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10<br />
UNITÀ<br />
Le imposte dirette<br />
Finestre<br />
Homepage Pol<strong>it</strong>ica Cronaca Economia Esteri Sport Scienza & Tecnologia Spettacoli & Cultura<br />
È equo il riparto del carico<br />
fiscale Irpef tra i diversi redd<strong>it</strong>i?<br />
Se è inequivocabile che il peso progressivamente<br />
raggiunto dall’Irpef nel nostro sistema<br />
è eccessivo, è anche vero che la realtà più<br />
eclatante e più che certa è che è troppo gravoso,<br />
in assoluto e in termini relativi, l’onere sui redd<strong>it</strong>i<br />
di lavoro dipendente: un elemento che rappresenta<br />
ormai la sperequazione principale del nostro sistema<br />
di prelievo.<br />
Dal 1973, anno di entrata in vigore dell’Irpef, le<br />
r<strong>it</strong>enute sul lavoro dipendente (e sulle pensioni)<br />
sono cresciute sistematicamente e sono passate,<br />
negli ultimi 25 anni, dal 66-67% del gett<strong>it</strong>o dell’Irpef<br />
al 74%. Il loro peso rispetto al gett<strong>it</strong>o complessivo<br />
Irpef + sost<strong>it</strong>utiva è passato da un contenuto<br />
52% (inferiore, come si è appena detto, alla<br />
quota di redd<strong>it</strong>o nazionale del lavoro dipendente)<br />
a un ben più robusto 68%. Poiché nel frattempo<br />
in Italia (come nei principali Paesi Ocse) i redd<strong>it</strong>i<br />
da lavoro dipendente si sono ridotti in quota del<br />
Pil in maniera impressionante (14 punti percentuali:<br />
dal 67% al 53%!), si deve concludere che<br />
nel periodo considerato i lavoratori dipendenti<br />
hanno visto contemporaneamente ridursi fortemente<br />
i propri redd<strong>it</strong>i e aumentare fortemente le<br />
proprie imposte. Viceversa il gett<strong>it</strong>o derivante da<br />
redd<strong>it</strong>i di lavoro<br />
dipendente<br />
altri redd<strong>it</strong>i (l’Irpef residua e la sost<strong>it</strong>utiva) si è andato<br />
riducendo rispetto a quello complessivo delle<br />
imposte dirette (dal 37% al 24%), mentre quello<br />
delle r<strong>it</strong>enute sul lavoro dipendente è passato<br />
dal 40% al 52% di tutte le dirette.<br />
È sorprendente che la s<strong>it</strong>uazione descr<strong>it</strong>ta non abbia<br />
provocato rivolte e nemmeno troppe proteste.<br />
Saranno i miracoli della r<strong>it</strong>enuta alla fonte che<br />
rende inconsapevoli di cosa sta accadendo; sta di<br />
fatto che la s<strong>it</strong>uazione che si è creata è assolutamente<br />
paradossale e profondamente ingiusta.<br />
Che fare? Per riequilibrare il sistema sarebbe necessario<br />
ridurre l’Irpef di almeno 3 punti di Pil soprattutto<br />
a favore dei redd<strong>it</strong>i medi e bassi. Si tratta<br />
quindi di recuperare risorse. Da talune parti si<br />
propone un robusto ricorso al prelievo sul patrimonio<br />
(il modello svizzero dove i “ricchi” pagano<br />
molte più tasse che in Italia), e in effetti è impressionante<br />
notare che la Wealth tax Usa rappresenta<br />
l’11,4% del gett<strong>it</strong>o tributario e il 3,1% del Pil,<br />
e la nostra Ici rispettivamente poco più del 2% e<br />
lo 0,6%.<br />
Vi è anche margine per una razionalizzazione della<br />
tassazione dei redd<strong>it</strong>i di cap<strong>it</strong>ale unificando le<br />
attuali aliquote a un livello intorno al 20%.<br />
liberamente tratto da VINCENZO VISCO, Doppia mossa: taglio Irpef e lotta evasione,<br />
apparso il 25 settembre 2009 sul s<strong>it</strong>o Internet www.ilsole24ore.com<br />
gett<strong>it</strong>o<br />
r<strong>it</strong>enuta alla fonte redd<strong>it</strong>i di cap<strong>it</strong>ale