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La Biodiversità del Terminillo - Lynx - Natura & Ambiente

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<strong>La</strong> cultura <strong>del</strong>la montagna<br />

di Giancarlo Cammerini<br />

Chi è stato il primo uomo a salire sul <strong>Terminillo</strong>, cima più alta dei<br />

Monti Reatini? <strong>La</strong> prima ascesa documentata risale al 1818, protagonista<br />

un botanico danese. Ma se pensiamo che la vetta <strong>del</strong> Gran<br />

Sasso – la più alpina di tutte le vette appenniniche – sia stata scalata nel<br />

1573, è facile supporre che i prati erbosi di Terminilletto e poi le rocce di<br />

Sassetelli siano stati scalati molti anni o secoli prima.<br />

Forse a salire per primo è stato un uomo <strong>del</strong>le popolazioni sabine che, nel<br />

celebrare il rito <strong>del</strong>la primavera sacra, offrendo sacrifici agli déi, ha pensato<br />

di violare la loro casa giungendo fino in cima. O forse è stato qualche<br />

uomo <strong>del</strong>le legioni romane, dopo aver disboscato i pendii boscosi, o qualche<br />

pellegrino medievale che nell’intento di trovare spiritualità, espiazione<br />

ha voluto toccare la vetta per sentirsi redento; o magari qualche viaggiatore<br />

rinascimentale desideroso di ammirare la bellezza <strong>del</strong> panorama nella<br />

sua massima ampiezza.<br />

A me piace credere che sia stato un semplice montanaro, di qualche epoca<br />

passata – non è importante quale – a valicare uno dei tanti passi che conducono<br />

alla vetta <strong>del</strong> <strong>Terminillo</strong> e che abbia avuto, per scelta o per destino,<br />

la volontà di salire fino in cima; e vista la consuetudine di questi uomini<br />

nel valicare i passi e attraversare valli, può anche darsi che non gli abbia<br />

dato nemmeno importanza. Del resto, quello che noi chiamiamo escursionismo,<br />

per loro era soltanto la vita quotidiana. In questa, come in altre<br />

pubblicazioni, con dovizia di particolari, si cerca di fare una descrizione<br />

<strong>del</strong>le valli e <strong>del</strong>le cime dei nostri monti, descrizioni che non sarebbero servite<br />

ai montanari di allora, perché la montagna era il loro luogo nativo,<br />

dove vivere e lavorare.<br />

154<br />

155<br />

<strong>La</strong> scomparsa dei<br />

montanari ha portato<br />

via tremila anni di storia,<br />

ovvero da quando l’uomo<br />

inizio a valicare queste<br />

valli con greggi e mandrie.

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