Riflessioni e preghiere Scuola della Parola Esodo cap ... - Altervista

speranza, la forza di guardare avanti e mettere un punto sul passato. Dire:”C’è
di peggio, ma io ho avuto l’aiuto di Gesù. Grazie.
Qualche giorno fa ho appreso la notizia che tre ragazzi hanno dato fuoco a un
indiano che dormiva su una panchina della stazione. Non trovo le parole per
poter descrivere i sentimenti provati per un simile gesto, posso solo pregare il
Signore Gesù affinché possa aiutare tutti i fratelli che non hanno un tetto sotto
cui dormire e un pasto caldo da consumare.
O Signore, fa che purificati possiamo stare in attesa del tuo incontro e che
questo purificarci sia crescita spirituale per noi e per i fratelli. Rendici
consapevoli dei limiti che non dobbiamo superare con la nostra arroganza di
uomini. Fa che gli scienziati, i medici ed i falsi sapienti riconoscano la tua
potenza, i tuoi segni e fa che difendino la vita, sempre ed in ogni momento,
anche quando sembra indegna di essere vissuta. “Io sono la vita” hai detto,
quindi in ogni forma di vita fa che vedano te. Fa anche o Signore, che
l’immensa forza ed energia che hai manifestato sul Sinai possa essere percepita
ancora oggi e che neutralizzi l’energia negativa del male, che sconfigga la
miseria del mondo.
Il deserto del Sinai è una tappa molto importante in quanto segna l’incontro
tra il Signore e il suo popolo, un popolo che appartiene a Dio, destinato a
diventare una “nazione santa”, un regno di sacerdoti con il compito di
consacrare le altre nazioni e di rivelare loro la parola di Dio.
I tuoni, i lampi, il fumo, il fuoco sono segni della manifestazione divina. Dio si
rivela attraverso la sua voce ed invita Israele e gli stessi sacerdoti a purificarsi.
Per avvicinarci a Dio dobbiamo liberarci di tutto ciò che è impuro, profano.
Dio ci vuole santi. Gesù Cristo ha versato il suo sangue per la nostra
santificazione. Signore Gesù rigenera il mio cuore peccatore, non permettere
che io ti abbandoni. Temo per tutti gli uomini che oggi negano il tuo nome.
Anch’io a volte agisco come se tu non ci fossi. Aiutami, o Signore nella mia
incredulità! Aumenta la mia fede!
Che magnificenza la “montagna”. Porsi davanti ad essa significa immergersi
nell’immensità che da essa emana. Non possiamo salirci, possiamo solo
contemplare la maestosità. La nostra scala è la purificazione che consente di
liberarci dai pesi ancoranti al suolo e di levarsi verso l’alto da dove Dio si
china per sostenerci. Il nostro sguardo può sollevarsi solo nella misura in cui la
Sua mano potente si piega verso il basso. La consapevolezza dei nostri limiti fa
oltrepassare quello steccato al di là del quale dimora il luogo sacro per
eccellenza in cui l’incontro con Dio è possibile. Quale meraviglia sgorga da
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