Riflessioni e preghiere Scuola della Parola Esodo cap ... - Altervista

“Non ritarderai l’offerta che riempie il tuo granaio.” Pietà Signore, pietà
poiché nel nostro granaio c’è tanto. Insegnaci Signore a condividere, a non
tirarci indietro quando qualcuno ha bisogno del nostro aiuto, della nostra
parola. Facci coraggiosi tuoi testimoni nella vita di ogni giorno, facci voce per
coloro che non hanno voce in capitolo, per i piccoli, gli ammalati, per chi ha
perso e perde sempre. Per chi non sa parlare o non ha i mezzi per difendersi
dagli oppressori. Mettici Signore nelle tue mani e dalle tue mani facci partire.
Il Campo: mi ha colpito tanto questa parola che io collego al cuore. Ecco,
scrutare il nostro cuore ogni tanto è vedere cosa rimane dell’Amore che si
promette al prossimo, o delle promesse che si fanno e poi non si mantengono.
Allora scrutiamo il campo del nostro cuore e aiutiamo chi è in difficoltà.
Il capitolo ventiduesimo dell’Esodo cita una serie di norme da rispettare, tra
queste l’appello finale sull’essere santi. Israele non deve cibarsi di carne
sbranata in quanto impura perché in essa è ancora contenuto il sangue simbolo
della vita. In chiave cristologica il sangue dell’animale sbranato mi fa pensare
al sangue di Gesù, Agnello Immacolato, versato per la nostra salvezza. Egli ci
ha lavato dalla nostra colpa originaria ridandoci la vita eterna.
Signore Gesù aiutami a vivere secondo la tua santa legge, a detestare ogni
peccato e a confidare sempre nella tua infinita misericordia. Sii per me luce per
i miei passi, nutrimento per il mio corpo, farmaco per i miei peccati.
La bellezza straordinaria di Nostro Dio Padre non è solo il creato, l’universo,
ma è soprattutto la Parola di Dio che con i suoi insegnamenti e parabole
manifesta al suo popolo una vita docile di fratellanza. Scegliere il bene significa
ancora oggi vivere una vita di serenità e di pace nonostante le contrarietà.
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