Ottobre - Federazione Trentina della Cooperazione
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Le immagini<br />
di alcune delle<br />
più fortunate<br />
campagne<br />
pubblicitarie di<br />
Melinda<br />
tario, l’adeguamento dell’assetto<br />
varietale, troppo sbilanciato sulla<br />
Golden, ed infine l’adeguamento<br />
dei canali commerciali. Ecco, far<br />
condividere il piano di sviluppo nel<br />
cda di Melinda prima e in quello di<br />
tutte 16 le cooperative poi è stato<br />
un altro passaggio molto delicato.<br />
La mia memoria non può evitare di<br />
tornare a certe assemblee infuocate.<br />
Ma che soddisfazione, oggi, poter<br />
brindare ai venti anni.<br />
Nessun brindisi, invece, per il<br />
decimo anniversario, nel 1999…<br />
Non erano anni che avrebbero consentito<br />
di fare una festa. Ora invece<br />
i tempi sono maturi: al ventennale<br />
ho visto partecipazione, senso di<br />
appartenenza e giusto orgoglio. Ma<br />
i giovani non devono dimenticare<br />
che per arrivare a questa armonia<br />
e a questo benessere abbiamo percorso<br />
una strada tortuosa dall’esito<br />
non certo scontato. Per questo<br />
serve la festa, oggi, per ricordare da<br />
dove siamo partiti e per non rimanere<br />
seduti sugli allori.<br />
Quali le soddisfazioni maggiori?<br />
Tantissime, da tutti i punti di vista.<br />
Vedere che il progetto prendeva<br />
corpo, che i bilanci rispondevano,<br />
che anche i più scettici, alla fine,<br />
sono diventati sostenitori dell’idea.<br />
Eppoi Durnwalder che dice che<br />
l’unica cosa che invidia al Trentino<br />
è Melinda…<br />
Come vede il futuro di Melinda?<br />
Non desidero dare consigli: c’è un<br />
cda e lavora bene con ottimi collaboratori.<br />
Da semplice socio oggi<br />
mi sento di dire che i cambiamenti<br />
maggiori sono stati realizzati,<br />
anche l’innovazione tecnologica e<br />
il modello organizzativo sono consolidati.<br />
La professionalizzazione<br />
dei produttori e la qualità devono<br />
essere sempre i capisaldi irrinunciabili<br />
e forse ci sarebbe da avviare<br />
un percorso che veda i frutticoltori<br />
dialogare di più con le istituzioni e<br />
con le altre categorie economiche e<br />
sociali. Così come i rapporti con i<br />
cda delle 16 cooperative e con tutti<br />
i soci. C’è da proseguire sulla strada<br />
del progresso, mediante soprattutto<br />
le alleanze commerciali con le<br />
altre organizzazioni di produttori<br />
provinciali e regionali, così come è<br />
avvenuto con la creazione del marchio<br />
From per determinati mercati<br />
esteri (d.p.).<br />
13<br />
C O O P E R A Z I O N E T R E N T I N A N ° 9 - O T T O B R E 2 0 0 9<br />
IN PRIMO PIANO | ventennale Melinda<br />
COMUNICAzIONE<br />
VINCENTE<br />
La prima mela con il bollino, la prima in tv, la<br />
prima con la dop. Il primo logo che Melinda<br />
promosse fu un’ape, alla quale fu avvicinata in<br />
seguito la scritta “Io mela mangio e tu?”. Appena<br />
il mercato rispose favorevolmente all’iniziativa,<br />
un’agenzia londinese fu incaricata di elaborare<br />
il logo tutt’ora esistente, con l’iniziale di Melinda<br />
a richiamare una mela bianca su sfondo blu e<br />
la fogliolina verde. Era il ’90 e gli auspici erano<br />
tutti positivi, specie dopo l’arrivo del bollino e la<br />
campagna “Melinda, la prima mela con bollino”.<br />
Una politica di marketing all’avanguardia e<br />
sempre attenta a proporre un’immagine <strong>della</strong><br />
mela fresca e sbarazzina. Lo spot che forse<br />
ha più rimarcato questa scelta è quello con<br />
protagonista il cagnolino di razza Jack Russel<br />
di nome Kumash, diventato poi la mascotte del<br />
Consorzio (era il 2001). Un modo per rinfrescare<br />
il tema <strong>della</strong> mela gustosa e tentatrice, dove<br />
il morso rappresenta il desiderio proibito di<br />
questo tenace cagnolino. Per accentuare i toni<br />
comici nella seconda versione dello spot al<br />
cagnolino viene affiancata un’orca, che attirata<br />
dalla mela, salta fuori dall’acqua e divora uomo<br />
e mela in un sol boccone, per poi sputare<br />
l’uomo per intero con il bollino sulla fronte ma<br />
non la mela.<br />
Con l’arrivo <strong>della</strong> Dop, Melinda si affida ad un<br />
altro fortunato spot, espressione dell’unione<br />
tra la natura <strong>della</strong> vallata, territorio vocato alla<br />
coltivazione delle mele, e la passione dei soci<br />
coltivatori. E’ quello (girato tra Taio e Smarano)<br />
dove i Nonesi rincorrono in campagna un cliente<br />
perché ha preso una mela senza bollino, con<br />
l’immancabile cagnolino.<br />
Alla pubblicità televisiva sono state affiancate<br />
altre iniziative interessanti, proposte su canali<br />
diversi, come i quotidiani e le riviste specializzate.<br />
Due su tutti: “Madre Natura. Padre<br />
Contadino”, con la mela nella cassetta che rievoca<br />
la culla con paglia di Gesù Bambino, seguito<br />
alla fortunata campagna “Melodramma”, che<br />
rappresenta una mela guastata dalla grandine<br />
con una lacrima che testimonia il dolore di una<br />
valle per il raccolto rovinato. Da segnalare,<br />
infine, l’originale manifesto ideato in occasione<br />
del ventennale dalla Nitida Immagine di Cles<br />
che ha formato una mela “ideale” con i soci (in<br />
copertina di questa rivista). Un colpo d’occhio<br />
per cogliere il senso <strong>della</strong> cooperazione che ha<br />
reso grande un’idea, un progetto produttivo e<br />
un marchio.