Le uova degli Anfibi possono essere deposte: - in grosse masse globulari flottanti sulla superficie <strong>del</strong>l’acqua o sul fondo (rane rosse e rane verdi), - in cordoni, in piccoli gruppi o anche singolarmente adesi alla vegetazione acquatica, alle pareti dei pozzi o dei fontanili, a sassi (Ululone appenninico, Rospo comune, Salamandrina dagli occhiali). - singolarmente chiuse in foglie di vegetazione acquatica (tritoni). Dopo la schiusa, le larve hanno bisogno, a seconda <strong>del</strong>la specie, <strong>del</strong>la tipologia di raccolta d’acqua e <strong>del</strong>le condizioni atmosferiche stagionali, di un periodo di tempo abbastanza lungo (cfr. tabella 1) per raggiungere la metamorfosi (per metamorfosi si intende il processo graduale attraverso il quale, sotto il controllo degli ormoni tiroidei, le larve si trasformano in individui adulti). Negli Anfibi Uro<strong>del</strong>i (salamandrine e tritoni) sono presenti casi di “neotenia”, in cui gli individui mantengono la morfologia larvale (e continuano quindi a respirare in acqua attraverso le branchie) ma sono in grado di riprodursi come adulti veri e propri. In questi casi, il prolungarsi <strong>del</strong>lo stadio larvale consente alle specie neoteniche di raggiungere dimensioni corporee maggiori e di sfruttare meglio l’ambiente acquatico, almeno finché le condizioni ambientali rimangono favorevoli. In caso di presenza di individui neotenici, che non possono sopravvivere fuori dall’acqua, è necessario porre particolare attenzione durante eventuali lavori di restauro a lasciare sempre sufficiente disponibilità idrica nell’invaso. Fra le specie sopra elencate, talune (Salamandrina dagli occhiali, Rospo comune, Rana appenninica), una volta raggiunta l’età adulta, sono svincolate dall’ambiente acquatico e tornano all’acqua solo nel periodo riproduttivo, a volte attardandosi anche dopo la riproduzione (Rane appenninica). L’Ululone appenninico è anch’esso svincolato dall’ambiente acquatico al di fuori <strong>del</strong> periodo riproduttivo, che però può durare diversi mesi (da aprile a ottobre), durante i quali gli animali permangono in acqua o nelle immediate vicinanze. I tritoni invece sono gli anfibi che restano maggiormente legati all’ambiente acquatico durante il loro ciclo vitale, permanendo spesso per tutto l’anno, con escursioni terrestri nei periodi estivi, quando i corpi idrici si possono prosciugare. A seconda poi <strong>del</strong>le caratteristiche climatiche di ogni area, è possibile che talune specie possano essere presenti in acqua in stagioni differenti, a seconda <strong>del</strong>la disponibilità di acqua, come per esempio la Salamandrina dagli occhiali, che può riprodursi anche in autunno o in inverno (vedi Tab. 1). 128 129 TABELLA n.1 Periodi di presenza e fasi biologiche <strong>del</strong>le specie di Anfibi presenti nel comprensorio dei Monti Reatini (secondo Bologna et al., 2000). I dati sotto riportati sono da intendersi puramente indicativi perché la fenologia subisce variazioni profonde a seconda <strong>del</strong>l’altitudine, <strong>del</strong>l’esposizione al sole e <strong>del</strong> clima <strong>del</strong>l’anno. <strong>La</strong> verifica da parte di un erpetologo è sempre auspicabile prima di qualunque intervento sulle raccolte d’acqua. Salamandrina dagli occhiali Trirone crestato italiano Ululone a ventre giallo Rospo comune Rane verdi Rane appenninica GEN fEB MAR APR MAG Giu LuG AGo SEt ott NoV dic A, U A, U - A, U - A A,U,L A, U LEGENDA: A:Adulti, U:Uova, L:<strong>La</strong>rve, N:Neometamorfosati - A,U,L - A, U A,U,L A,U,L A A,U,L A A,U,L A,U,L A,U,L A A,U,L A A,U,L U,N A,L A,U,L U,L,N A, U L,N A,L,N A,L A,U,L L,N A,U,L L,N N A,L,N A,U,L,N A A,U,L N - A, N A, N - A,L,N A A A A - A,L,N - A A A - A,N - A A A - A - A A - A - A
Abbiamo la Terra non in eredità dai genitori, ma in affitto dai figli. Proverbio Indiano 130 131