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Visualizza la rivista - Padri Dehoniani

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c’è giustizia. L’attenzione caritatevole ai<br />

poveri deve esserci sempre anche prima<br />

e dentro <strong>la</strong> giustizia.<br />

Questa logica viene espressa dal<strong>la</strong><br />

Caritas in veritate con grande insistenza<br />

quando essa mostra <strong>la</strong> necessità del<br />

dono e del<strong>la</strong> gratuità dentro, e non solo<br />

dopo, <strong>la</strong> vita economica (n. 36). Pensare<br />

che <strong>la</strong> carità venga dopo <strong>la</strong> giustizia<br />

comporta che <strong>la</strong> giustizia possa essere<br />

fatta anche da delle strutture, senza <strong>la</strong><br />

responsabilità del<strong>la</strong> persona, il che è<br />

stato il grande errore del liberismo economico<br />

e dello Stato assistenziale nel<br />

periodo del<strong>la</strong> sua decadenza. Pensare,<br />

invece, che <strong>la</strong> carità sia necessaria per <strong>la</strong><br />

giustizia, vuol dire collocare il gratuito e<br />

il dono dentro <strong>la</strong> normale attività economico<br />

produttiva, come elemento di<br />

giustizia ed equità prima anziché dopo.<br />

Vocazione e attesa: <strong>la</strong> Caritas in veritate<br />

fa questa proposta derivando<strong>la</strong> dal Vangelo,<br />

che ci par<strong>la</strong> del<strong>la</strong> signoria del<strong>la</strong> carità,<br />

ma ritiene che sia anche una necessità<br />

del<strong>la</strong> società di oggi. Infatti, osserva<br />

l’enciclica, non è più possibile che lo<br />

Stato faccia da unico ridistributore del<strong>la</strong><br />

ricchezza, dato che <strong>la</strong> ricchezza oggi<br />

prodotta in un certo spazio prende <strong>la</strong><br />

strada di infiniti altri spazi (nn. 24 e 38).<br />

L’economia non è più a base spaziale,<br />

mentre <strong>la</strong> politica lo è ancora. Osservazione<br />

questa che, come dirò tra breve,<br />

riguarda anche il sindacato. Quindi il<br />

primato del<strong>la</strong> carità (del ricevere, dato<br />

che essa non può essere prodotta) enunciato<br />

dal Vangelo trova una conferma<br />

in una necessità, o attesa, del<strong>la</strong> stessa<br />

economia di oggi.<br />

Qualcuno ha osservato che <strong>la</strong> Caritas<br />

in veritate si occupa poco del <strong>la</strong>voro<br />

e del sindacato 4 . Se consideriamo lo<br />

spazio espressamente dedicato a questi<br />

problemi si può forse appoggiare questa<br />

valutazione. Ma se, come credo sia<br />

giusto fare, si tengono presenti le molteplici<br />

indicazioni che possono illuminare<br />

il mondo del <strong>la</strong>voro, come per esempio<br />

quelle da me appena indicate,<br />

possiamo avere un quadro diverso. Vediamo<br />

allora, a questo punto del<strong>la</strong> nostra<br />

riflessione, quali sono le ripercussioni<br />

nel mondo del <strong>la</strong>voro del<strong>la</strong> prospettiva<br />

generale che ho sopra indicato,<br />

ossia del precedere del ricevere sul fare.<br />

Prima di tutto vale <strong>la</strong> pena fare almeno<br />

una breve riflessione su un aspetto<br />

che di solito viene scansato perché troppo<br />

retorico, ma che invece, a mio avviso,<br />

ha un considerevole significato pratico e<br />

concreto. Anche per il <strong>la</strong>voro vale il principio<br />

che il suo scopo va oltre se stesso:<br />

scopo del <strong>la</strong>voro non è il <strong>la</strong>voro. Questo<br />

perché nel <strong>la</strong>voro, in ogni <strong>la</strong>voro, c’è<br />

qualcosa di gratuito, dato che <strong>la</strong> persona<br />

che <strong>la</strong>vora è sempre di più del suo <strong>la</strong>voro.<br />

Era in fondo questa <strong>la</strong> distinzione tra<br />

<strong>la</strong>voro in senso soggettivo e <strong>la</strong>voro in<br />

senso oggettivo del<strong>la</strong> Laborem exercens<br />

di Giovanni Paolo II. Di conseguenza c’è<br />

sempre una quota di <strong>la</strong>voro non pagato<br />

o, meglio, che esu<strong>la</strong> dal contratto di <strong>la</strong>voro<br />

stesso, che si presuppone e che è<br />

l’anima stessa del <strong>la</strong>voro 5 . Anche per il<br />

<strong>la</strong>voro vale il principio che i presupposti<br />

che non si possono produrre, sono le cose<br />

più importanti. E più concrete ed utili,<br />

al<strong>la</strong> fine. Infatti <strong>la</strong> vera ricchezza prodotta<br />

dal <strong>la</strong>voro è soprattutto dovuta a questa<br />

parte non quantificabile, che esu<strong>la</strong><br />

dai numeri delle statistiche.<br />

Il <strong>la</strong>voro come vocazione, possiamo<br />

dire, è l’aspetto economicamente più rilevante<br />

del <strong>la</strong>voro. Il <strong>la</strong>voro come tecnica<br />

è l’aspetto meno rilevante, anche economicamente.<br />

Tanto è vero che molti<br />

analisti si sono chiesti se una delle cause<br />

del<strong>la</strong> crisi finanziaria ed economica sia<br />

proprio questa: l’indebolimento del<strong>la</strong><br />

percezione di quanto nel <strong>la</strong>voro c’è necessariamente<br />

di irriducibile. Si sta perdendo<br />

il senso del <strong>la</strong>voro come vocazio-<br />

Variabile<br />

ne. Ripetiamo: non si tratta di retorica se<br />

ciò figura tra le possibili cause – e non<br />

all’ultimo posto – del<strong>la</strong> crisi che stiamo<br />

attraversando. Sembra che questo sia<br />

importante per il sindacato, perché fa<br />

da linea portante per un certo modo di<br />

fare contrattazione. Si dice sempre, o<br />

spesso, che nel<strong>la</strong> contrattazione si deve<br />

tenere presente <strong>la</strong> persona del <strong>la</strong>voratore.<br />

Ma, appunto dicendo questo si fa riferimento<br />

a quel<strong>la</strong> dimensione del <strong>la</strong>voro<br />

che trascende il <strong>la</strong>voro in senso tecnico<br />

e che, se non c’è, debilita anche il <strong>la</strong>voro<br />

in senso tecnico. Emergono qui aspetti<br />

re<strong>la</strong>zionali, ambientali, partecipativi<br />

del<strong>la</strong> contrattazione di notevole importanza<br />

per un sindacato moderno.<br />

La Caritas in veritate ha alcuni passaggi<br />

molto interessanti e di grande<br />

novità quando afferma, con un certo coraggio<br />

per una enciclica, che oggi le espressioni<br />

profit e non profit non sono<br />

più sufficienti (n. 41). Vedo in questa affermazione<br />

una notevole capacità di lettura<br />

dei fenomeni attuali ed anche una<br />

grande capacità di indicare percorsi da<br />

battere. In effetti, <strong>la</strong> quantità di <strong>la</strong>voratori<br />

che opera in contesti non indirizzati<br />

dal self interest sono molti: «I mercati<br />

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