Ottobre - Federazione Trentina della Cooperazione
Ottobre - Federazione Trentina della Cooperazione
Ottobre - Federazione Trentina della Cooperazione
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
L’INTERVENTO<br />
sALVAtORI:<br />
rimettiamo al centro l’uomo<br />
Carlo Salvatori è un banchiere tra i<br />
più affermati in Italia. Una carriera<br />
tutta condotta nei grandi istituti,<br />
dall’inizio in Bnl, a Banca Intesa,<br />
Gruppo Unicredito e Mediobanca<br />
di cui è stato vicepresidente. In<br />
questo momento è amministratore<br />
delegato del Gruppo Finanziario<br />
Unipol.<br />
Vive a Parma ma conosce bene<br />
anche il Trentino, dove ritorna<br />
d’estate nella sua casa di Smarano.<br />
La sua analisi, ad un anno e mezzo<br />
dallo scoppio <strong>della</strong> crisi, è lucida e<br />
forse obbligata. Soprattutto quando<br />
afferma che etica ed economia devono<br />
tornare a viaggiare insieme.<br />
“Quando l’economia <strong>della</strong> finanza<br />
spicca il volo e si distacca dall’economia<br />
reale – afferma - abbiamo<br />
visto tutti che cosa accade. I prodotti<br />
derivati e strutturati hanno complicato<br />
i mercati. Al centro dobbiamo<br />
rimettere l’uomo, non i prodotti<br />
finanziari azzardati e opachi”.<br />
Le banche in questi anni hanno<br />
cambiato pelle. La tecnologia ha<br />
automatizzato molte operazioni, e<br />
la globalizzazione ha velocizzato<br />
la circolazione di merci, capitali,<br />
idee. Le cronache ci dicono che<br />
sono cresciute anche le scorciatoie<br />
e la ricerca di guadagni<br />
facili.<br />
In questa crisi hanno resi-<br />
stito meglio le banche locali, più<br />
tradizionali e attente alle esigenze<br />
dei clienti.<br />
Ma occorre rasserenare il clima.<br />
“Penso che anche i manager <strong>della</strong><br />
finanza devono fare la loro parte,<br />
adoperandosi nelle proprie aziende<br />
perché si consolidi una nuova<br />
coscienza – afferma Salvatori -.<br />
L’ottica del breve periodo deve finire,<br />
l’attenzione deve esser rivolta a<br />
risultati economici capaci di essere<br />
mantenuti nel tempo, l’utile non<br />
deve continuare ad esserci, ma come<br />
conseguenza di una buona gestione,<br />
nel rispetto delle aspettative degli<br />
altri portatori di interessi: dipendenti,<br />
fornitori, società civile”.<br />
Vuol dire che i manager devono<br />
riscoprire l’etica degli affari? “Il<br />
ruolo del management – risponde<br />
Salvatori - è rilevante. L’etica non<br />
deve essere estranea in nessuna attività<br />
umana, se vogliamo recuperare<br />
la visione più profonda del nostro<br />
operato di uomini e professionisti.<br />
Il pensiero etico ed economico non<br />
sono contrapposti, sono frutto di<br />
elaborazioni che attengono le sfere<br />
<strong>della</strong> persona umana, un mix di<br />
conoscenze etiche e professionali.<br />
La crisi ci deve spingere a tornare<br />
a fare business su valori e principi<br />
che in questi anni in parte abbiamo<br />
perduto”.<br />
7<br />
C O O P E R A Z I O N E T R E N T I N A N ° 9 - O T T O B R E 2 0 0 9<br />
IN PRIMO PIANO | la convention di Phoenix<br />
ChI è PhOENIx<br />
INFORMATICA<br />
BANCARIA<br />
Phoenix Informatica Bancaria S.p.A. nasce<br />
nel 2001 con l’obiettivo di proseguire e<br />
ampliare, con una nuova forma giuridica,<br />
una progettualità fino ad allora sviluppata<br />
e sostenuta dal Fondo Comune delle Casse<br />
Rurali Trentine.<br />
Phoenix ora è il “cervello” informatico di<br />
oltre 130 Casse Rurali, Bcc e banche presenti<br />
in quasi tutte le regioni italiane. Il sistema<br />
informativo SIB2000 è utilizzato giornalmente<br />
da 8.000 utenti, 1.400 sportelli Bancomat e<br />
30.000 terminali Pos gestiti, 430.000 carte di<br />
debito (Bancomat) e 65.000 carte prepagate,<br />
250.000 clienti utilizzano i servizi di banca<br />
virtuale, 14 miliardi di informazioni trasmesse<br />
e ricevute, 500 linee di trasmissione dati<br />
gestite, 47 milioni di euro di fatturato 2008 e<br />
un utile netto 2008 di 5,5 milioni di euro. Vi<br />
lavorano duecento collaboratori.<br />
Risultati importanti per una realtà nata e<br />
sviluppatasi in Trentino. “Una sfida vinta<br />
puntando sulle persone”, afferma il direttore<br />
Giorgio Crosina, vera anima <strong>della</strong> società<br />
informatica. “Contrariamente a quello che<br />
si pensa, mai come in campo tecnologico<br />
e informatico le persone sono centrali: in<br />
fondo il nostro valore aggiunto è la conoscenza,<br />
e la conoscenza la generano le<br />
menti umane. Tanto meglio la generano<br />
quanto più il clima, le relazioni e l’attenzione<br />
a ognuno rappresentano la cultura distintiva<br />
di una azienda.”