Riflessioni e preghiere Scuola della Parola Esodo cap ... - Altervista

La libertà di cui si dice ci appartenga al momento della nostra nascita, ci viene
tolta allo stesso momento per poi poterla riacquistare con un cammino di fede
e con l’incontro con Nostro Signore.
Quante analogie tra il Vecchio Testamento e il Vangelo. Ma mi viene in mente
particolarmente l’immagine del montone rubato che si sgozza, lo si vende e si
deve pagare quattro volte il suo valore. Ecco che penso a Zaccheo che dice al
Signore “Se ho frodato qualcuno gli darò quattro volte di quanto gli ho preso.
Signore ti prego fa che ne io né i miei fratelli ci appropriamo delle cose altrui.
Correzione fraterna e libertà sono le parole che mi hanno colpita stasera.
Penso che nel volere di Dio siano collegate, tra loro interrelate, e non si può
prescindere da una o dall’altra se si vuole seguire Gesù. La lettura cristologica
di questo capitolo rende ancora più salde le mie certezze sulla cura del
prossimo, sull’aiuto nostro per il suo recupero in caso di errori e crimini.
I fatti di cronaca di questi giorni suscitano paure ma sicuramente muovono a
considerazioni più responsabili sulla nostra libertà di testimoniare, agire e
comportarci, senza arrivare all’immediata condanna del fratello.
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