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volume - Centro Documentazione Luserna

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PREMESSA<br />

Questo libro nasce, ed è giustificato, dall’attenzione con cui oggi si guarda<br />

al popolo, alla sua cultura, ai suoi costumi e alla sua lingua, nonché da una comparazione<br />

con il Dizionario del dialetto cimbro lusernese di J. Zingerle.<br />

I miei sei anni di permanenza a <strong>Luserna</strong> hanno rappresentato per me la migliore<br />

opportunità per conoscere a fondo i suoi abitanti: il linguaggio parlato è suonato<br />

sin dal primo giorno così gradevole al mio orecchio che ho voluto farlo mio.<br />

Così, con l’aiuto di Ursula Gasperi, mi sono dedicato alla traduzione della breve<br />

storia biblica del dott. Schuster e del piccolo catechismo cimbro e ho messo per<br />

iscritto fiabe e leggende in cimbro. Le mie relazioni con la comunità del luogo si<br />

sono svolte per la maggior parte nel dialetto lusernese, tanto che ben presto sono<br />

stato in grado di utilizzarlo anche in pratica nella scuola privata italiana.<br />

Debbo molto, per il mio libro, anche al preside pro-tempore della scuola tedesca<br />

di Trento, H. Matthäus Nicolussi, che al tempo dei suoi studi a Innsbruck<br />

è stato il garante di Zingerle. Preziose informazioni e/o contributi mi sono stati<br />

inoltre forniti da Christian Nikolussi, curato di Vadena, dal Prof. Dr. Nessier<br />

di Bressanone, dal Prof. Univ. Dr. Haus v. Voltelini di Innsbruck, da Maria e<br />

Josefa Gasperi e Luise Frick di <strong>Luserna</strong>.<br />

Oltre alle persone sopra citate, vorrei esprimere un grazie particolare ai professori<br />

universitari Dr. J. E. Wackernell e Dr. J. Schatz di Innsbruck per la loro<br />

preziosa collaborazione e i loro consigli. Per l’impostazione grammaticale ho preso<br />

a modello il valido libro di Schatz “Il dialetto di Imst”, attraverso il quale ho<br />

avuto anche accesso ai lavori di Lessiak e ad altri ausili letterari, ma dal quale ho<br />

tratto in particolare spunti per la rappresentazione fonetica del dialetto 1 .<br />

Un grato pensiero lo dedico anche allo scomparso Prof. Dr. K. Weinhold di<br />

Berlino, che ha pubblicato i miei primi tentativi sulla sua “Zeitschrift für<br />

Volkskunde”. Il Prof. Dr. A. Braudl di Berlino, che ho conosciuto tramite il mio<br />

conterraneo J. Sigmund, parroco di St. Nikolaus (Innsbruck), mi ha messo in<br />

contatto con Weinhold e Wackernell. A tutti il mio più sentito grazie per<br />

l’interesse dimostrato al mio lavoro e l’amichevole supporto prestatomi.<br />

Il mio desiderio è che quest’opera sia considerata il lavoro di un profano che<br />

ha fatto del suo meglio, con onestà, per fornire informazioni affidabili sull’argomento<br />

trattato; mi auguro che il libro si faccia molti amici tra il popolo tedesco,<br />

cui è dedicato con animo sincero.<br />

Fennberg, maggio 1903<br />

L’Autore<br />

1 In questo libro, la grafia fonetica si basa, ovviamente, soprattutto sul Lusernese; di<br />

conseguenza, non è previsto alcun segno proprio che si avvicini, ad esempio, alla ö<br />

velturuisches ö.

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