cibo - Gola gioconda - I piaceri della tavola in toscana, in Italia e nel ...
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Magazz<strong>in</strong>i, <strong>in</strong>fatti, c’è riuscito, oltretutto con un prodotto apparentemente<br />
nemmeno troppo orig<strong>in</strong>ale come il pane. Il paese <strong>in</strong><br />
questione è Petrognola, <strong>nel</strong> comune di Piazza al Serchio; il prodotto<br />
è il pane di patate <strong>della</strong> Garfagnana. «La mia povera mamma<br />
– spiega Magazz<strong>in</strong>i – aveva una bottega di alimentari e per<br />
quarant’anni ha fatto il pane agli abitanti del borgo. Io ho proseguito<br />
la sua attività, cont<strong>in</strong>uando a produrre il pane di patate<br />
secondo l’antica ricetta ed utilizzando il tradizionale metodo di<br />
cottura diretta, che prevede l’utilizzo di fasc<strong>in</strong>e di legna<br />
per scaldare direttamente il forno. Gli altri forni sono<br />
generalmente a cottura <strong>in</strong>diretta, il che significa che<br />
viene scaldata l’acqua che poi porta il forno alla temperatura<br />
per la cottura a vapore. Prima si cocevano non<br />
più di dieci pani alla volta; poi <strong>nel</strong> 1991 ho comprato<br />
un forno <strong>in</strong> grado di cuocerne f<strong>in</strong>o a 50 contemporaneamente».<br />
Il pane <strong>della</strong> Garfagnana è davvero<br />
particolare. A base di un impasto composto<br />
per il 15% da patate lessate e schiacciate,<br />
per il 20% da far<strong>in</strong>a farro e per il 65% da<br />
far<strong>in</strong>a di grano tenero toscano, è un pane<br />
salato, rustico di sapore ed <strong>in</strong> grado di<br />
rimanere buono per molti giorni. Prima lo<br />
facevano quasi tutte le famiglie garfagn<strong>in</strong>e, che vi aggiungevano<br />
le patate come ammorbidente, e lo conservavano <strong>nel</strong>la madia<br />
avvolto <strong>nel</strong> “canovaccio”. «Poi – spiega Paolo – questa tradizione<br />
si è persa. Io l’ho recuperata con grande soddisfazione, anche<br />
se il procedimento di preparazione è molto laborioso, e richiede<br />
tempi quattro volte superiori a quelli <strong>della</strong> panificazione artigianale<br />
moderna. I pani hanno una forma tonda e pesano un chilo.<br />
La lievitazione dell’impasto – fatto con lievito madre e lievito di<br />
birra a base di farro locale Igp – dura due ore e mezza, e la<br />
cottura richiede un’ora di forno. Conclusa l’<strong>in</strong>fornata, per farne<br />
un’altra occorre pulire il forno e riscaldarlo di nuovo. In estate si<br />
lavora molto di più con la presenza dei turisti, ma una buona<br />
parte del prodotto – conclude il fornaio archeologo con una<br />
punta d’orgoglio – lo spediamo con il corriere».<br />
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