I flussi e le rotte della tratta dall'est Europa - ER Sociale - Regione ...

succede appena dietro l’angolo, nel chiuso degli appartamenti o degli
alberghi, nei club privè sempre più esclusivi, nelle sale massaggi e nei night
club. Non è facile a dirsi quanta parte del sesso mercenario si svolga al
chiuso e quanto all’aperto 2 . Non appena pensiamo di avere raggiunto delle
certezze ci accorgiamo che le cose sono cambiate e occorre fare nuovi conti.
L’unica cosa certa è che il mondo della prostituzione cambia di frequente, in
tempi rapidissimi.
5. L’innamoramento: una tecnica di reclutamento
Nel corso degli anni si sono profondamente trasformate le forme di reclutamento
delle donne. Nel periodo che stiamo esaminando ci sono state varie
fasi che segnano diverse tappe dello sviluppo dell’attività dei trafficanti ed
anche un protagonismo delle donne. Si può dire – in una prima approssimazione
che verrà spiegata meglio più avanti – che nella fase iniziale le
donne arrivavano in Italia spesso non pienamente coscienti del lavoro che
avrebbero fatto e persino inconsapevoli di essere arrivate in Italia; alcune
volte giungevano da noi dopo un violento sequestro di persona oppure dopo
un drammatico inganno, tanto più atroce in quanto spesso chi ingannava
queste ragazze erano dei giovani che le avevano fatte innamorare promettendo
loro un matrimonio e una vita felice all’estero, viste le difficoltà
economiche di vivere nel loro paese d’origine.
Le storie di qualcuna di queste giovani innamorate ci introducono in un
mondo di tristezze, popolato da inganni, da delusioni cocenti, da profonde
amarezze. Una di esse è Albana. Ragazza albanese di Elbasan, nel 1996 non
aveva ancora compiuto 16 anni. Si era innamorata di un ragazzo che chiameremo
Alberto il quale, seguendo le consuetudini locali, si era recato dal
padre a chiedere la ragazza in sposa.“Verso l’inizio del mese di luglio 1996,
come d’uso nel nostro paese, chiese a mio padre di potermi sposare e mio
padre acconsentì”. Sembra l’avvio di una storia d’amore destinata a concludersi
felicemente; e invece, quello che avrebbe dovuto rappresentare il
coronamento di un sogno era soltanto l’inizio di un brutto incubo. Quando
decise di rompere il legame di servaggio durato molto a lungo, rievocò la
fase iniziale del loro rapporto con parole semplici: Alberto, il “mio ragazzo mi
disse che mi avrebbe portato in Italia dicendo che avrei dovuto prostituirmi
in strada al fine di guadagnare i soldi necessari per sposarci. Per convincermi
mi disse che avrei dovuto prostituirmi solo per avere il denaro sufficiente per
comprare una casa abbastanza grande da poter ospitare anche i miei
2 Su questi aspetti vedi C. Donadel e E.R. Martini (a cura di), La prostituzione invisibile, Regione Emilia-Romagna,
Bologna 2005.
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