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Chi vuol colpire<br />

Tra assemblee<br />

e solidarietà<br />

A proposito delle diversità di<br />

<strong>Coop</strong> rispetto alle imprese di capitali,<br />

val la pena ricordare in poche<br />

e rapide cifre il peso delle<br />

attività sociali che le <strong>Coop</strong> (presenti<br />

in 0 comuni italiani)<br />

svolgono. Le sezioni soci sono<br />

287 e, nell’arco del 2006, hanno<br />

promosso oltre 2.3 0 assemblee<br />

e incontri cui hanno partecipato<br />

102.800 soci. Sempre nel 2006<br />

le iniziative a favore dei territori<br />

locali e della solidarietà interazionale<br />

sono state 3.200, col<br />

coinvolgimento di oltre 200.000<br />

soci e con 9 associazioni e<br />

gruppi partner. La somme destinata<br />

a tutti questi progetti è stata<br />

di 8,2 milioni di euro. Il budget<br />

per le politiche sociali è stato<br />

di 18 milioni di euro, con un<br />

10% in più sul 200 . I vantaggi<br />

economici a beneficio dei soci,<br />

tra promozioni, offerte e altro,<br />

hanno raggiunto nel 2006 la cifra<br />

di 309,8 0 milioni di euro.<br />

consumatori<br />

Soci significa...<br />

1,6%<br />

in primo piano<br />

Non c’è niente da fare. La cooperazione<br />

e la cooperazione di<br />

consumatori in particolare,<br />

cioè <strong>Coop</strong>, a qualcuno dà proprio tanto<br />

fastidio. Evidentemente veder crescere<br />

nell’arco degli anni una straordinaria<br />

esperienza legata al modello mutualistico<br />

che è riuscita a diventare la prima<br />

catena della grande distribuzione italiana<br />

e a mettere insieme 6 milioni e<br />

mezzo di soci a questi qualcuno deve<br />

essere costato tanta acidità di stomaco.<br />

L’ultimo della serie è il padrone di Esselunga,<br />

Bernardo Caprotti, che addirittura<br />

ha dedicato un libro tutto volto a<br />

denigrare e accusare <strong>Coop</strong> di ogni genere<br />

di nefandezze. Ma questa non è<br />

che l’ultima puntata (per ora) di una<br />

storia che ciclicamente si ripete, con<br />

attacchi, accuse, tentativi di delegittimazione<br />

e denigrazione che ruotano<br />

intorno a luoghi comuni piuttosto datati<br />

(“lo strapotere delle <strong>Coop</strong> rosse”<br />

come longa manus di un Pci che non<br />

esiste più da anni) e non fondati (le accuse<br />

sui presunti vantaggi fiscali).<br />

L’obiettivo esplicito di queste campagne<br />

è duplice. Da un lato c’è chi vuol<br />

spendere sul piano politico l’idea che “i<br />

comunisti sono una minaccia per il<br />

paese”, pensando che ciò valga qualche<br />

voto in più. Dall’altro c’è chi invece<br />

vuol far fruttare queste accuse sul pia-<br />

4,1% 3,6%<br />

3,1%<br />

2,2%<br />

no economico per colpire al cuore il<br />

concorrente per lui più scomodo. Del<br />

resto il Caprotti-pensiero coincide in<br />

pieno con un ricorso fatto da Federdistribuzione<br />

(l’associazione delle grandi<br />

catene distributive private, dove stanno<br />

colossi multinazionali come Carrfour,<br />

Auchan ma anche Esselunga) contro il<br />

governo italiano, accusato perchè la<br />

normativa sulla cooperazione esistente<br />

nel nostro paese (che, vale la pena ricordarlo,<br />

è stata varata dal governo<br />

Berlusconi) nasconderebbe privilegi fiscali.<br />

Di fronte allo spiegamento mediatico<br />

che ha accompagnato la presentazione<br />

del libro di Caprotti <strong>Coop</strong> è partita al<br />

contrattacco, per tutelare sé stessa e i<br />

suoi milioni di soci. Alle prevedibili<br />

azioni legali contro i contenuti del libro<br />

e a quelle legate alla vicenda di<br />

“spionaggio industriale” (di cui riferiamo<br />

qui a lato e già conclusa da una<br />

condanna per concorrenza scorretta),<br />

fanno da premessa le parole del presidente<br />

di Ancc-<strong>Coop</strong> Aldo Soldi e di<br />

quello di <strong>Coop</strong> Italia Vincenzo Tassinari.<br />

“Il libro di Caprotti – spiega Soldi – è<br />

pieno di roba riciclata. Si tirano fuori<br />

episodi vecchi di anni per alimentare<br />

ad arte una campagna contro <strong>Coop</strong>. Ci<br />

sarebbe da chiedere perchè in tutti<br />

questi anni non si sia mai rivolto alla<br />

continua a pagina 9 ><br />

Confronto omogeneo <strong>Coop</strong>-Istat sul’inflazione annua alla vendita<br />

Serie storica indici<br />

di inflazione capitolo<br />

“prodotti alimentari e<br />

bevande analcoliche”.<br />

Fonte: osservatorio<br />

prezzi <strong>Coop</strong> Italia/<br />

Istat<br />

1,1%<br />

2,8%<br />

2,3%<br />

0,9%<br />

0,5%<br />

0,0%<br />

-1,2%<br />

1,7%<br />

ISTAT<br />

<strong>Coop</strong><br />

2,6%<br />

-0,7% -0,8%<br />

2000 2001 2002 2003 200 200 2006 2007<br />

ottobre 2007<br />

6

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