qui - maria vita romeo

Platone in Italia 83
Premio Stalin. È lo Stato che stabilisce il comunismo delle donne e dei beni; è
ancora lo Stato che gestisce la politica culturale, cacciando via gli artisti non
allineati; è infine lo Stato che detiene il timone dell’educazione dei giovani. Vivaddio,
se si fosse realizzato il vostro progetto della «bella città», la lugubre
Sparta sarebbe passata alla storia come un centro fiorente di libertà, di tolleranza
e di raffinata cultura.
Amico carissimo, per la seconda volta mi date del «venerato Maestro»,
perciò son costretto a chiedervi di abolire il «venerato», giacché non vorrei
cadere in sospetto di massoneria, con tutto il rispetto per la loggia. Poi, vi
dico subito che forse avrei accettato il Premio Stalin. Almeno sarei stato in
compagnia del vostro Pietro Nenni, quando andava a braccetto con Palmiro
Togliatti. Gente seria, tutto sommato. Immagini, invece, se mi avessero
assegnato il Nobel per la letteratura! Sarebbe stato per lo meno umiliante
ed imbarazzante per me. Con tutto il rispetto per certi illustri Nobel, dovete
ammettere che talora si è verificata una sorta di lottizzazione (per aree
geografiche; per scuderie ideologiche; per opportunità politiche, ecc.) nei
criteri dell’Accademia Reale Svedese delle Scienze, per cui il premio è andato
nelle mani di illustri personalità, sconosciute prima e dopo l’assegnazione.
Insomma, voi in Italia direste, in maniera efficace e colorita, che certi
premi Nobel per la letteratura o per la pace sono stati assegnati a «cani e
porci».
Con tutto il rispetto, non vi pare di esagerare?
Esagerare? Per Zeus!, non sono mai stato tanto serio e moderato. Pensi
un po’ a me, costretto a stare accanto ad uno che ha meritato il Nobel della
pace non per quello che ha fatto, ma per quello che potrebbe fare in futuro!
Glissons, direbbero i vostri cugini franco-galli.
Forse è meglio tornare alle vostre riflessioni politiche, che sicuramente possono
aiutarci in questi momenti difficili. Non vi nascondo che sono preoccupato
per il futuro della democrazia in Italia e in Grecia. E lo dico a Voi, sebbene
io sappia che non avete un bel concetto della costituzione democratica.
Beninteso, io ho filosoficamente disegnato lo Stato perfetto e felice, la
kallipolis, la cui costituzione è quella aristocratica e comunistica: vale a dire,
una costituzione fondata non sull’aristocrazia del privilegio e dell’ingiusti-