qui - maria vita romeo
qui - maria vita romeo
qui - maria vita romeo
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
8 Giuseppe Bentivegna<br />
L’attenzione non deve essere rivolta alla ricostruzione del solo pensiero<br />
politico, in quanto del liberalismo bisogna cogliere tutti gli aspetti di rinnovamento<br />
della <strong>vita</strong> isolana, senza esagerarne la spinta propulsiva, come<br />
movimento coinvolgente non solo la politica, con le scienze ad essa connesse,<br />
in particolar modo l’economia, ma anche la filosofia,<br />
come visione del mondo, come gnoseologia, metodologia,<br />
ecc. e le lettere, continuando così, secondo<br />
coor dinate e modalità diversificate, l’opera di smantellamento<br />
della feudalità intrapresa dagli illuministi<br />
di fine Settecento, assorbendone la mentalità critica<br />
e antisistematica. L’appello degli illuministi aveva<br />
trovato la sordità dei ceti nobiliari, ma non dei ‘figli’<br />
della borghesia, dediti agli studi e più sensibili all’aggiornamento<br />
dei valori storici tradizionali. Da questo<br />
gruppo emerge il ceto degli intellettuali liberali, impe-<br />
gnato nel doppio fronte del rinnovamento strutturale e<br />
culturale negli anni del Risorgimento.<br />
Nel primo fronte la battaglia è condotta, pur con qualche ambiguità,<br />
Giuseppe Mazzini.<br />
in nome del liberoscambismo e del potenziamento delle attività agricole e<br />
manifatturiere 10 ; nel secondo con la proposta di nuovi valori connessi ad<br />
un forte interesse per il civile, in antitesi alle oscure metafisiche romantiche<br />
o idealiste o, peggio ancora, dell’ontologismo tradizionale.<br />
Si tratta di un rivolgimento che si potenzia attraverso la lettura delle<br />
opere di Vico e Romagnosi, senza trascurare l’influsso controverso dell’eclettismo<br />
francese e della tradizione empiristica inglese.<br />
Ritengo necessario ricordare le coordinate storiche fondamentali che<br />
circoscrivono l’ambito di questo contributo. Il periodo che va dal 1830 al<br />
1848 è il più ricco – dal punto di vista della dinamica culturale – di tutto il<br />
primo Ottocento e segna la rottura con il liberalismo degli Scinà e dei Gregorio,<br />
ancora operante negli avvenimenti del ’12 per aprirsi a più ampie e<br />
10 Sul dibattito economico-politico nella Sicilia del primo Ottocento si vedano, con le relative<br />
indicazioni bibliografiche, M. Grillo, Protezionismo e liberalismo. Momenti del dibattito sull’economia<br />
siciliana del primo Ottocento, Catania, Cuecm, 1994 e P. Travagliante, Sui privilegi in materia di industria.<br />
Il concorso di Economia del 1841 nell’Università di Catania, ivi, 1994.