qui - maria vita romeo
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90 Giuseppe Pezzino<br />
A parte le vostre generose manifestazioni di stima nei miei confronti,<br />
io vi esorto a considerare come proprio in questo caso si apra una breccia<br />
per l’irruzione della democrazia. Infatti, la democrazia nasce quando i poveri,<br />
riportata la vittoria, uccidono alcuni avversari e ne mandano in esilio<br />
altri, e dividono con i rimanenti a parità di condizioni il governo e le cariche<br />
pubbliche, che per lo più vengono assegnate col sorteggio.<br />
Finalmente la libertà per tutti! Finalmente la libertà di parola e quella di<br />
fare ciò che si vuole! Perdonate, ma questa città democratica a me pare molto<br />
più bella della vostra «bella città» aristocratica. Pensi come sarebbe bello andare<br />
a percepire lo stipendio di deputato a sorteggio. Anch’io avrei qualche speranza!<br />
Può darsi che questa sia la più bella tra le costituzioni. Come un mantello<br />
ricamato d’ogni colore, così anch’essa, screziata di tutti i caratteri, può<br />
apparire bellissima. E bellissima potranno forse giudicarla in molti, come i<br />
fanciulli e le donne che contemplano gli oggetti di vario colore. Insomma,<br />
la democrazia a quanto pare sarà una forma di governo piacevole, anarchica<br />
e varia, che dispensa uguaglianza indifferentemente a ciò che è uguale<br />
come a ciò che non lo è.<br />
Non mi raccapezzo: la democrazia è anarchia? Ma io sapevo che la democrazia<br />
è libertà sotto la legge, laddove l’anarchia è libertà senza legge e senza<br />
confini.<br />
Possiamo essere d’accordo. A patto che voi consideriate il ruolo nefasto<br />
che svolgono i «cattivi coppieri» nel versare il vino forte e schietto della libertà<br />
ad un popolo in preda ad una sete smisurata. In altri termini, il negativo<br />
per la democrazia non sta nella libertà, ma nell’eccesso di libertà, che<br />
è più corretto chiamare licenza, capriccio, lìbito. È appunto l’insaziabilità<br />
di ciò che si ritiene un bene a creare veleni mortali. E se il veleno dell’oligarchia<br />
sta nell’insaziabilità del bene-ricchezza, il veleno della democrazia<br />
non sta nella libertà, bensì nell’insaziabilità del bene-libertà.<br />
Capisco, ma fino a un certo punto. Ancora non riesco a cogliere il nesso fra<br />
democrazia e anarchia.<br />
Purtroppo, la brama insaziabile di libertà e la noncuranza d’ogni altro<br />
valore avvelenano la democrazia e la preparano ad avere bisogno della tirannide.<br />
Ripeto: quando una polis democratica, assetata di libertà, cade