Letteratura italiana Due itinerari di lettura - Mondadori Education
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Pensieri sulla scienza<br />
<strong>Due</strong> <strong>itinerari</strong> <strong>di</strong> <strong>lettura</strong><br />
Paragone del pratico<br />
Il pittore, che ritrae per pratica e giu<strong>di</strong>zio d’occhio, sanza ragione, è come lo specchio,<br />
che in sé imita tutte le a sé contrapposte cose, sanza cognizione d’esse.<br />
Riflessione sulla struttura del corpo umano<br />
Non mi pare, che li omini grossi e <strong>di</strong> tristi costumi e <strong>di</strong> poco <strong>di</strong>scorso meritino sì<br />
bello strumento, né tanta varietà <strong>di</strong> macchinamenti, quanto li omini speculativi e <strong>di</strong><br />
gran <strong>di</strong>scorsi, ma solo un sacco dove si riceva il cibo e donde esso esca; ché, invero,<br />
altro che un transito <strong>di</strong> cibo non son da essere giu<strong>di</strong>cati, perché niente mi pare che<br />
essi partecipino <strong>di</strong> spece umana, altro che la voce e la figura; e tutto il resto è assai<br />
manco che bestia.<br />
Contro gli uomini, che mirano solo alla vita materiale<br />
Ecci 1 alcuni, che non altramenti che transito <strong>di</strong> cibo e aumentatori <strong>di</strong> sterco e riempitori<br />
<strong>di</strong> destri 2 chiamarsi debbono; perché per loro non altro nel mondo, o pure<br />
alcuna virtù in opera si mette, perché <strong>di</strong> loro altro che pieni destri non resta.<br />
Contro gli umanisti<br />
So bene che per non essere io letterato, che alcuno prosuntuoso gli parrà ragionevolmente<br />
potermi biasimare, coll’allegare io essere omo sanza lettere. Gente stolta! […]<br />
Diranno, che per non avere io lettere, non potere ben <strong>di</strong>re quello, <strong>di</strong> che voglio trattare.<br />
Or non sanno questi che le mie cose son più da esser tratte dalla sperienzia, che<br />
d’altrui parole, la quale fu maestra <strong>di</strong> chi ben scrisse, e così per maestra la piglio, e<br />
quella in tutti i casi allegherò.<br />
Contro la metafisica<br />
Fuggi i precetti <strong>di</strong> quelli speculatori che le loro ragioni non son confermate dalla isperienza.<br />
L’infinito non si può abbracciare colla ragione<br />
Qual è quella cosa, che non si dà e s’ella si dessi non sarebbe? Egli è lo infinito, il<br />
quale, se si potesse dare, sarebbe limitato e finito, perché ciò, che si po’ dare ha termine<br />
colla cosa, che la circuisce ne’ sua stremi, e ciò che non si po’ dare è quella cosa,<br />
che non ha termini.<br />
Della vita del pittore nel suo stu<strong>di</strong>o<br />
Acciò che la prosperità del corpo non guasti quella dello ingegno, il pittore overo<br />
<strong>di</strong>segnatore debbe essere solitario, e massime quando è intento alle speculazioni e<br />
1 Ecci: ci sono.<br />
2 destri: latrine.<br />
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