università degli studi di milano la trilogia delle ... - Vigata.org
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2. Le donne natura<br />
La violenza del<strong>la</strong> metamorfosi si manifesta anche durante <strong>la</strong> trasformazione,<br />
in quel<strong>la</strong> che poco prima è stata definita “lotta-accoppiamento” tra le due cre-<br />
ature. Tra queste, <strong>di</strong>fferentemente da Anita e Beba, non vi è so<strong>la</strong>mente uno<br />
scambio <strong>di</strong> sguar<strong>di</strong>, bensì un vero e proprio contatto fisico, tutto avviene con<br />
maggiore aggressività e in maniera più manifesta. Infatti, mentre <strong>la</strong> metamorfo-<br />
si cammileriana si sviluppa in completa pace, senza nessuna rive<strong>la</strong>zione su ciò<br />
che sta accadendo, quel<strong>la</strong> <strong>di</strong> Landolfi assume in tutti i tratti, dall’atmosfera agli<br />
atteggiamenti <strong>di</strong> Gurù e del<strong>la</strong> capra, una connotazione impetuosa:<br />
Nonostante ciò, Giovancarlo, esattamente come Giurlà, non appare turbato da<br />
quello che ha appena assistito, tutto è talmente normale e naturale. Così come<br />
a Giurlà sembrava <strong>di</strong> aver sempre conosciuto il corpo nudo <strong>di</strong> Anita, sebbene<br />
fosse <strong>la</strong> prima volta che lo vedesse, allo stesso modo Giovancarlo si stupisce <strong>di</strong><br />
scoprire che:<br />
In questo modo Anita e Gurù, vivono un’esperienza simile, l’unione con una<br />
50 Ivi, p. 90<br />
51 Ivi, p. 91<br />
52 Ivi, p. 93<br />
<strong>la</strong> fanciul<strong>la</strong> le artigliava con violenza sempre maggiore le orecchie e lentamente sforzava<br />
<strong>la</strong> sua riluttanza. Finché pervenne a volgere del tutto il capo dell’animale verso<br />
il suo viso; quello allora senza più lottare rimase appuntato e affascinato a guardar<strong>la</strong><br />
negli occhi. Il cui sguardo bril<strong>la</strong>va d’una forza e d’una profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong>sumana. La<br />
fanciul<strong>la</strong> si chinò ancora <strong>di</strong> più, accostò il suo volto al muso del<strong>la</strong> capra, fissando<strong>la</strong><br />
sempre più davvicino. La capra mugo<strong>la</strong>ndo debolmente tentò <strong>di</strong> svinco<strong>la</strong>rsi in un<br />
supremo convulso – e s’afflosciò impotente; gli occhi del<strong>la</strong> fanciul<strong>la</strong> lucevano sinistri<br />
con riflessi d’una freddezza lunare, le sue braccia nude rive<strong>la</strong>vano l’estrema tensione<br />
dei ten<strong>di</strong>ni. 50<br />
Scoppiarono due fulmini rincorrendosi e doppiando <strong>di</strong> vigore, sopravvenne un attimo<br />
<strong>di</strong> sospensione; […] I <strong>la</strong>gni gli ansiti <strong>delle</strong> due forme aggrovigliate raggiunsero un<br />
parossismo <strong>di</strong> violenza; il vapore lunare parve spumeggiare attorno a loro, da loro. La<br />
luna si nascose, contro <strong>la</strong> sua faccia s’accumu<strong>la</strong>rono nuvole e nuvole <strong>di</strong> pece, vi fu un<br />
istante d’oscurità completa. 51<br />
un corpo femminile in generale potesse in<strong>di</strong>fferentemente e logicamente conchiudersi<br />
con appen<strong>di</strong>ci caprine o femminili; altrimenti detto che quel corpo dovesse essere<br />
così. 52<br />
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