università degli studi di milano la trilogia delle ... - Vigata.org
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1. Trilogia e fiaba<br />
umano, <strong>di</strong> vivere in questo mondo, assumendone tutte le convenzioni sociali e<br />
morali. Ciò <strong>la</strong> porta a rinunciare sia ad una vita sottomarina che alle sue sem-<br />
bianze naturali. Tuttavia, Maruzza, prima <strong>di</strong> accettare <strong>la</strong> proposta <strong>di</strong> matrimo-<br />
nio, pone un obbligo a Gnazio: <strong>la</strong> costruzione <strong>di</strong> una cisterna nel<strong>la</strong> quale poter<br />
nuotare tranquil<strong>la</strong>mente, in modo da evitare <strong>di</strong> essere vista dai pescatori e dai<br />
marinai fare il bagno nuda nel mare, nei giorni in cui riprende le sembianze <strong>di</strong><br />
sirena.<br />
2. Il patto<br />
Il <strong>di</strong>vieto, implicito in questa fiaba, risiede nell’impossibilità del marito e <strong>di</strong><br />
qualsiasi altro mortale <strong>di</strong> scoprire <strong>la</strong> natura ferina <strong>di</strong> Maruzza, <strong>di</strong> veder<strong>la</strong> quin<strong>di</strong><br />
sottoforma <strong>di</strong> sirena. Infatti, accade spesso che nei racconti melusiniani, <strong>la</strong> fata<br />
celi tutto ciò che potrebbe tra<strong>di</strong>r<strong>la</strong> nel suo apparire come una donna normale,<br />
in sostanza <strong>la</strong> sua natura fantastica. In realtà, nel romanzo è esplicito come, sia<br />
Maruzza che <strong>la</strong> sua bisnonna nascondano qualcosa <strong>di</strong> magico: entrambe par-<br />
<strong>la</strong>no tra <strong>di</strong> loro una lingua strana e incomprensibile a Gnazio, hanno una voce<br />
melo<strong>di</strong>osa e suadente e <strong>la</strong> vecchia Minica, pur avendo novantanove anni, ha<br />
l’agilità <strong>di</strong> una ventenne. Ma <strong>di</strong> fatto, <strong>la</strong> loro vera natura è sempre nascosta, si<br />
mostra raramente (al<strong>la</strong> nascita, al<strong>la</strong> morte e nei cambi <strong>di</strong> stagione) e mai deve<br />
essere vista. Gnazio non violerà in nessuna occasione tale <strong>di</strong>vieto ed, infatti, al<br />
matrimonio segue una vita tranquil<strong>la</strong> e felice consacrata dal<strong>la</strong> nascita <strong>di</strong> quattro<br />
figli, i quali provvederanno a mantenere stabile <strong>la</strong> situazione economica del<strong>la</strong><br />
famiglia.<br />
3. La trasgressione del <strong>di</strong>vieto<br />
Il patto, se non da Gnazio, viene comunque vio<strong>la</strong>to. Infatti, Ulisse Dimare, figlio<br />
dell’antico nemico <strong>delle</strong> sirene, attratto dal<strong>la</strong> voce ammaliante del<strong>la</strong> magica cre-<br />
atura, finisce per trovarsi <strong>di</strong> fronte a Maruzza, proprio mentre questa sta facendo<br />
il bagno. Il ragazzo non riesce a sottrarsi, come aveva fatto il padre Ulisse moltis-<br />
simi anni prima, al malefico canto, vede <strong>la</strong> sirena e tenta (a detta <strong>di</strong> Maruzza) <strong>di</strong><br />
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