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Visualizza la rivista - Padri Dehoniani

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!<br />

Il Coni finanzierà l’iniziativa<br />

con un contributo di 5 milioni.<br />

Il Presidente Petrucci ha<br />

sottolineato <strong>la</strong> portata storica<br />

dell’iniziativa. «Mi permetto<br />

di dire che questo progetto<br />

vale più di una medaglia olimpica.<br />

È un cambiamento culturale<br />

nell’ambito dell’attività motoria, del<br />

quale il Paese deve essere contento.<br />

Non vogliamo creare campioni alle elementari<br />

ma insegnare <strong>la</strong> conoscenza del<br />

proprio fisico. Siamo contenti di aver<br />

raggiunto un obiettivo che ci eravamo<br />

prefissati all’inizio del nuovo quadriennio<br />

olimpico, per questo voglio ringraziare<br />

il Ministro Gelmini e il Sottosegretario<br />

con delega allo Sport, Rocco Crimi,<br />

che hanno condiviso il nostro progetto.<br />

Questo consentirà di trasmettere ai giovani<br />

anche corretti stili di vita».<br />

Il ministro Gelmini ha amplificato il<br />

concetto. «È un progetto rivolto alle<br />

scuole elementari, anche perché in Italia<br />

sono le uniche che non prevedono<br />

l’insegnamento dell’educazione<br />

fisica. Esiste un problema di sedentarietà<br />

dei ragazzi e in questo modo<br />

diamo loro <strong>la</strong> possibilità di svolgere<br />

attività sportive». Soddisfatto anche il<br />

Sottosegretario Rocco Crimi, il quale<br />

ha ricordato che iniziative del genere<br />

«si inseriscono nel contesto del<strong>la</strong> lotta<br />

al bullismo, al<strong>la</strong> droga, e più in generale<br />

[favoriscono] <strong>la</strong> costruzione di<br />

una società migliore».<br />

Il Progetto Pilota sarà monitorato costantemente<br />

da esperti, scelti dal Coni<br />

e dal Ministero, che verificheranno<br />

le ricadute concrete dell’iniziativa sul<br />

benessere degli alunni e l’efficacia didattica<br />

del <strong>la</strong>voro svolto dagli insegnanti<br />

[per ulteriori informazioni cfr.:<br />

http://www.miur.it e http://www.coni.it].<br />

liardi di euro potessero essere investiti<br />

per aiutare i giovani a trovare <strong>la</strong>voro, a<br />

costruirsi una casa e a farsi una famiglia!<br />

La sedentarietà come stile di vita<br />

colpisce circa due italiani su cinque<br />

(40,6%), una media molto al di sopra di<br />

quel<strong>la</strong> europea. I tassi di sedentarietà<br />

per regione italiana si innalzano man<br />

mano che dalle regioni dell’arco alpino<br />

si scende <strong>la</strong> peniso<strong>la</strong>. Allo stesso modo<br />

cresce <strong>la</strong> quota di ragazzi che non pratica<br />

alcuna attività sportiva: tra il 1997 ed<br />

il 2001 i bambini sedentari sono cresciuti<br />

di 5 punti percentuali (dal 17 al 22%), i<br />

ragazzi di 6 (dal 18 al 24%).<br />

Pure chi fa ginnastica a scuo<strong>la</strong> non<br />

sfrutta appieno l’occasione offertagli per<br />

mantenersi in forma. Durante <strong>la</strong> pratica<br />

motoria, il tempo trascorso dai ragazzi<br />

nell’eseguire attivamente l’esercizio non<br />

supera in media il 25% del tempo dedicato<br />

complessivamente all’attività.<br />

Al contrario i bambini trascorrono<br />

molto tempo (troppo!) seduti davanti<br />

al<strong>la</strong> televisione, ma anche al tavolo del<br />

computer, attirati dai videogiochi. I medici<br />

denunciano con preoccupazione<br />

questa tendenza al<strong>la</strong> sedentarietà precoce:<br />

Giuseppe Morino, pediatra nutrizionista<br />

dell’Ospedale Bambino Gesù di<br />

Roma, nel<strong>la</strong> sua re<strong>la</strong>zione presentata all’XI<br />

corso nazionale organizzato dall’Associazione<br />

italiana di Dietetica e nutrizione<br />

clinica, ha esortato a far fare ai<br />

bambini attività motoria, perché ciò sviluppa<br />

il sistema nervoso e attiva circuiti<br />

neuronali specifici, che altrimenti restano<br />

inerti. È stata infatti dimostrata una<br />

maggiore produzione di neurotrofina,<br />

una proteina in grado di favorire <strong>la</strong> rigenerazione<br />

del<strong>la</strong> fibra nervosa e quindi<br />

l’ottima funzionalità neuronale.<br />

Per Morino è di fondamentale importanza<br />

ricordare che il bambino è in<br />

una condizione costante di apprendimento<br />

lungo tutta l’età evolutiva. Pertanto<br />

gli esercizi motori e gli sport proposti<br />

dovranno tenere pienamente conto<br />

delle diverse tappe maturative che si<br />

susseguono nel corso dell’età evolutiva.<br />

In partico<strong>la</strong>re va dato spazio al gioco e al<br />

divertimento, ai movimenti capaci di<br />

sviluppare tutte le qualità fisiche e coordinative<br />

(apprendimento multi<strong>la</strong>terale).<br />

Solo dopo i 12 anni l’allenamento sarà<br />

rivolto al<strong>la</strong> specializzazione sportiva fino<br />

all’allenamento specialistico.<br />

Giovani e società<br />

Marzanna Syncerz@fotolia<br />

Ma come prevenire i rischi di ma<strong>la</strong>ttia<br />

da sovrappeso ed obesità, che minacciano<br />

due italiani su cinque? Si tratta<br />

di cambiare le abitudini alimentari e di<br />

vita di un’intera popo<strong>la</strong>zione, insegnando<br />

fin dai bambini che è bello mangiare<br />

sano e muoversi molto. Si tratta di convincere<br />

loro e le loro mamme/papà che<br />

le merendine al ciocco<strong>la</strong>to sono buone<br />

ma fanno male se mangiate spesso; che<br />

farsi accompagnare in auto a scuo<strong>la</strong> è<br />

comodo ma impigrisce, e che passare ore<br />

e ore davanti al<strong>la</strong> tv a vedere cartoni<br />

animati rende deboli e mollicci…<br />

Ri-educare gli italiani è un compito<br />

immenso e nient’affatto facile, in cui tutte<br />

le istituzioni del<strong>la</strong> società italiana possono<br />

e devono col<strong>la</strong>borare. Per questo il recente<br />

accordo tra il Ministero del<strong>la</strong> Pubblica<br />

istruzione e il Comitato olimpico nazionale,<br />

sottoscritto al fine di sviluppare<br />

un programma di alfabetizzazione motoria<br />

nelle scuole italiane, fa ben sperare.<br />

Come il riquadro a fianco riporta, il<br />

programma prevede di affiancare ai<br />

maestri italiani almeno mille <strong>la</strong>ureati in<br />

Scienze motorie, gli unici in grado di unire<br />

alle conoscenze bio-mediche le<br />

competenze tecnico-sportive e quelle<br />

ludico-socializzanti, indispensabili per<br />

portare a buon fine questo sforzo gigantesco<br />

di cambiamento sociale, fatto<br />

a partire dai più giovani.<br />

Le prime sperimentazioni effettuate<br />

in scuole lombarde (a Monza, col progetto<br />

Fulmine) e nell’alto Lazio (Rieti)<br />

hanno mostrato, infatti, <strong>la</strong> positività di<br />

questa iniziativa, che mira a inserire l’educazione<br />

motoria all’interno del piano<br />

formativo generale del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> elementare<br />

e a sviluppare lo sport per tutti.<br />

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