Riflessioni e preghiere Scuola della Parola Esodo cap ... - Altervista

Monte: su cui io cerco di incamminarmi con le mie debolezze e le mie fragilità,
ma con il cuore pieno di gioia quando dall’alto dell’ambone proclamo la tua
Parola.
Per tutto questo, Grazie Signore Gesù!
Il popolo israelita attraversa il deserto e si accampa di fronte al monte Sinai.
Qui si manifesta il Signore a Mosè e lo invita a salire per riferire al popolo le
sue parole, cioè che non devono avvicinarsi, motivo per cui si farà una
recinzione. Dio dirà al popolo tutto quello che ha fatto per loro, di come li ha
guidati nel deserto con cura come l’aquila che cura la sua nidiata, con amore e
tenerezza. Come Dio ha guidato il popolo ebraico, anche di noi si cura
teneramente e con amore perché è il padre buono e misericordioso che
perdona le nostre debolezze, le fragilità e le cadute con il sacramento della
riconciliazione.
Fa o Dio che la nostra sia una fede che illumina e sorregge, che trasformi i
nostri cuori nella sofferenza e nell’umiltà per accettare tutto quello che ci
mandi per provarla.
La parola segno di alleanza tra Dio e gli uomini, ma anche tra gli uomini, tra i
fratelli. Quante cose non dette, date per scontate che portano
all’incomprensione, ai rapporti basati sull’ipocrisia e sulla sopportazione.
Quante volte non si parla perché si crede che bastino le parole della moglie
per i figli, o perchè si è preoccupati da altri pensieri.
Il Signore ci comanda di fare deserto per sentire parlare lui, ma la sua parola
scende nei nostri cuori e va poi trasmessa, detta ai fratelli, proprio come Mosè,
a tutti i fratelli, anche quelli più vicini che a volte si dà per scontato che
capiscano senza bisogno di parlare.
O Signore, permettimi di parlare, dire e testimoniare, di ammonire e di
chiedere di parlare agli altri, non certo per curiosità, ma per condivisione e
testimonianza di ciò che tu mi dici. Fa che la tua parola scenda e agisca in me,
nelle mie relazioni interpersonali senza paure e timori. Rendimi coraggiosa e
forte attraverso il tuo Santo Spirito.
Così come tutti spesso ci sentiamo degni di ricevere il Signore, dobbiamo
prima purificarci per renderci degni non con le parole ma nella realtà e nella
concretezza dei fatti. Non bisogna farsi prendere dalla curiosità delle cose ma
essere totalmente fiduciosi e ricchi di fede; bisogna credere ciecamente anziché
avere una cieca curiosità. O Signore fa che tutto questo per me possa essere di
grande esempio.
Gesù, dammi tu un cuore nuovo, un cuore per amare, proteggere e rispettare;
solo tu Gesù potrai leggere nei nostri cuori pieni di tanta cose, a volte anche
vuote, senza speranza. Ma con un poco di luce da seguire ritorna la fiducia e la
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