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La Biodiversità del Terminillo - Lynx - Natura & Ambiente

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compiere il periplo attraverso strade asfaltate in<br />

meno di cento chilometri. Da Rieti, si risale la<br />

valle <strong>del</strong> fiume Velino fino ad Antrodoco, poi le<br />

gole omonime dominanti a est, da monte Giano<br />

fino al paese di Posta, quindi ci si orienta ad ovest<br />

percorrendo la strada che, attraverso il paese di<br />

Albaneto, giunge a Leonessa. Da qui si gira nuovamente<br />

a sud verso la Forca <strong>del</strong> Fuscello, poi la<br />

strada costeggia i versanti fino a scoprire di nuovo<br />

il panorama <strong>del</strong>la pianura reatina per tornare<br />

al punto di partenza, Rieti.<br />

Riprendendo il percorso in senso antiorario troviamo<br />

le principali valli, articolate su un profilo<br />

altimetrico che va dalla base <strong>del</strong>la montagna<br />

(500-1000 metri) fino alle aree sommitali: sono<br />

il Vallone di Lisciano, Valle Ravara, Valle Scura,<br />

Vallonina e la Valle di Cantalice. Da queste è possibile<br />

risalire la montagna fino alle vette maggiori,<br />

incontrando le diramazioni di altre valli boscose<br />

e circhi glaciali, creste, pratoni scoscesi, pascoli<br />

in uno scenario paesaggistico di rilievo che, pur<br />

nella limitatezza spaziale <strong>del</strong> gruppo montuoso,<br />

riesce a offrire una bella articolazione di scenari<br />

di montagna.<br />

Le vette che superano i 2.000 metri sono individuate<br />

nel <strong>Terminillo</strong> e la Cresta Sassetelli<br />

(2.217 m.s.l.m.), il M.te Elefante (2.015 m.s.l.m.)<br />

con la cresta dei M.ti Valloni e il M.te Cambio<br />

(2.081 m.s.l.m.) che si prolunga con una cresta<br />

su M.teCatabio fino alla pianura di Leonessa. Le<br />

dorsali e le creste sommitali descrivono i perimetri<br />

<strong>del</strong>le valli in quota che sono uno degli elementi<br />

più interessanti <strong>del</strong>la geografia, in particolare<br />

la Cresta Sassetelli che separa la Valle <strong>del</strong>la Meta<br />

dalla Valle degli Angeli, e tra <strong>Terminillo</strong> e Terminilletto<br />

la valle <strong>del</strong>l’Inferno, sopra Leonessa la<br />

vall’Organo e numerose altre valli I crocus meno dipingoconosciute, nascoste dai i boschi e dalla<br />

no<br />

morfologia<br />

di viola i prati<br />

e<br />

<strong>del</strong>la primavera<br />

forse per questo più attraenti da visitare.<br />

Tutte le altre cime non superano gli 1.800 metri,<br />

le più importanti sono Colle Leprino (1.746<br />

m.s.l.m.), Cima d’Arme (1.678 m.s.l.m.) che insieme<br />

a Monte Rosato <strong>del</strong>imitano il versante<br />

ovest, poi il settore leonessano con monte Corno<br />

e Tilia (1.775 m.s.l.m.) e quello <strong>del</strong>la valle <strong>del</strong> Velino<br />

con Cimata di Castello e Colle <strong>del</strong>le Porrare<br />

(1.603 m.s.l.m.). Tutte queste cime sono intervallate<br />

da valichi e passi montani alcuni dei quali<br />

sono una chiave fondamentale per capire la geografia<br />

dei Monti Reatini. Certamente il più famoso<br />

di questi è il passo di Sella di Leonessa (1.900<br />

m.s.l.m.), oggi percorribile in estate da una comoda<br />

strada panoramica, collega i due versanti<br />

nell’asse sud-nord, la città di Rieti con il paese di<br />

Leonessa. Questa strada (da Rieti S.S. bis Salaria)<br />

ha facilitato l’accesso in quota e al fianco <strong>del</strong>la<br />

quale sono nate le stazioni turistiche di Pian dé<br />

Valli e Campoforogna. Un altro valico strategico<br />

per capire la geografia dei Monti Reatini, ma anche<br />

la storia, è il Passo <strong>La</strong> Fara, tra i comuni di<br />

36<br />

37<br />

<strong>La</strong> città di Rieti si trova alla base dei Monti Reatini sulla pianura reatina. Dal binomio pianura- montagna e acque-boschi deriva la<br />

bellezza e la biodiversità di questo territorio.

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