08.06.2013 Views

MotoGP - Moto.it

MotoGP - Moto.it

MotoGP - Moto.it

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine » Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

costa di più, ma va il doppio. Da 6.000 a 7.000: il<br />

regime giusto tra una curva e l’altra, quando non<br />

si ha voglia di usare il cambio e si lasciano lasche<br />

le briglie della CB1100. Lei ringrazia, e accelera<br />

forte. Il sound è fantastico (pur essendo assolutamente<br />

civile). Da 7.000 a 9.400 giri: stiamo<br />

guidando una CB ad aria, non l’ultima CBR-RR.<br />

Questi non sono regimi da signora d’altri tempi,<br />

ma all’occorrenza lei ci va. E l’urlo allo scarico<br />

ti ricorda che la sua famiglia ha scr<strong>it</strong>to la storia<br />

dei moderni quattro cilindri. La CB1100 non è ovviamente<br />

solo motore. Sfodera infatti una guida<br />

sempre facile in c<strong>it</strong>tà come nel misto guidato. La<br />

risposta delle sospensioni non è affatto cedevole<br />

e consente di divertirsi in piena sicurezza anche<br />

dove l’asfalto non è perfetto. La misura degli<br />

pneumatici Bridgestone (solo 140 al posteriore)<br />

non deve trarre in inganno; l’aderenza è sempre<br />

valida e anche le perd<strong>it</strong>e di grip sono tenute sotto<br />

controllo dalla fantastica erogazione del quattro<br />

in linea fuori dalle curve. Ottima la frenata combinata<br />

con ABS di serie: richiede uno sforzo sopra<br />

la media (soprattutto all’anteriore), ma ripaga<br />

con una modulabil<strong>it</strong>à che esclude praticamente<br />

sempre l’intervento dell’ABS. La rapportatura<br />

lunga della quinta consente di viaggiare in autostrada<br />

con un filo di gas, con consumi vicini al<br />

dato dichiarato di 18 km/l. La CB 1100 sarà disponibile<br />

da febbraio nei colori rosso o bianco (il<br />

nero non sarà importato) e ha le carte in regola<br />

per rinverdire lo spettacolare passato della CB<br />

750 Four. A propos<strong>it</strong>o, ecco la sua storia!<br />

La storia del m<strong>it</strong>o<br />

La bella CB che abbiamo provato sulle strade<br />

intorno a Valencia è figlia di quella che a ragione<br />

può essere considerata la prima maxi moto<br />

dell’era moderna, la CB 750 Four del 1969 che ha<br />

prepensionato le moto sportive <strong>it</strong>aliane e inglesi<br />

degli anni 70. Era la fine degli anni 60 quando<br />

Honda decise che era ora di cambiare le carte<br />

in tavola e sconvolgere il mondo con un’astronave<br />

a due ruote. La sofisticatissima maximoto<br />

- oggetto del desiderio di un’intera genera-<br />

zione - comparve nel 1969, si chiamava CB750<br />

Four K0 – tutt’oggi ovviamente la più preziosa<br />

sul mercato del vintage - ed era semplicemente<br />

splendida. Aveva il motore a 4 cilindri trasversale<br />

da 736 cc, raffreddato ad aria, con distribuzione<br />

monoalbero in testa a due valvole per cilindro,<br />

cambio a 5 marce e avviamento sia elettrico che<br />

a pedale. E davanti, ud<strong>it</strong>e, ud<strong>it</strong>e, montava un freno<br />

a disco con comando idraulico, voluto da Soichiro<br />

Honda in persona. Una vera scultura meccanica,<br />

che brillava per le sue rutilanti quattro<br />

marm<strong>it</strong>te stile GP (di quei tempi), con “db killer”<br />

estraibili semplicemente sv<strong>it</strong>ando altrettante v<strong>it</strong>ine.<br />

La CB750 Four, primogen<strong>it</strong>a di una serie di<br />

Prove<br />

10 11

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!