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La Biodiversità del Terminillo - Lynx - Natura & Ambiente

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castro (Armeria canescens subsp. majellensis), la crocettona glabra (Cruciata<br />

glabra), l’erba lucciola comune (Luzula campestris), il capellini <strong>del</strong>le<br />

praterie (Agrostis tenuis), la margherita digitata (Leucanthemum tridactylites),<br />

la genziana maggiore (Gentiana lutea) e la viola di Eugenia (Viola eugeniae).<br />

Scarsamente pabulabile, B. genuense, nella sua attuale tendenza<br />

locale all’espansione, potrebbe indicare un processo di rinaturalizzazione<br />

in atto nelle praterie cacuminali. Anche queste praterie sono riferibili<br />

all’habitat di interesse comunitario “6170 Formazioni erbose calcicole alpine<br />

e subalpine”.<br />

Nardeti<br />

Nei pressi di aree pianeggianti, fra 1700 e 2100 m s.l.m., si rinvengono<br />

lembi di praterie dominate dal nardo (Nardus stricta): si tratta di una<br />

graminacea a distribuzione boreale tipica di climi freddi; in Europa è<br />

diffusa nelle praterie montane e alpine e grazie alla sua inappetibilità da<br />

parte <strong>del</strong> bestiame bovino, estendendosi ampiamente al di fuori da proprio<br />

contesto ecologico primario; sui Monti Reatini, infatti, una buona<br />

parte dei nardeti presenti alle alte quote sembra di origine secondaria.<br />

Queste praterie rientrano nell’ambito <strong>del</strong>l’habitat di interesse comunitario<br />

prioritario “6230* Formazioni erbose a Nardus, ricche di specie, su<br />

substrato siliceo <strong>del</strong>le zone montane e <strong>del</strong>le zone submontane <strong>del</strong>l’Europa<br />

continentale”.<br />

Praterie montane: i brometi<br />

Nel comprensorio reatino le praterie continue che prevalgono al di sopra<br />

<strong>del</strong>l’attuale limite superiore degli alberi sono costituite prevalentemente da<br />

comunità erbacee dominate dal forasacco eretto Bromus erectus. I brometi<br />

sono presenti anche alle quote più basse, al di sotto <strong>del</strong> limite superiore degli<br />

alberi, in contiguità sia con la foresta mista decidua sia con la faggeta a<br />

tasso e agrifoglio. In tal caso costituiscono praterie secondarie caratterizzate<br />

dalla presenza di specie relativamente esigenti in fatto di umidità edafica<br />

(brometi mesofili) e si collocano pertanto sui substrati più ricchi di argilla.<br />

68<br />

69<br />

Jonopsidium savianum un paleoendemismo relitto, molto raro<br />

e localizzato, con areale limitato a poche stazioni distribuite<br />

nell’Appennino centrale, con una conspicua popolazione presente<br />

sul Monte Fausola.

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