<strong>La</strong> cascata di Malopasso nella Valle Scura. 20 21 Il Monte <strong>Terminillo</strong> visto dalle sponde <strong>del</strong> <strong>La</strong>go di Ventina al confine tra <strong>La</strong>zio e Umbria.
Monti Reatini ZPS IT6020005 Comuni: Morro Reatino, Rivodutri, Poggio Bustone, Cantalice, Castel Sant’Angelo, Borgo Velino, Micigliano, Leonessa, Posta, Rieti Estensione: 24.446,00 ha. Monti Reatini Valle Avanzana-Fuscello Questo comprensorio montano ospita comunità vegetali e animali tipiche <strong>del</strong>la regione appenninica. Numerose le specie animali a elevato valore zoogeografico e le specie vegetali endemiche <strong>del</strong>l’Appennino centrale; presenti anche 12 habitat di interesse comunitario, fra cui 5 prioritari. Gli habitat maggiormente rappresentati sono costituiti da “Faggeti degli Appennini a Taxus e Ilex” e “Formazioni erbose calcicole alpine e subalpine”, estesi secondo il Formulario Standard rispettivamente sul 25% e sul 14% <strong>del</strong>la superficie <strong>del</strong>la ZPS. L’ambiente naturale è di tipo altomontano, con faggete di quota e forme di vegetazione al di sopra <strong>del</strong> limite dei boschi. Di notevole valenza botanica sono le praterie submontane, quelle subalpine e la vegetazione <strong>del</strong>le rupi e dei brecciai. <strong>La</strong> composizione floristica rivela una notevole diversificazione e ricchezza, con una elevata residualità e relittualità. Presente la specie floristica di interesse comunitario bivonea di Savi Jonopsidium savianum. I monti Reatini ospitano due specie di anfibi di interesse comunitario, la salamadrina dagli occhiali e l’ululone dal ventre giallo appenninico, e una popolazione estremamente localizzata di Vipera di Orsini. Presente anche il lepidottero Euphydrias aurinia. Di notevole interesse sono i mammiferi di medie e grandi dimensioni, tra cui un nucleo stabile di lupo e alcune segnalazioni recenti di orso bruno. Rilevante il numero di specie ornitiche. Sul gruppo montuoso vi sono 2 coppie nidificanti di aquila reale, alcune decine di coppie di coturnice e di gracchio corallino, e infine 3-4 coppie di falco pellegrino. Nelle faggete d’alto fusto vi sono due specie d’interesse legate alle comunità degli alberi vetusti, come la balia dal collare e il picchio dorsobianco. Nidificano inoltre il biancone, la tottavilla, l’averla piccola e il calandro. 22 23 Valle Avanzana-Fuscello SIC IT6020004 Comuni: Morro Reatino, Rivodutri, Leonessa, <strong>La</strong>bro. Estensione: 1151,3 ha <strong>La</strong> Valle Avanzana - Fuscello prende origine dai versanti montuosi di Monte Tilia e Collelungo e <strong>del</strong>imita la parte nord-occidentale dei Monti Reatini. Si tratta di una valle situata al confine con l’Umbria che si sviluppa da quota 1100 a quota 600 m s.l.m., interamente ricoperta di formazioni forestali montane e submontane, dalle faggete ai boschi di roverella. Nel torrente di fondovalle, fosso di Leonessa, lo scorrimento idrico superficiale, a causa <strong>del</strong>le captazioni <strong>del</strong>le sorgenti, è discontinuo ed irregolare e si mantiene più o meno permanente soltanto nella parte alta <strong>del</strong>la valle, lungo il rio Fuscello. A quote elevate è presente una faggeta che verso valle rimane solo a ridosso <strong>del</strong>l’alveo. I versanti <strong>del</strong>la media valle sono occupati da una foresta mista costituita da aceri, carpini neri e, subordinatamente cerri. Il fondo valle e alcune vallecole laterali ospitano una cospicua popolazione di salamandrina dagli occhiali e alcuni nuclei di ululone a ventre giallo, tra le specie faunistiche di Direttiva. Le scarpate rocciose che bordano i versanti <strong>del</strong>la valle sono occupati da una coppia nidificante di falco pellegrino. Un problema ambientale che presenta la valle è la quasi totale assenza <strong>del</strong>lo scorrimento idrico superficiale, se non nella parte alta di Fuscello, a seguito <strong>del</strong>la captazione quasi integrali <strong>del</strong>le sorgenti. Infatti il torrente Avanzana ha un regime torrentizio molto pronunciato, nei mesi di maggiore piovosità e scioglimento <strong>del</strong>le nevi ha una portata che consente la riproduzione di alcune specie di anfibi ma nel resto <strong>del</strong>l’anno resta asciutto, sfocia nel lago di Piediluco. <strong>La</strong> valle Avanzana nei secoli ha rappresentato un passaggio importante sia come corridoio faunistico che per la transumanza <strong>del</strong>le greggi, un collegamento tra le montagne umbre e la pianura reatina certamente utilizzato anche da carovane e pellegrini.