Vol 1 - N° 3 - AIDA
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162<br />
PEELING CON rCA<br />
G. Labrini<br />
USL 4 - Parma<br />
Dopo la<br />
classificazione<br />
dei vari tipi di<br />
peeling, allo<br />
scopo di<br />
evidenziare<br />
le<br />
indicazioni , i<br />
livelli di<br />
"profondità"<br />
raggiungibili<br />
dalla<br />
esfoliazione,<br />
(secondo<br />
G. Laorini le<br />
sostanze<br />
usate),<br />
viene illustrata la<br />
tecnica di effettuazione,<br />
utilizzando acido tricloracetico in soluzione<br />
acquosa, a varie concentrazioni.<br />
I risultati migliori si ottengono trattando forme acneiche<br />
(da quelle comedonico-microcistiche a quelle con esiti<br />
cicatriziali) , melasmi, cheratosi attiniche e/o seborroiche,<br />
fotoaging , rughe superficiali.<br />
Indispensabile una accurata selezione dei pazienti che<br />
deve tener conto di diversi parametri, (fototipo sec.<br />
Fitzpatrick, quantità di ghiandole sebacee e loro stato di<br />
attività nelle sedi da trattare, aspettative di risultato) , per<br />
ottenere risposte soddisfacenti sul piano clinico-estetico.<br />
Vengono altresì considerati gli eventuali effetti collaterali<br />
e/o indesiderati, gli intervalli ideali fra le sedute ed i<br />
periodi ottimali, (dal punto di vista climatico) , per<br />
l'effettuazione del peeling.<br />
Indispensabile, per il mantenimento nel tempo, del<br />
risultato ottenuto, un'accurata fotoprotezione con schermi<br />
solari chimico-fisici , almeno per alcuni mesi. Una rapida<br />
carrellata di immagini relative a molti casi trattati ,<br />
evidenziando le fasi di esecuzione ed i risultati ottenuti ,<br />
ed una proposta di cartella clinica specificamente<br />
impostata sull'argomento, concludono l'intervento.<br />
Prima<br />
•<br />
Dopo<br />
..<br />
•<br />
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