Letteratura italiana Due itinerari di lettura - Mondadori Education
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18 <strong>Letteratura</strong> <strong>italiana</strong>. Un metodo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />
iii<br />
20<br />
Quest’oggi il mio sogno mi canta figure, parvenze tranquille<br />
d’un giorno d’estate, nel mille e… novecento… quaranta.<br />
(Adoro le date. Le date: incanto che non so <strong>di</strong>re,<br />
ma pur che da molto passate o molto <strong>di</strong> là da venire).<br />
Sfioriti sarebbero tutti i sogni del tempo già lieto<br />
(ma sempre l’antico frutteto darebbe i medesimi frutti).<br />
25 Sopita quest’ansia dei venti anni, sopito l’orgoglio<br />
30<br />
(ma sempre i balconi ridenti sarebbero <strong>di</strong> caprifoglio).<br />
Lontani i figli che crebbero, compiuti i nostri destini<br />
(ma sempre le stanze sarebbero canore <strong>di</strong> canarini).<br />
Vivremmo pacifici in molto agïata semplicità;<br />
riceveremmo talvolta notizie dalla città… […]<br />
vi<br />
Ma a sera, se fosse deserto 6 il cielo e l’aria tranquilla<br />
si cenerebbe all’aperto, tra i fiori, <strong>di</strong>nnanzi alla villa.<br />
Non villa. Ma un vasto e<strong>di</strong>fizio modesto dai piccoli e tristi<br />
balconi settecentisti fra il rustico ed il gentilizio…<br />
65 Si cenerebbe tranquilli <strong>di</strong>nnanzi alla casa modesta<br />
nell’ora che trillano i grilli, che l’ago solare s’arresta 7<br />
70<br />
tra i primi guizzi selvaggi dei pipistrelli all’assalto<br />
e l’ultime ron<strong>di</strong>ni in alto, garrenti negli ultimi raggi.<br />
E noi ci <strong>di</strong>remmo le cose più semplici poi che la vita<br />
è fatta <strong>di</strong> semplici cose e non d’eleganza forbita 8 :<br />
«Il cielo si mette in corruccio… Si vede più poco turchino…».<br />
«In sala ha rimesso il cappuccio il monaco benedettino» 9 .<br />
«Peccato!» – «Che splen<strong>di</strong>de sere!» – «E pur che domani si possa…».<br />
«Oh! Guarda!… Una macroglossa 10 caduta nel tuo bicchiere!»<br />
75 Mia moglie, pur sempre bambina tra i giovani capelli bianchi,<br />
zelante, le mani sui fianchi andrebbe sovente in cucina.<br />
«Ah! Sono così malaccorte le cuoche… Permesso un istante<br />
per vigilare la sorte d’un dolce pericolante 11 80<br />
…».<br />
Riapparirebbe ridendo fra i tronchi degli ippocastani<br />
vetusti, altoreggendo l’opera delle sue mani.<br />
E forse il massaio 12 dal folto verrebbe del vasto frutteto,<br />
6 deserto: limpido, sereno.<br />
7 che … s’arresta: nell’ora del crepuscolo, quando l’ago della meri<strong>di</strong>ana non proietta più ombra.<br />
8 forbita: pulita, raffinata.<br />
9 il monaco benedettino: statuetta <strong>di</strong> legno, con funzione <strong>di</strong> barometro, che si alza o abbassa a<br />
seconda dell’umi<strong>di</strong>tà.<br />
10 macroglossa: farfalla.<br />
11 pericolante: che rischia <strong>di</strong> non riuscire bene.<br />
12 massaio: fattore.