Riflessioni e preghiere Scuola della Parola Esodo cap ... - Altervista

“Andremo con i nostri giovani e i nostri vecchi, con i figli e le figlie, con il
nostro bestiame e le nostre greggi…” E le mamme , e le mogli? Il mettere le
donne in secondo piano è un atteggiamento costante sia nel vecchio che nel
nuovo testamento: fra gli apostoli Gesù non chiama alcuna donna; Gesù fa
disperare la mamma che invano lo cercava. Eppure la chiesa elegge la
Madonna al livello più alto!
“…perché tu possa raccontare ai tuoi figli e ai tuoi nipoti i prodigi che ho
compiuto davanti al popolo egiziano e davanti a voi…”; il Signore in quel
momento pensava anche a tutti noi!
Stasera ho avuto modo di riflettere sull’enorme contrapposizione esistente fra
la “forza d’animo” del Signore e la grande incoerenza dell’animo del faraone.
E’ vero, il Signore mostra gelosia, indica la sua strada da seguire. Tuttavia con
grande magnanimità non la impone, offre al faraone e dunque all’uomo la
possibilità di seguirlo. Ma il faraone, l’uomo risponde con molta incoerenza:
sembra accettare, ma subito dopo si ritrae; nel momento in cui viene punito
sembra nuovamente accettare, ma subito dopo il suo cuore non è più aperto.
E’ l’eterno dilemma dell’uomo, distratto dalla materialità, dal potere, ecc…
Un cammino difficile verso Dio che solo con la fede profonda potremmo
percorrere. Se l’uomo vuole, nella sua libertà, Dio comunque c’è.
Mi fa riflettere il fatto che anche oggi tantissimi cristiani non riescono a
cogliere i segni, o doni, della loro vita di cui Dio fa grazia. Pensano che siano
coincidenze, specialmente quando accadono cose buone, non riconoscono
insomma che tutte le cose, anche le più piccole sono doni e grazie di Dio.
Tanti sono alla ricerca di beni di ogni tipo e non conoscono la preghiera”Non
ciò che io voglio, ma ciò che vuoi tu e quando vuoi tu Signore!”
Nel caso del faraone un atteggiamento di superiorità nei confronti di Dio, che
non si riscontra in Mosè che si abbandona totalmente ai comandi di Dio.
Mi ha colpito il “se” condizionale. Dietro questa sillaba c’è una semplice
grande parola “libertà”. Allora mi chiedo fino a quando l’uomo è libero di
scegliere; o è Dio che invece rende il cuore degli uomini aperto, oppure
ostinato secondo i suoi progetti? Davanti a questo interrogativo solo la fede ci
salva dalla tentazione del dubbio. La fede, che è luce ci guidi verso la
preghiera, quella preghiera rivolta a Dio padre perché ci renda duttili,
plasmabili, e ci dia un cuore nuovo, capace di vedere oltre le tenebre.
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