong>le</strong> paro<strong>le</strong> del<strong>le</strong> vittime? È compito <strong>della</strong> magistratura<br />

valutare l’attendibilità del<strong>le</strong> denunce <strong>le</strong> quali, è bene ricordarlo, qualche<br />

volta non raggiungeranno il rango di prove in grado di portare alla<br />

condanna colui o coloro che sono stati accusati, tanto è vero che, come si<br />

vedrà, ci saranno del<strong>le</strong> assoluzioni dal<strong>le</strong> imputazioni che erano state<br />

e<strong>le</strong>vate 14 . Per noi non sono importanti <strong>le</strong> prove, ma i racconti dei percorsi di<br />

ingresso, <strong>della</strong> vita come prostitute volontarie o forzate, <strong>della</strong> molla che <strong>le</strong> ha<br />

spinte a venire in Italia, compresa quella che <strong>le</strong> ha indotte a venire con la<br />

volontà di prostituirsi.<br />

Una ventunenne originaria <strong>della</strong> Repubblica Ceca spiegò in termini chiari <strong>le</strong><br />

ragioni che l’avevano portata nel nostro paese. Agli ufficiali di polizia giudiziaria<br />

<strong>della</strong> Squadra mobi<strong>le</strong> <strong>della</strong> Questura di Teramo dettò a verba<strong>le</strong> <strong>le</strong><br />

seguenti paro<strong>le</strong>: “Ho rivisto la mia amica in una discoteca del mio paese ad<br />

ottobre dello scorso anno; <strong>le</strong> ho chiesto come faceva a stare così bene e ad<br />

avere i soldi. Lei mi ha risposto che lavorava in Italia e faceva la prostituta.<br />

Sono stata io a chieder<strong>le</strong> di venire in Italia a fare la prostituta perché nel mio<br />

paese non c’è la possibilità di guadagnare e io avevo bisogno di soldi”. Con<br />

paro<strong>le</strong> semplici e chiare, senza tanti giri di paro<strong>le</strong>, è descritta la motivazione<br />

che ha spinto – e sta spingendo in questi primi anni del duemila – tante<br />

ragazze a venire da noi, o in altri paesi europei, a prostituirsi nella speranza<br />

di guadagnare denaro per poi eventualmente ritornare in patria e fare una<br />

vita migliore.<br />

14 Vedi, più avanti, il capitolo 23.<br />

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