Riflessioni e preghiere Scuola della Parola Esodo cap ... - Altervista

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Dio d’amore e d’abbondanza. Dio ha amato l’uomo ingrato incline alla mormorazione e alla sfiducia. Ma se l’uomo si fidasse di Dio Amore solo così avrebbe la Gioia vera e la Pace. Invece l’uomo più ragiona e razionalizza si agita, si preoccupa e non gode della Gioia e della Pace che il Signore gli vuole dare ogni giorno. Si affanna, si arrovella calpesta i comandi di Dio per accaparrarsi di ciò che può essere dei fratelli più deboli, ma alla fine non gode mai. Perché la vera gioia e la pace vera la troviamo solo in colui che ci ama e il nostro animo trova pace solo in Lui. Se confidiamo in Gesù possiamo dormire come un bimbo nelle braccia della sua mamma. Con Gesù siamo al sicuro, non ci manca nulla. E’ necessario ogni giorno fare deserto per fidanzarsi di nuovo con Dio che ci perdona i tradimenti e le mormorazioni. Con i sacramenti della confessione e comunione Lui si fidanza sempre con noi, noi che non sappiamo trovare gioia nel mondo. Il Signore ha fatto uscire il popolo eletto dalla schiavitù d’Egitto e lo conduce nel grande deserto terra di serpenti velenosi e di scorpioni per tentarlo e umiliarlo, per vedere fino a che punto siamo fedeli a Lui. Ma il deserto è anche terra dove manca l’acqua. Ecco che il popolo comincia a mormorare, poi si lamenta per la mancanza di cibo e Di provvede mandando le quaglie e la manna per quaranta anni fino all’arrivo a Canaan. Quante tentazioni, tante volte si allontanano da Dio, ma l’amore di Dio li ha sempre perdonati nonostante qualche punizione. Quante volte ci siamo allontanati da Dio attratti da illusioni per ottenere beni materiali. Ma Tu o Dio perdoni le nostre miserie, ci fai uscire dalle tenebre alla luce per amore di Gesù Cristo. Grazie o Dio per tutto ciò che ci dai, ti lodiamo e ti benediciamo per il tuo amore immenso e misericordioso. Consapevolezza: parto da questa constatazione che il brano oggi in questione mi suggerisce. Siamo continuamente immersi in un sistema di vita che ci condiziona, ci perseguita con i suoi ritmi, le sue regole con le sue consequenziali preoccupazioni. Non ci fermiamo mai a riflettere sul vero obiettivo della nostra vita. Siamo pieni di ansie, paure, angosce perché forse non abbiamo consapevolezza di ciò che realmente siamo. Ci preoccupiamo del domani, abbiamo nostalgia del passato e viviamo male il presente. Una vita va vissuta alla giornata vivendola pienamente attimo dopo attimo, abbandonandoci alla volontà del Signore e nella consapevolezza di quella che la vera esistenza terrena fatta di piccoli passi, liberati dalle ansie dai problemi, per poter dare amore concreto confidando nella bontà del Signore. Gli Israeliti si preoccupano di accumulare scorte per i giorni di bisogno non credendo nella 40
provvidenza divina. Mai frase dialettale credo sia stata più consona: “Seri, seri chi bona vintura veni!” Bello sarebbe nella nostra vita pensare solo per oggi e domani poi ci pensa Dio. Ma tutti abbiamo paura del domani, soprattutto i giovani che non hanno prospettive e non hanno ideali e trovano i loro valori nell’alcol o ancora peggio nella droga. O Signore, aiutaci! La Provvidenza. E’ umanamente difficile comprendere come le preoccupazioni per il futuro nostro, dei nostri figli, dei fratelli siano vane se ci affidiamo alla divina provvidenza. Dio ci chiede solo di diventare strumento della sua provvidenza verso gli ultimi, verso chi non ha cibo materiale e spirituale, verso chi crede di poter fare da solo. Ma tutto ciò è facilissimo a parole, lo diciamo continuamente. Ma come ci muoviamo, come agiamo in famiglia, al lavoro, in comunità, col fratello che a volte manca solo di un sorriso, una buona parola? 41
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