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Riflessioni e preghiere Scuola della Parola Esodo cap ... - Altervista

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Salire sul monte, la fatica <strong>della</strong> vita! Le diverse forme di sacrificio gradite a te<br />

Signore, la totale donazione a Te e ai fratelli, l’alleanza del sangue, tutto ciò<br />

mi hai detto adesso Signore!<br />

L’Eucarestia ci rende tempio vivente di Dio, il sacrificio dell’Eterna Alleanza ci<br />

dona dignità e libertà. E’ bello scoprire, realizzare, con la lettura di questo<br />

importante <strong>cap</strong>itolo dell’<strong>Esodo</strong>, che il Signore ci permette di vederlo, ci chiama<br />

a sé sul monte e ci libera dalle preoccupazioni e dalle tentazioni. In questo<br />

tempo quaresimale questa lettura dà la risposta alle mille domande, alle mille<br />

prove cui sono sottoposta quotidianamente. La fatica del lavoro fuori casa, di<br />

quello a casa, o anche l’impegno di catechista, sono diversi i sacrifici che ci<br />

chiede il Signore. Ma poi con l’ascolto <strong>della</strong> sua <strong>Parola</strong>, comprendi che Egli è<br />

lì, con te, ti chiama e ti accoglie sempre, basta solo affidarsi alla sua gloria<br />

indicibile. Egli trasforma qualsiasi sofferenza, sacrificio in gloria e gioia.<br />

Offrire se stessi, consumarsi fino alla fine. Ci riuscirò mai, Padre Santo? E’ da un<br />

po’ di tempo che opero in questa direzione senza limiti, sempre disponibile<br />

per i fratelli che hanno bisogno. Mi rendo conto, Signore mio, che a volte non<br />

sempre si è <strong>cap</strong>iti dai fratelli e con i loro atteggiamenti e le loro risposte me ne<br />

rendo conto. Tu hai mandato tuo Figlio che si è donato, consumato tutto per<br />

noi, dando il suo corpo come Agnello sgozzato sull’altare. E’ questa la forza<br />

che mi fa andare avanti anche quando le forze fisiche mancano, umanamente.<br />

Ma penso a te, caro Gesù e riparto.<br />

Si rimane sempre sorpresi per la bellezza di immagini, anche se a volte troppo<br />

crude, che la <strong>Parola</strong> evoca. Il salire verso il monte presuppone un<br />

atteggiamento nuovo, un atteggiamento che trova nello sguardo rivolto verso<br />

l’alto la sua vera dimensione. Non importa quanto sia faticoso il cammino,<br />

perché esso ha in sé il germe <strong>della</strong> gioia profonda. Salire per sedersi ad un<br />

tavolo di comunione che trova la sua benedizione nel corpo spezzato e nel<br />

sangue versato di chi ama senza limiti e senza preclusione.<br />

Siamo chiamati a salire sul monte. E pensare che non è la cosa che preferisco,<br />

forse perché non so cosa mi aspetta, forse perché ho un po’ di paura di te<br />

Signore, il quale sei stato presentato come un Padre severo che castiga. Eppure<br />

ti lasci vedere senza annientarci, ti fai vedere come agnello; ti vediamo<br />

nell’eucarestia, ti vediamo nel nostro cuore, nei fratelli. Come sangue di vita ti<br />

immoli per la nostra salvezza e vieni a riempire quei catini vuoti e vecchi <strong>della</strong><br />

nostra vita. Vieni ancora Signore poiché ogni volta che ti accogliamo ci fai<br />

nuovi, ci doni gioia, ci riempi di ogni bene e ci doni il diritto di essere in te.<br />

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