Riflessioni e preghiere Scuola della Parola Esodo cap ... - Altervista

Stasera la rilettura delle 10 parole date da Dio a Mosé mi provoca della
tristezza perché guardando alla realtà in cui viviamo, avverto la necessità di
una loro conoscenza e comprensione. Valore assoluto della vita, rispetto della
dignità di ogni persona sembrano, di questi tempi, valori sorpassati, antichi,
presi come siamo dalla paura di perdere, egoisticamente, i nostri privilegi
individuali. Altro pensiero è quello relativo alla centralità dell’altare della
celebrazione. Aver sentito la necessità e l’urgenza della celebrazione della
messa, è stata una scoperta gioiosa del mio cammino di fede, e sentire come il
Signore abbia stabilito tutto ciò con Mosé e Israele, è ancora più motivante per
il mio cammino. L’esperienza della comunione e condivisione della preghiera e
dell’Eucarestia rende forti e pronti, ma umanamente capita a volte di non
partecipare degnamente. Ti chiedo quindi Signore di permettermi di
continuare a ricercarti e trovarti in qualsiasi modo tu voglia manifestarti e di
riuscire ad agire sempre secondo la tua volontà.
Spesso nel sostenere di amore il prossimo si cade nella banalità di adorare se
stessi. Ma come riconoscere il prossimo in un mondo in cui pare che ad un
gesto di tendere la mano si riceve, di solito, un insulto o un gesto di inimicizia
o di rancore sociale? Eppure Dio ci dà una norma imperiosa: ama il tuo
prossimo! E come ogni norma essa contiene in se stessa il metodo per attuarle.
E certamente è li per essere trovata. Spero, anzi sono certo che con il Suo aiuto
mi sarà facile trovarla.
E’ vero, non possiamo negare quanta attualità c’è nel libro sacro della Bibbia.
E’ fantastico scoprire che leggendo un brano più volte scopri sempre nuovi
concetti, spiegazioni fondamentali, valori unici, principi fondamentali che ne
fanno sembra ombra di dubbio il libro più importante che abbiamo in
bacheca. Il decalogo è uno di quei brani che, banalmente mi viene da dire,
sarebbe importante rileggerlo e approfondirlo nelle scuole; e ricordare a questi
giovani pieni di tanti miti e colmi di false verità, che gli idoli che hanno
adorato, o il mondo che immaginano quale il “Grande fratello”, hanno
basamenti di argilla quindi in pericolo di cadute incontrollabili. E’ bello
quando leggo che bisogna che l’uomo si semplifichi, si spogli dei
condizionamenti per permettersi di immolarsi completamente nel Signore. Una
bella canzone di Biagio Antonacci chiuderebbe così: “Il cielo ha una porta sola,
aprila!”
O Signore, mio unico Dio che hai liberato il tuo popolo dall’Egitto, liberaci
dalla schiavitù del peccato e dall’ipocrisia. Fa che anche quelli che non
credono abbiano dentro di loro il timore di te e poter proclamare con
coraggio il tuo amore e tuoi comandamenti.
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