Vol 1 - N° 3 - AIDA
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.. 134<br />
LE DERMATOFITOSI:<br />
ASPETTI EPIDEMIOLOGICI,<br />
CLINICI E TERAPEUTICI<br />
M. Fazio<br />
Istituto Dermatologico S. Gallicano, Roma<br />
Direttore Scientifico: Prof. Ferdinando Ippolito<br />
I dermatofiti<br />
hanno subito<br />
negli ultimi<br />
decenni notevoli<br />
variazioni, con<br />
una<br />
diminuzione<br />
delle specie<br />
antropofile ed<br />
un costante,<br />
progressivo<br />
aumento<br />
delle specie<br />
zoofile. Le<br />
modifcazioni<br />
osservate<br />
nella flora<br />
patogena<br />
sembrano dovute sia alle<br />
mutate condizioni igieniche, sia alla maggiore<br />
velocità di crescita e sporificazione dei dermatofiti zoofili, che<br />
meglio si adattano al nostro ecosistema. I dati della letteratura<br />
più recente confermano che nel nostro paese il Microsporum<br />
canis è l'agente patogeno di più frequente riscontro sia nelle<br />
micosi della cute glabra che del cuoio capelluto. Nella<br />
casistica del nostro Istituto le dermatofitosi erano presenti, al<br />
momento dell'osservazione, da alcune settimane ed in<br />
qualche caso le prime manifestazioni erano comparse da<br />
diversi mesi. Numerosi pazienti avevano praticato terapie non<br />
corrette, in particolare con steroidi topici , con conseguente<br />
patomorfosi delle lesioni ("Tinea incognito"). Non abbiamo<br />
eseguito uno studio specifico sulle fonti di contagio ma i gatti<br />
e i cani sembrano avere un ruolo primario nella trasmissione<br />
di alcuni dermatofiti all'uomo, anche in rapporto al fenomeno<br />
del randagismo e semirandagismo. Sul piano clinico nelle<br />
micosi della cute glabra abbiamo osservato spesso la<br />
presenza di forme in elementi multipli, a volte con evoluzione<br />
protratta. Nelle micosi del cuoio capelluto sono da segnalare<br />
forme ad inizio subdolo, con aspetto infiammatorio<br />
suppurativo, a tipo kerion unico o in elementi multipli, con<br />
possibile esito cicatriaziale. Da ricordare infine l'aumento di<br />
pazienti africani affetti da micosi causate in parte da<br />
dermatofiti antropofili quali il Tricophyton violaceum ed il<br />
Tricophyton tonsurans, attualmente di meno frequente<br />
riscontro in Italia. L:incidenza delle dermatofitosi è<br />
sicuramente maggiore di quanto non risulti dalle varie<br />
statistiche ; i dati ufficiali rappresentano a nostro parere la<br />
punta di un iceberg a causa della mancata denuncia a fini<br />
epidemiologici, della frequente diagnosi non corretta, e di<br />
terapie insufficienti e/o inadeguate. I tempi di guarigione<br />
secondo la nostra esperienza sono più lunghi rispetto al<br />
passato, in particolare nelle forme sostenute dal Microsporum<br />
canis. A tale riguardo è da prendere in considerazione anche<br />
il possibile instaurarsi di una resistenza dei dermatofiti alla<br />
terapia di uso comune.<br />
Tinea Corporis<br />
Kerion in elementi multipli del cuoio capelluto