DIALOGO SULLA LETTERATURA - Comune di Livorno
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20<br />
i sezione<br />
presente. Fin dai titoli: Il muro della terra, Il seme del piangere. Ci sono<br />
anche dei “plagi” che ho fatto a lui, ma pochi critici se ne sono accorti».<br />
Secondo lei, c’è poesia d’amore nel Purgatorio e dove?<br />
«In fondo, tutta la Divina Comme<strong>di</strong>a non è che un lungo canto d’o<strong>di</strong>o e<br />
d’amore. Dante ha raccontato l’amore e la passione nell’Inferno con il famoso<br />
episo<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Paolo e Francesca che poi è stato variamente utilizzato<br />
nella letteratura italiana dal Pellico al D’Annunzio».<br />
Dante è anche un riferimento in<strong>di</strong>spensabile per la cultura del Novecento...<br />
«Certo, basti pensare a Eliot che lo conosceva molto bene e ha scritto<br />
The waste land, che poi tutti hanno tradotto La terra desolata. Io l’avrei<br />
tradotta La terra guasta perché a mio avviso Eliot si rifà a Dante quando<br />
scrive “In mezzo mar siede un paese guasto”. È una ipotesi, si capisce.<br />
Per Dante il paese guasto è Creta, per Eliot, forse, questa nostra epoca<br />
<strong>di</strong> deca<strong>di</strong>mento e corruzione: guasta, appunto. Ma come si fa a tradurre<br />
la poesia? Lo stesso Dante, nel Convivio, afferma con risolutezza la sua<br />
non traducibilità».