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48 MODULO 5 Il sistema tributario italiano
IL CRITERIO DELLA
STABILE ORGANIZZAZIONE
Art. 162 D.P.R. 917/1986
Stabile organizzazione.
STABILE ORGANIZZAZIONE
Sede fissa di affari nella
quale l’impresa esercita,
in tutto o in parte,
la propria attività.
L’ALIQUOTA
LA RIDUZIONE
DELL’ALIQUOTA IRES
16. L’Ici
LE CARATTERISTICHE
DELL’ICI
D.Lgs. 504/1992
Istituzione dell’imposta
comunale sugli immobili.
Analogamente a quanto previsto per le persone fisiche, i redditi di società, enti e
organizzazioni non residenti sono soggetti all’Ires soltanto se prodotti nel territorio
dello Stato.
Questo gruppo tuttavia comprende soggetti di natura differente. Pertanto, in
coerenza con le disposizioni previste per le due precedenti categorie, il Capo IV dispone
che il reddito complessivo venga determinato in modo diverso a seconda della
natura e dell’organizzazione dell’ente. Per le società e gli enti commerciali si distinguono
due ulteriori categorie: soggetti che hanno nel territorio italiano una
stabile organizzazione e soggetti che non hanno tale stabile organizzazione.
Per la prima categoria il reddito prodotto è considerato nella sua globalità reddito
d’impresa e viene determinato unitariamente in base al risultato di un apposito
conto economico relativo alla gestione svolta nel territorio italiano.
Per la seconda categoria, il reddito complessivo si determina sommando i singoli
redditi posseduti e deducendo alcuni oneri.
Infine il reddito complessivo degli enti non commerciali non residenti è determinato
in base ai redditi prodotti nel territorio dello Stato determinati secondo le norme
applicate agli enti non commerciali residenti nel territorio. Dal reddito complessivo
è ammessa la deduzione degli oneri indicati per gli enti commerciali privi
di stabile organizzazione.
L’aliquota dell’Ires, attualmente fissata nella misura del 27,5%, è stata oggetto di
ripetuti interventi di modifica, da un lato per ridurre la percentuale di calcolo (e
quindi il carico d’imposta), dall’altro per eliminare le agevolazioni previste originariamente
per le cooperative di produzione e lavoro e altre società considerate meritevoli
di particolare tutela, secondo i principi della Costituzione.
Merita infatti ricordare che anche con l’Irpeg si era impostata una sia pure parziale discriminazione
qualitativa dei redditi. Esemplare era il caso delle cooperative di produzione e lavoro
che potevano contare normalmente su una riduzione del 50% dell’Irpeg, ed erano considerate
esenti se l’apporto del lavoro personale dei soci non fosse inferiore al 60% del totale
degli altri costi, esclusi quelli per le materie prime.
Il significativo abbassamento dell’aliquota Ires (portata dal 33% nell’anno d’imposta
2007 al 27,5% del 2008) è compensato da un allargamento della base imponibile,
dovuto in modo particolare alla nuova regola sulla indeducibilità degli interessi
passivi. Questi sono infatti deducibili in ciascun periodo d’imposta solo fino a
concorrenza dei proventi finanziari attivi; l’eventuale eccedenza è deducibile nel limite
del 30% del risultato operativo lordo della gestione caratteristica.
È dunque facilmente ipotizzabile come da tale norma trarranno vantaggi soprattutto
quelle imprese che ricorrono poco al capitale di credito: in tal modo esse beneficeranno
appieno della riduzione dell’aliquota senza il relativo allargamento della
base imponibile, e si vedranno così ridurre il carico fiscale complessivo.
L’imposta comunale sugli immobili (Ici) è un’imposta patrimoniale, speciale, reale, proporzionale
e territoriale:
◆ patrimoniale, perché la base imponibile è costituita dal valore dello stock di immobili posseduto
dal contribuente;
◆ speciale, se si considera che colpisce solo il patrimonio immobiliare;