università degli studi di milano la trilogia delle ... - Vigata.org
università degli studi di milano la trilogia delle ... - Vigata.org
università degli studi di milano la trilogia delle ... - Vigata.org
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
2. Le donne natura<br />
con parole e atteggiamenti e che, invece, trovano <strong>la</strong> loro espressione in queste<br />
pratiche trasgressive, capaci <strong>di</strong> ribel<strong>la</strong>rsi ad una società che opprime e reprime.<br />
Metamorfosi, che hanno <strong>la</strong> forza <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare completamente un corpo, ren-<br />
derlo <strong>di</strong>verso dal<strong>la</strong> sua naturale origine, p<strong>la</strong>smarlo finché non assuma <strong>la</strong> forma<br />
desiderata, capaci <strong>di</strong> mostrare al<strong>la</strong> società come veramente si è, come veramente<br />
ci si senta.<br />
2.3 Beba e Anita<br />
Era ’na vestia graziusa, ’u pilu era longo, marrò e bianco, le corna curte e dritte, e<br />
pariva che sorri<strong>di</strong>va sempri. Non fitiva tanto come le autre. 34 (p.60)<br />
Beba fin dal principio è una capra che si <strong>di</strong>fferenzia dal resto del gregge non<br />
solo per il suo aspetto fisico, ma anche per il carattere: è testarda e non ama<br />
partico<strong>la</strong>rmente stare per conto suo, anzi mostra da subito il suo <strong>la</strong>to socievole,<br />
all’inizio cercando <strong>la</strong> compagnia <strong>di</strong> Giurlà e al<strong>la</strong> fine accettando l’amicizia <strong>di</strong><br />
Anita: «appena che <strong>la</strong> capra attaccata al palo accapì che <strong>la</strong> stavano <strong>la</strong>ssanno<br />
su<strong>la</strong>, si mise a fari un bee <strong>di</strong>sperato» (p.47).<br />
Ma Beba non è una semplice bestia, al contrario ha <strong>di</strong>verse qualità, <strong>la</strong> quale <strong>la</strong><br />
rendono molto più affine ad un umano rispetto che ad un suo simile. Infatti, fin<br />
dal primo incontro con Giurlà sono visibili quei tratti che <strong>la</strong> rendono un anima-<br />
le “speciale” e che si riversano nell’attaccamento morboso verso il protagonista,<br />
tanto che per <strong>la</strong> sua fedeltà e <strong>la</strong> sua vicinanza quest’ultimo arriva a definir<strong>la</strong><br />
«crapa-cani». Più passa il tempo e più Beba e il giovane si affezionano l’uno<br />
all’altra, ma questa crescita <strong>di</strong> sentimento corrisponde anche ad una caratte-<br />
rizzazione più umana dell’ovino, che inizia a <strong>di</strong>ventare: curioso, capriccioso e<br />
34 A. Camilleri, Il sonaglio, cit., p.60<br />
36