MotoGP - Moto.it
MotoGP - Moto.it
MotoGP - Moto.it
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine » Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
i racconti di <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong><br />
“a volte r<strong>it</strong>ornano”<br />
di Antonio Priv<strong>it</strong>era | Buongiorno Giacomo, sarò breve<br />
perché questi obsoleti telefoni non permettono di scrivere<br />
più di 10000 caratteri, quindi cerca di capirmi al volo...<br />
B<br />
uongiorno Giacomo,<br />
sarò breve perché questi obsoleti<br />
telefoni non permettono di scrivere<br />
più di 10000 caratteri, quindi cerca<br />
di capirmi al volo.<br />
Oggi ho fatto una rapida incursione in incogn<strong>it</strong>o<br />
in quella che era la nostra casa; mescolando la<br />
polvere tra le vecchie fotografie ho trovato quella<br />
dove sono seduto sopra il serbatoio della motocicletta<br />
di mio nonno in un mattino di primavera:<br />
lui mi tiene per il fianco col mio zaino di scuola<br />
appeso ad un braccio e sorride. Mi si è gelato il<br />
sangue. Dovevo aspettarmelo, qualcuno sta salendo<br />
le scale che portano fino a qui gridando il<br />
mio nome.<br />
Da quando le fotografie non vengono più stampate<br />
ma “condivise” attraverso software installati<br />
sui Central Processing Spot che oramai tutti<br />
si fanno facilmente innestare dietro l’orecchio<br />
destro, io non ci capisco più niente.<br />
Condividere è diventata per molti un’esigenza<br />
irrinunciabile, chissà poi perché: insulse opinioni,<br />
immagini insignificanti, stati d’animo privati e<br />
intimi, vengono condivisi sulla Body Communication<br />
Web o semplicemente pubblicati sul Public<br />
Dashboard e qualsiasi utente della rete può<br />
visualizzarli sul proprio cristallino.<br />
Connessi 24 ore su 24, alimentando una gigantesca<br />
discarica di emozioni, commenti, ricordi<br />
che vengono trasfer<strong>it</strong>i in un nanosecondo da un<br />
utente all’altro di questa rete composta da umani<br />
sempre più affamati di informazioni, di vetrina<br />
di sé e degli altri. Non per entrare in particolari<br />
truci, però mi sono chiesto che fine fanno tutte le<br />
informazioni caricate sulla rete quando un utente<br />
muore, chi le custodisce, chi se ne appropria.<br />
Di chi diventano le fotografie delle vacanze su<br />
Marte o del primo viaggio al centro della Terra,<br />
chi custodirà l’emozione della prima connessione<br />
al Body Communication Web dell’utente tecnicamente<br />
“disconnesso causa decesso”?<br />
Alcuni amici mi hanno parlato di un losco giro<br />
di CPS asportati da cadaveri con la complic<strong>it</strong>à<br />
di medici compiacenti ma anche di persone che<br />
vendono il proprio CPS dopo aver rubato ad altri<br />
emozioni, memorie, dati. Installarsi un CPS altrui<br />
appropriandosi di un pezzo consistente di v<strong>it</strong>a di<br />
qualcun altro però, stranamente, non è reato. Io<br />
non ci capisco più niente.<br />
Non ho mai ceduto alle lusinghe della rete, r<strong>it</strong>engo<br />
inaccettabile rinunciare alla sovran<strong>it</strong>à esclusiva<br />
sui miei ricordi e sulle mie emozioni; mi tengo<br />
stretta l’opportun<strong>it</strong>à di celare una rilevante<br />
quota di me alla molt<strong>it</strong>udine di persone pronte a<br />
nutrirsi avidamente della v<strong>it</strong>a e della storia degli<br />
altri e così sono rimasto fedele a questo telefono<br />
cellulare 9G dal quale ti scrivo: spero che manchi<br />
ancora tanto al momento in cui anche l’ultima<br />
comunicazione verbale tra due individui lontani<br />
diventerà un ricordo. Fatico ad accettare che ormai<br />
le persone non parlino più se non a portata<br />
di voce e che il pensiero diventi elettronicamente<br />
comunicazione trasmessa tra due o più individui:<br />
non mi fido, temo che il mio pensiero possa<br />
News<br />
essere modificato o intercettato nel passaggio<br />
tra la mia mente e quella del mio interlocutore.<br />
Come sai, per tutte queste mie riflessioni e a causa<br />
della mia riluttanza a subire il controllo delle<br />
compagnie di telecomunicazioni, da quarant’anni<br />
sono etichettato come un pericoloso dissidente<br />
e costretto alla macchia. Hanno pesato non<br />
poco pure i dubbi che mi sono venuti dai racconti<br />
di quei brevi attimi in cui se chiudi gli occhi senti<br />
come se dal CPS giungano voci che ti spingono<br />
ad azioni illogiche come comprare un’automobile<br />
anche se ne hai già due o ti fanno sentire l’esigenza<br />
di uno shampoo nonostante la calvizie.<br />
E’ un mondo avido quello in cui viviamo, troppe<br />
informazioni. Troppa gente che non si fa i fatti<br />
propri con la scusa del “condividere”: share.<br />
Devo confessarti alcune cose, Giacomo:anche<br />
io sono caduto in questa trappola. Non sono migliore<br />
di altri, né peggiore. Poche ore fa, prima<br />
di venire qui in questa vecchia casa a frugare<br />
tra le fotografie, ero appostato dietro una siepe<br />
elettronica, una di quelle finte usate come speed<br />
check: gli automobilisti vi trans<strong>it</strong>ano di fronte e<br />
a seconda di come e quanto il vento causato dal<br />
loro passaggio muove le fronde della finta siepe,<br />
il Sistema Unico capisce se sono oltre il lim<strong>it</strong>e<br />
di veloc<strong>it</strong>à, provvede ad identificare l’utente e a<br />
prelevare dal suo conto corrente l’importo della<br />
eventuale multa: sempre meglio dei vecchi Laserstop<br />
che ti freddavano sciogliendoti la macchina,<br />
o la moto, sotto il sedere.<br />
Comunque, ero lì. Attendevo che un amico, non<br />
faccio nomi ma è il mio contatto con il mondo cosiddetto<br />
civile, mi portasse del cibo e dei vest<strong>it</strong>i<br />
pesanti in vista dell’inverno, poi sarei tornato a<br />
nascondermi e a organizzare la resistenza al Sistema<br />
Unico.<br />
Dell’amico manco l’ombra, in compenso arriva<br />
un motociclista bardato come un guerriero greco,<br />
impavido, fiero. La sorpresa mi coglie impreparato<br />
quando il centauro mi vede da dietro la<br />
visiera scura senza fare una<br />
piega.<br />
Dammi una mano, da quanto tempo è che sono<br />
58 59