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Riflessioni e preghiere Scuola della Parola Esodo cap ... - Altervista

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“Notte di veglia fu questa per il Signore per farli uscire dal paese d’Egitto”.<br />

Questa novità scopro stasera: non è il popolo che veglia pronto a fuggire dalla<br />

schiavitù, non sono io che veglio pregando il Signore di liberarmi da tutte le<br />

mie angosce. E’ Dio che veglia, che guida con ansia il suo popolo; è Dio che<br />

veglia nel buio <strong>della</strong> mia notte con trepidazione, con amore infinito!<br />

Signore aiutami a non dimenticare mai che tu mi ami così come sono, che mi<br />

sei sempre accanto, che vegli su di me e che mi indichi ad ogni istante la via<br />

<strong>della</strong> salvezza.<br />

Parlare dell’<strong>Esodo</strong> mi affascina e mi terrorizza.<br />

O Signore, fa che possa aiutare i miei fratelli, che si trovano prigionieri delle<br />

loro manie e vizi, ad uscire dalla morsa del faraone per portarli verso la luce,<br />

verso la libertà.<br />

Vedere volti felici pieni di altruismo sarà gioia per il mio cuore.<br />

La pasqua liberatrice ed epilogo dell’<strong>Esodo</strong> è a mio giudizio il più toccante<br />

<strong>cap</strong>itolo dello stesso. Dio autorevolmente detta le condizioni <strong>della</strong> salvezza del<br />

suo popolo apparendo ai molti schietto e brutale. L’uccisione di un agnello<br />

senza difetti, nutrirsi di un pane senza additivi e di erbe poco gradevoli sono<br />

segni di sincera penitenza e di prostrazione profonda al fine di ottenere la<br />

libertà. Credo che sia giusto almeno una volta ricordarci che il Signore a volte<br />

è anche severo, giusto e pretenzioso così come il padre che tira la cinghia del<br />

proprio figlio scalmanato nell’intento di riportarlo sulla strada <strong>della</strong><br />

rettitudine. Credo inoltre che non ci scandalizziamo se una volta tanto il Dio<br />

Buono che perdona tutto e tutti ci richiami e ci ridesti dal nostro torpore<br />

spirituale con toni forti e decisi per poi rivelarsi alla fine nella sua infinita<br />

bontà, regalandoci la verità, la vita, il latte e il miele.<br />

Quanto è sicuro Dio, deciso a dare ordini a Mosé e Aronne per liberare il suo<br />

popolo. Quanto siamo insicuri noi, detti popolo di Dio, ma bravi solo ad<br />

additare il prossimo, per non dire il fratello.<br />

Dio dice a Mosé se la famiglia è piccola che si unisca ad un’altra per mangiare<br />

la pasqua! Che bello, ma noi non siamo <strong>cap</strong>aci a mangiare con i nostri fratelli<br />

figuriamoci con quelli legati dallo Spirito di fede; dov’è Dio nella quotidianità<br />

<strong>della</strong> miseria, <strong>della</strong> povertà. Quante Pasque passate padri e figli separati, mariti<br />

e mogli separati.<br />

Dio ha liberato un popolo e noi non siamo <strong>cap</strong>aci di liberare il nostro<br />

egoismo. Oggi ci vuole <strong>Esodo</strong> nelle comunità, bisogna uscire dal palcoscenico<br />

giornaliero; giù le maschere, non bastano le parole. Dio ha voluti i fatti. Che<br />

mandasse oggi le piaghe ma che ci liberasse dal peccato dell’ipocrisia e che la<br />

Pasqua 2009 porti <strong>Esodo</strong> nei nostri cuori.<br />

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