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Ottobre - Federazione Trentina della Cooperazione

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L’INTERVENTO<br />

sALVAtORI:<br />

rimettiamo al centro l’uomo<br />

Carlo Salvatori è un banchiere tra i<br />

più affermati in Italia. Una carriera<br />

tutta condotta nei grandi istituti,<br />

dall’inizio in Bnl, a Banca Intesa,<br />

Gruppo Unicredito e Mediobanca<br />

di cui è stato vicepresidente. In<br />

questo momento è amministratore<br />

delegato del Gruppo Finanziario<br />

Unipol.<br />

Vive a Parma ma conosce bene<br />

anche il Trentino, dove ritorna<br />

d’estate nella sua casa di Smarano.<br />

La sua analisi, ad un anno e mezzo<br />

dallo scoppio <strong>della</strong> crisi, è lucida e<br />

forse obbligata. Soprattutto quando<br />

afferma che etica ed economia devono<br />

tornare a viaggiare insieme.<br />

“Quando l’economia <strong>della</strong> finanza<br />

spicca il volo e si distacca dall’economia<br />

reale – afferma - abbiamo<br />

visto tutti che cosa accade. I prodotti<br />

derivati e strutturati hanno complicato<br />

i mercati. Al centro dobbiamo<br />

rimettere l’uomo, non i prodotti<br />

finanziari azzardati e opachi”.<br />

Le banche in questi anni hanno<br />

cambiato pelle. La tecnologia ha<br />

automatizzato molte operazioni, e<br />

la globalizzazione ha velocizzato<br />

la circolazione di merci, capitali,<br />

idee. Le cronache ci dicono che<br />

sono cresciute anche le scorciatoie<br />

e la ricerca di guadagni<br />

facili.<br />

In questa crisi hanno resi-<br />

stito meglio le banche locali, più<br />

tradizionali e attente alle esigenze<br />

dei clienti.<br />

Ma occorre rasserenare il clima.<br />

“Penso che anche i manager <strong>della</strong><br />

finanza devono fare la loro parte,<br />

adoperandosi nelle proprie aziende<br />

perché si consolidi una nuova<br />

coscienza – afferma Salvatori -.<br />

L’ottica del breve periodo deve finire,<br />

l’attenzione deve esser rivolta a<br />

risultati economici capaci di essere<br />

mantenuti nel tempo, l’utile non<br />

deve continuare ad esserci, ma come<br />

conseguenza di una buona gestione,<br />

nel rispetto delle aspettative degli<br />

altri portatori di interessi: dipendenti,<br />

fornitori, società civile”.<br />

Vuol dire che i manager devono<br />

riscoprire l’etica degli affari? “Il<br />

ruolo del management – risponde<br />

Salvatori - è rilevante. L’etica non<br />

deve essere estranea in nessuna attività<br />

umana, se vogliamo recuperare<br />

la visione più profonda del nostro<br />

operato di uomini e professionisti.<br />

Il pensiero etico ed economico non<br />

sono contrapposti, sono frutto di<br />

elaborazioni che attengono le sfere<br />

<strong>della</strong> persona umana, un mix di<br />

conoscenze etiche e professionali.<br />

La crisi ci deve spingere a tornare<br />

a fare business su valori e principi<br />

che in questi anni in parte abbiamo<br />

perduto”.<br />

7<br />

C O O P E R A Z I O N E T R E N T I N A N ° 9 - O T T O B R E 2 0 0 9<br />

IN PRIMO PIANO | la convention di Phoenix<br />

ChI è PhOENIx<br />

INFORMATICA<br />

BANCARIA<br />

Phoenix Informatica Bancaria S.p.A. nasce<br />

nel 2001 con l’obiettivo di proseguire e<br />

ampliare, con una nuova forma giuridica,<br />

una progettualità fino ad allora sviluppata<br />

e sostenuta dal Fondo Comune delle Casse<br />

Rurali Trentine.<br />

Phoenix ora è il “cervello” informatico di<br />

oltre 130 Casse Rurali, Bcc e banche presenti<br />

in quasi tutte le regioni italiane. Il sistema<br />

informativo SIB2000 è utilizzato giornalmente<br />

da 8.000 utenti, 1.400 sportelli Bancomat e<br />

30.000 terminali Pos gestiti, 430.000 carte di<br />

debito (Bancomat) e 65.000 carte prepagate,<br />

250.000 clienti utilizzano i servizi di banca<br />

virtuale, 14 miliardi di informazioni trasmesse<br />

e ricevute, 500 linee di trasmissione dati<br />

gestite, 47 milioni di euro di fatturato 2008 e<br />

un utile netto 2008 di 5,5 milioni di euro. Vi<br />

lavorano duecento collaboratori.<br />

Risultati importanti per una realtà nata e<br />

sviluppatasi in Trentino. “Una sfida vinta<br />

puntando sulle persone”, afferma il direttore<br />

Giorgio Crosina, vera anima <strong>della</strong> società<br />

informatica. “Contrariamente a quello che<br />

si pensa, mai come in campo tecnologico<br />

e informatico le persone sono centrali: in<br />

fondo il nostro valore aggiunto è la conoscenza,<br />

e la conoscenza la generano le<br />

menti umane. Tanto meglio la generano<br />

quanto più il clima, le relazioni e l’attenzione<br />

a ognuno rappresentano la cultura distintiva<br />

di una azienda.”

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