La Biodiversità del Terminillo - Lynx - Natura & Ambiente
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A Roma, dalle alture <strong>del</strong><br />
Gianicolo, nelle giornate<br />
con vento di tramontana è<br />
possibile ammirare il profilo<br />
<strong>del</strong> <strong>Terminillo</strong> al fianco <strong>del</strong><br />
Cupolone.<br />
Geografie e paesaggi<br />
di Giancarlo Cammerini<br />
Quando si parla dei Monti Reatini si ha sempre un piccolo disagio<br />
a non riuscire comunicare con completezza a quali montagne ci<br />
si riferisce, tanto la loro conoscenza è legata alla sua vetta più alta<br />
e famosa, il monte <strong>Terminillo</strong>. In effetti, le vette, pur rappresentando una<br />
sintesi orografica, quasi mai ci offrono la complessità <strong>del</strong>le montagne di<br />
cui sono il punto culminante.<br />
Così è anche per i Monti Reatini, dove i paesaggi talvolta nascondono una<br />
geografia articolata, a volte sorprendente che, anche nell’era <strong>del</strong>la cartografia<br />
satellitare, può riservare piacevoli sorprese al viaggiatore curioso.<br />
Infatti, se la percezione <strong>del</strong> paesaggio <strong>del</strong>le montagne reatine normalmente<br />
lo fa apparire come familiare, domestico, tanto siamo abituati a osservarlo<br />
velocemente tra le strade che lo attraversano, così non è per la visione geografica<br />
che ha sempre bisogno di uno sforzo per conquistare una conoscenza<br />
più approfondita, per scoprire il Genius Loci che inevitabilmente si<br />
nasconde tra l’evoluzione storica e la natura dei luoghi.<br />
Così, se l’immagine paesaggistica <strong>del</strong> Mons Tetricus appare già nelle fonti<br />
classiche, la sua rappresentazione cartografica ha il proprio battesimo in<br />
una pergamena <strong>del</strong>la fine <strong>del</strong> XIII secolo (anche se con rappresentazioni<br />
fantasiose), con caratteristiche che in seguito saranno una costante anche<br />
nelle definite carte <strong>del</strong> XVIII e XIX sec. Queste caratteristiche mostrano<br />
il gruppo dei Monti Reatini come una serie di aspri pinnacoli, isolati e<br />
rivolti verso sud, verso la Capitale, orientati verso il paesaggio visivo che<br />
s’incrocia percorrendo la via consolare Salaria. Ancora oggi, percorrendo<br />
l’antica Via <strong>del</strong> Sale, già dalle colline <strong>del</strong>la Sabina il <strong>Terminillo</strong> appare<br />
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