Marzo - Aprile - Maggio 2012 - Costa Etrusca
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36 marzo - aprile - maggio <strong>2012</strong><br />
Buon compleanno <strong>Costa</strong><br />
<strong>Etrusca</strong>. E quale<br />
miglior modo di celebrare<br />
il mezzo secolo di vita<br />
del giornale, diretto da Ivio<br />
Barlettani, di una prestigiosa<br />
manifestazione, per consegnare<br />
due riconoscimenti ad altrettanti<br />
personaggi di spicco?<br />
Sono coincisi così il simbolico<br />
taglio della torta della rivista,<br />
fondata nel 1962, e la doppia<br />
premiazione, al Centro Giovani<br />
De Andrè: Silvia Avallone,<br />
autrice del romanzo da mezzo<br />
milione di copie, Acciaio,<br />
La nostra fta<br />
Nella foto, da sinistra: Canessa, Lami, Agroppi, Velo, Avallone, Barlettani<br />
edito da Rizzoli, è stata eletta<br />
dai lettori Personaggio dell’Anno;<br />
ad Aldo Agroppi, ex<br />
calciatore con il cuore granata,<br />
ex allenatore e caustico<br />
opinionista sportivo è stato<br />
assegnato il Premio alla Carriera.<br />
Entrambi hanno valorizzato,<br />
con le loro eccellenze,<br />
il territorio.<br />
L’iniziativa ha bissato il successo<br />
della prima edizione,<br />
l’anno scorso, quando sul<br />
podio erano saliti il pittore<br />
Giampaolo Talani, Personaggio<br />
dell’Anno, e il cinea-<br />
sta Luciano Tovoli, Premio<br />
alla Carriera.<br />
Una sala stracolma di politici,<br />
rappresentanti delle forze<br />
dell’ordine, imprenditori,<br />
pensionati e lavoratori ha<br />
salutato con entusiasmo un<br />
evento che si propone di<br />
animare il territorio. Parole<br />
di encomio per il giornale si<br />
sono alternate agli interventi<br />
dei premiati, intervistati<br />
dal brillante conduttore della<br />
serata, il critico cinematografico<br />
Fabio Canessa e dai<br />
giornalisti, e agli estempora-<br />
nei “siparietti” voluti dal<br />
vulcanico direttore e integrati<br />
dalla proiezione di filmati<br />
e fotografie. Una Silvia<br />
Avallone profonda e solare<br />
ha svelato al pubblico il suo<br />
intenso amore per Piombino,<br />
un Aldo Agroppi dolceamaro<br />
ha sottolineato il legame<br />
vibrante con la città<br />
delle origini, ritrovata dopo<br />
un lungo peregrinare tra i<br />
campi di calcio e da non lasciare<br />
mai più.<br />
Emozioni tanto intense meritavano<br />
un degno finale, in<br />
un clima di gioiosa convivialità:<br />
la “cenetta dell’amicizia”,<br />
nel salone del Comitato<br />
festeggiamenti piombinese,<br />
ha concluso la manifestazione,<br />
proponendo agli<br />
ospiti un menu all’insegna<br />
della miglior tradizione gastronomica<br />
locale, tra polenta<br />
e cinghiale, salsiccia e fagioli,<br />
vino rosso e dolci cenci<br />
carnevalizi. Infine, il brindisi<br />
con le bollicine: in alto i<br />
calici, mentre il pensiero degli<br />
organizzatori corre già<br />
all’iniziativa del prossimo<br />
anno.