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24 MODULO 5 Il sistema tributario <strong>it</strong>aliano<br />

– INADEGUATEZZA DEI<br />

TRIBUTI DI DIRETTA<br />

COMPETENZA DEGLI ENTI<br />

LOCALI<br />

PRINCIPIO DI<br />

SUSSIDIARIETÀ<br />

Art. 5 Trattato C.E.<br />

Nei settori che non sono di<br />

sua esclusiva competenza<br />

la Comun<strong>it</strong>à interviene,<br />

secondo il principio della<br />

sussidiarietà, soltanto se e<br />

nella misura in cui gli<br />

obiettivi dell’azione prevista<br />

non possono essere<br />

sufficientemente realizzati<br />

dagli Stati membri e<br />

possono dunque, a motivo<br />

delle dimensioni o degli<br />

effetti dell’azione in<br />

questione, essere realizzati<br />

meglio a livello comun<strong>it</strong>ario.<br />

1992: ISTITUZIONE<br />

DELL’ICI<br />

non produttivi: si trasforma ricchezza non redd<strong>it</strong>izia in possibil<strong>it</strong>à per lo Stato di<br />

impiegarla per effettuare trasferimenti, incrementando la capac<strong>it</strong>à di spesa e, attraverso<br />

questa, la domanda aggregata.<br />

Quest’ultima considerazione vale anche a spiegare perché un’imposta patrimoniale<br />

può aumentare l’efficienza degli impieghi delle risorse disponibili. A questo si aggiungerebbe<br />

l’incentivazione all’utilizzo della ricchezza in attiv<strong>it</strong>à produttive di redd<strong>it</strong>o: se<br />

il proprietario deve tener conto di un’imposta patrimoniale, può più facilmente considerare<br />

vantaggioso l’impiego della propria ricchezza in un investimento produttivo,<br />

vuoi perché lo Stato potrebbe considerare tale investimento esente dall’imposizione<br />

patrimoniale, vuoi perché il redd<strong>it</strong>o prodotto, pur tassato, permetterebbe al contribuente<br />

di recuperare l’importo del tributo dovuto sulla ricchezza di stock.<br />

A tal propos<strong>it</strong>o giova ricordare che le imposte patrimoniali sui trasferimenti mortis causa<br />

e sulle donazioni, soppresse con effetto dalle successioni aperte e dalle donazioni effettuate<br />

successivamente al 25 ottobre 2001, sono state reintrodotte dal decreto legge<br />

262/2006 e ripristinate dalla Legge finanziaria per l’anno 2007. L’imposta prevede attualmente<br />

l’applicazione di aliquote differenti (e talvolta di una franchigia) a seconda della tipologia<br />

del beneficiario (coniuge, fratelli, sorelle, ecc.).<br />

Storicamente e socialmente fondamentali, tali tributi, nella maggior parte dei Paesi di più<br />

elevata cultura giuridica, economica e quindi fiscale, gravano sugli atti tra vivi (donazione)<br />

o a causa di morte (successioni ered<strong>it</strong>arie), in cui una o più parti ricevono da un soggetto<br />

uno o più dir<strong>it</strong>ti senza doversi assumere sacrifici di corrispondente valore. Le principali<br />

funzioni di tale imposizione sono di incentivare la circolazione delle risorse, offrire<br />

uno strumento per la redistribuzione della ricchezza, rallentare la concentrazione di ingenti<br />

patrimoni nelle mani dei componenti di una stessa famiglia.<br />

L’inadeguatezza di tributi di diretta competenza degli enti locali provoca un sostanziale indebolimento<br />

della loro autonomia amministrativa e pol<strong>it</strong>ica e deprime:<br />

◆ le specifiche funzioni del governo locale nel rispondere ai bisogni e agli interessi dei<br />

c<strong>it</strong>tadini;<br />

◆ le possibil<strong>it</strong>à di controllo dei c<strong>it</strong>tadini e la responsabilizzazione degli amministratori locali;<br />

◆ il pluralismo pol<strong>it</strong>ico garant<strong>it</strong>o dalla formazione, a livello locale, di maggioranze diverse<br />

da quelle al Governo nel Paese;<br />

◆ le opportun<strong>it</strong>à di soddisfare un maggior numero di persone, offerte dal decentramento<br />

delle decisioni.<br />

Anche per questi motivi il Trattato di Maastricht ha recep<strong>it</strong>o il principio di sussidiarietà.<br />

Il principio di sussidiarietà afferma che le attiv<strong>it</strong>à pubbliche devono essere eserc<strong>it</strong>ate sempre<br />

dai livelli inferiori di governo se non esistono ragioni precise e fondate perché siano attribu<strong>it</strong>e<br />

a livelli più accentrati.<br />

Va, per esattezza, ricordato che dal 1973 al 2003 è stata in vigore l’imposta comunale sull’incremento<br />

di valore degli immobili (Invim).<br />

Tuttavia già la denominazione rivela che non era l’intero valore patrimoniale a essere colp<strong>it</strong>o,<br />

ma soltanto la quota di aumento del valore fra una cessione e un’altra, in caso di<br />

vend<strong>it</strong>a o di successione, o, nel caso di soggetti collettivi, al compimento di ogni decennio<br />

dall’acquisizione. Inoltre l’Invim era applicata dallo Stato, che ne devolveva il gett<strong>it</strong>o<br />

ai Comuni.<br />

Alla fine del 1992 viene approvato un decreto legislativo (D.Lgs. 30 dicembre<br />

1992, n. 504) che inizia a porre rimedio alle due carenze del sistema, varando

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