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qui - maria vita romeo

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Filosofia e politica nella Sicilia del Risorgimento 7<br />

te hanno affascinato gli storici bloccando per anni la ricerca sul pensiero filosofico<br />

e politico siciliano. Il dibattito è stato tenuto vivo solo da studiosi<br />

di formazione liberale o marxista; giacché non mi sembra che meritino<br />

particolare attenzione le ricostruzioni agiografiche o semplicemente erudite<br />

alla V. Di Giovanni 9 , funzionali all’esaltazione di valori filosofici e politici<br />

“fuori del tempo”.<br />

Da qualche decennio alcuni storici hanno ravvivato l’attenzione per la<br />

storia culturale della Sicilia, approntando metodi più critici e indagando<br />

nuovi settori del sapere. Le ricerche di G. Giarrizzo sull’illuminismo, quelle<br />

di Dollo su Cinque e Seicento e Otto e Novecento, le mie sull’età dei Lumi<br />

e sul primo Ottocento, danno una visione dinamica e problematica della<br />

realtà culturale dell’isola. Emerge una immagine nuova della Sicilia che<br />

non si presenta chiusa in se stessa, restia alla cultura europea e sequestrata,<br />

ma che partecipa attivamente, e a volte con risultati rilevanti, al dibattito<br />

culturale generale. Una rassegna anche som<strong>maria</strong> delle indicazioni bibliografiche<br />

stilate da Giarrizzo, da Dollo e da me mostra una vasta e profonda<br />

circolazione di testi filosofici, politici, scientifici dei maggiori studiosi italiani<br />

ed europei. Ciò di cui siamo ancora privi è un’analisi del primo Ottocento<br />

e del Risorgimento, che costituisce, invece, un momento di grande<br />

interesse, ricco e articolato, ricostruibile con una storia che non sia solo di<br />

dottrine etico-politiche ma della più ampia e ricca categorie della storia<br />

della cultura, perché sono convinto che il liberalismo isolano non è solo liberismo,<br />

teoria dello Stato e della società civile, ma un tentativo di rinnovamento<br />

concettuale di tutta la cultura isolana e, <strong>qui</strong>ndi, di tutto l’apparato<br />

produttivo e distributivo dei beni materiali.<br />

re un vero superamento della storiografia di Croce e Gentile: «[…] per studiare la filosofia meridionale<br />

della fine del Seicento con piena autonomia non bisogna mettersi quasi per partito preso, contro<br />

la storiografia idealista, bisogna invece, tenendo conto di risultati ormai ac<strong>qui</strong>siti, riprendere il discorso<br />

in più aperta visuale e con più scaltrita documentazione, con la costante preoccupazione di<br />

non tentare sintesi che non siano sorrette dalla analisi minuziosa del pensiero e dei pensatori che si<br />

vogliono conoscere ed interpretare», Il pensiero filosofico meridionale tra la nuova scienza e la «Scienza<br />

Nuova», in Atti dell’Accademia di Scienze Morali e Politiche della Società Nazionale di Scienze,<br />

Lettere ed Arti in Napoli», vol. LXX (1959), p. 69.<br />

9 Del Di Giovanni, come modello della sua storiografia, mi limito a segnalare i saggi Della filosofia<br />

moderna in Sicilia, Palermo, Amenta, 1868 e Storia della filosofia in Sicilia, ivi, Pedone-Lauriel,<br />

1873, rist. anast. Bologna, Forni, 1985.

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