cop 69b - Agenda Digitale Lombarda - Regione Lombardia
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ra della sicurezza, che va sempre<br />
promossa, anche con intese<br />
di questo tipo”.<br />
Ma cosa significa, nei fatti e<br />
nelle procedure, gestire la sicurezza<br />
e prevenire le emergenze<br />
per i gestori di un’infrastruttura<br />
critica? “È innanzitutto un dovere<br />
e un impegno che ATM ha<br />
nei confronti dei cittadini milanesi”,<br />
ci rispondono i responsabili<br />
dell’azienda milanese. “Il<br />
trasporto pubblico permea la<br />
vita della città, costituendo la<br />
rete di comunicazione e di<br />
scambio privilegiata di una<br />
metropoli dinamica e sempre in<br />
movimento come Milano. ATM<br />
monitora la propria rete costantemente,<br />
24 ore su 24 tutti<br />
i giorni dell’anno, al fine di<br />
avere sempre sotto controllo<br />
quanto avviene in città.<br />
Inoltre, grazie all’attività di<br />
analisi svolta dai suoi tecnici e<br />
sulla scorta delle esperienze<br />
vissute nel passato, ha elaborato<br />
piani di gestione delle emergenze<br />
nei confronti dei molteplici<br />
scenari ipotizzabili. Molti<br />
di questi piani e delle conseguenti<br />
procedure di gestione<br />
sono poi stati sperimentati sul<br />
campo con simulazioni dal<br />
vivo, coinvolgendo il personale<br />
aziendale ma anche la Protezione<br />
civile del Comune di<br />
Milano, i Vigili del Fuoco, il<br />
pronto intervento sanitario e le forze dell’ordine”.<br />
Sempre nell’ottica di definire azioni, modi e tempi per<br />
rendere più efficiente il sistema delle infrastrutture<br />
critiche e per limitare gli effetti negativi di eventuali<br />
deficit di funzionamento, il protocollo ha previsto<br />
la creazione di tavoli tecnico-tematici finalizzati ad<br />
analizzare e risolvere alcuni scenari di criticità.<br />
“Per ora i tavoli tecnici hanno svolto principalmente<br />
un’attività di raccolta dati, che da un lato ha permesso<br />
di rivedere con un approccio analitico quanto già<br />
presente all’interno dell’azienda, e dall’altro di confrontarsi<br />
con le altre realtà attive sul territorio e nella<br />
gestione di analoghe infrastrutture”, ci spiegano l’ingegner<br />
Paiocchi e l’ingegner Vaghi di ATM. “Questo<br />
approccio ci ha quindi ‘costretti’ a metterci in discussione,<br />
e riteniamo che già questo sia un primo frutto<br />
positivo del protocollo. All’interno poi dell’attività<br />
svolta dal tavolo tecnico dedicato allo scenario ‘Neve’,<br />
si è anche elaborata una prima ipotesi di interazione<br />
collaborativa, basata sullo scambio di informazioni in<br />
previsione e durante l’evento meteorologico avverso.<br />
Sono ancora primi timidi passi, ma forieri di una<br />
effettiva evoluzione verso una gestione integrata<br />
delle emergenze”.<br />
Un protocollo d’intesa non solo a parole ma anche nei<br />
fatti, insomma, che ha già dato prova di funzionare<br />
bene, salvo forse la necessità di qualche aggiustamento<br />
in corso d’opera: “Nel caso specifico di ATM,<br />
che per sua costituzione ha un rapporto pressoché<br />
esclusivo con la realtà cittadina di Milano”, concludono<br />
i due responsabili, “sarebbe auspicabile un maggior<br />
coinvolgimento di altri enti di rilevanza strategica<br />
a livello cittadino, come ad esempio la Protezione<br />
civile comunale. Infatti occorre tener conto che ,benché<br />
il protocollo abbia per sua natura un respiro di<br />
carattere più ampio, le grosse realtà metropolitane,<br />
quali Milano, determinano in modo sostanziale la<br />
politica generale di gestione delle criticità”. ■<br />
Per informazioni:<br />
U.O. Sviluppo e attuazione sicurezza<br />
Infrastrutture Critiche<br />
Carmela Melzi<br />
Tel: +39 02 67658530