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Letteratura italiana Due itinerari di lettura - Mondadori Education

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Leo Longanesi<br />

(Bagnacavallo, Ravenna, 1905-Milano, 1957)<br />

<strong>Due</strong> <strong>itinerari</strong> <strong>di</strong> <strong>lettura</strong><br />

Romagnolo <strong>di</strong> Bagnocavallo, maestro <strong>di</strong> giornalismo, Leopoldo Longanesi<br />

(ma, <strong>di</strong>ce Emilio Cecchi, «volle sostituirgli l’azzannante brevità belluina <strong>di</strong> Leo») ha<br />

carattere caustico, scontroso, aristocratico. I suoi aforismi pungono le ipocrisie, i<br />

compromessi, le meschine me<strong>di</strong>ocrità dei nullafacenti «buoni a nulla, ma capaci<br />

tutto», la presunzione supponente, il servilismo, gli inganni dei faccen<strong>di</strong>eri e dei<br />

voltagabbana, equilibristi «sempre ritti» (come sa bene Giuseppe Giusti, Il brin<strong>di</strong>si<br />

<strong>di</strong> Girella, v. 172) nel pelago del nostro costume politico e intellettuale. «Non<br />

lasciatevi ingannare dallo sfolgorio delle sue stelle filanti. Era un uomo triste, che<br />

sghignazzava per non singhiozzare, e aveva chiara la coscienza del fallimento <strong>di</strong> tutti<br />

i valori che <strong>di</strong>fendeva» (così Indro Montanelli, nelle pagine introduttive a La sua<br />

signora, 1975).<br />

E<strong>di</strong>zioni: Parliamo dell’elefante. Frammenti <strong>di</strong> un <strong>di</strong>ario, Milano, Longanesi, 1947; Parliamo<br />

dell’elefante. Frammenti <strong>di</strong> un <strong>di</strong>ario, introduzione <strong>di</strong> Pierluigi Battista, Milano, Longanesi,<br />

2005; La sua signora. Taccuino, Milano, Rizzoli, 1957; La sua signora. Taccuino, introduzione<br />

<strong>di</strong> Indro Montanelli, Milano, Rizzoli, 1975.<br />

Parliamo dell’elefante. Frammenti <strong>di</strong> un <strong>di</strong>ario (1947)<br />

Fra vent’anni nessuno immaginerà i tempi nei quali viviamo. Gli storici futuri leggeranno<br />

giornali, libri, consulteranno documenti d’ogni sorta, ma nessuno saprà<br />

capire quel che ci è accaduto. Come tramandare ai posteri la faccia <strong>di</strong> F. quando è in<br />

<strong>di</strong>visa <strong>di</strong> gerarca e scende dall’automobile?<br />

B. C.: non capisce, ma non capisce con grande autorità e competenza.<br />

Sbagliando s’impera.<br />

Siate enfatici e transigenti.<br />

Il professore <strong>di</strong> lingue morte si suicidò per parlare le lingue che sapeva.<br />

«E il contenuto sociale del suo romanzo qual è?»<br />

«Ho una moglie e tre figli da mantenere».<br />

La sua signora. Taccuino (1957)<br />

Cercava la rivoluzione e trovò l’agiatezza.<br />

I suoi elogi mi restarono sulla giacca come macchie d’unto.<br />

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