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Norme di Conformità - PUC - Comune di Genova

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Non sono consentiti nuovi e<strong>di</strong>fici residenziali che <strong>di</strong>stino oltre m 50 dall‟attuale viabilità carrabile pubblica o <strong>di</strong> uso pubblico; la realizzazione <strong>di</strong> manufatti ed e<strong>di</strong>fici ad uso<br />

agricolo è consentita purché avvenga nel rispetto del tessuto inse<strong>di</strong>ativo che connota il contesto, con particolare riguardo alle volumetrie ed ai rapporti tra spazi e<strong>di</strong>ficati e spazi<br />

liberi.<br />

Non sono consentiti interventi <strong>di</strong> nuova e<strong>di</strong>ficazione che possano mo<strong>di</strong>ficare in modo sensibile i quadri visivi in corrispondenza <strong>di</strong> crinali panoramici, fasce fluviali, geositi,<br />

habitat <strong>di</strong> interesse naturalistico, zone terrazzate, contesti prativi ed agricoli <strong>di</strong> particolare pregio.<br />

Gli interventi <strong>di</strong> sistemazione degli spazi liberi devono conservare la l‟identità e la leggibilità del paesaggio rurale locale, con tutti i manufatti che ne identificano la<br />

strutturazione.<br />

I manufatti in pietra a secco ed i muri <strong>di</strong> fascia devono essere mantenuti e ripristinati esclusivamente con la medesima tecnica costruttiva con la quale sono stati costruiti,<br />

utilizzando materiale <strong>di</strong> recupero <strong>di</strong> provenienza locale; la sostituzione <strong>di</strong> muri a secco con strutture in c.a. anche se rivestite, non è consentita, così come è da evitare la<br />

modellazione dei versanti e la trasformazione dei ciglioni.<br />

Limitati e puntuali interventi <strong>di</strong> rimodellazione dei versanti sono ammessi solo se connessi alla realizzazione <strong>di</strong> nuove opere e<strong>di</strong>lizie o viarie, comunque devono essere<br />

finalizzati a ricostituire l‟omogeneità e l‟unitarietà visiva con le aree contermini.<br />

La realizzazione <strong>di</strong> nuovi muri in calcestruzzo deve essere motivata da particolari cause <strong>di</strong> natura strutturale o geologica che <strong>di</strong>mostrino l‟impossibilitò <strong>di</strong> ricorrere alla tecnica a<br />

secco; i muri devono essere dotati <strong>di</strong> rivestimento in conci <strong>di</strong> pietra <strong>di</strong> provenienza locale, <strong>di</strong> adeguato spessore, posati a corsi orizzontali secondo la tecnica tra<strong>di</strong>zionale, con<br />

giunti non stilati; i muri devono avere profilo a scarpa e devono essere evitati elementi cementizi a vista, quali cordoli o da<strong>di</strong> <strong>di</strong> fondazione; le teste muro devono essere finite in<br />

coerenza con la tecnica tra<strong>di</strong>zionale dei luoghi e senza coronamenti in calcestruzzo e “scalettature”.<br />

Alla realizzazione degli interventi deve essere correlato il progetto <strong>di</strong> sistemazione/ripristino delle aree <strong>di</strong> pertinenza o <strong>di</strong> contorno; le sistemazioni degli spazi liberi devono<br />

garantire il mantenimento dell‟assetto vegetazionale del contesto, evitando l‟introduzione <strong>di</strong> specie arboree ed arbustive esotiche o comunque estranee all‟ambito<br />

paesaggistico.<br />

Lungo il percorso <strong>di</strong> fondovalle possono essere realizzate ringhiere semplici, in ferro pieno, secondo soluzioni formali tra<strong>di</strong>zionalmente tipiche del contesto.<br />

La posa <strong>di</strong> nuove linee elettriche deve avvenire preferibilmente interrata; in caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrata impossibilità, le linee devono essere sorrette da pali in legno o metallici verniciati<br />

<strong>di</strong> colore verde scuro.<br />

Gli arma<strong>di</strong>etti degli allacci alle utenze non possono essere posti sui prospetti principali degli e<strong>di</strong>fici e devono essere collocati in modo da minimizzarne l‟impatto visivo.<br />

Nelle zone in prossimità della vetta del Monte fasce riservate ad installazioni impiantistiche gli interventi devono essere improntati alla riduzione dell‟impatto visivo dei volumi<br />

e<strong>di</strong>lizi, al rispetto della morfologia del versante e della panoramicità del sito, evitando soluzioni che incrementino la frammentazione degli spazi ed il <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne visivo.<br />

Gli impianti <strong>di</strong>messi devono essere obbligatoriamente rimossi in tutte le loro parti (antenne, recinzioni, manufatti e<strong>di</strong>lizi, ecc.).<br />

Gli interventi sulla viabilità devono essere modesti, a servizio <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici residenziali o <strong>di</strong> attività agro-forestali.<br />

Non sono consentite alterazioni dei tracciati viari esistenti, sui quali possono essere eseguiti solo interventi <strong>di</strong> manutenzione e puntuali adeguamenti, sempre nel rispetto degli<br />

elementi tra<strong>di</strong>zionali esistenti, quali muri <strong>di</strong> delimitazione, muri con testa “a cresta”, fondo in lastricato o acciottolato, ecc..<br />

I piccoli spiazzi e l‟innesto <strong>di</strong> accessibilità laterali sulle strade appartenenti alla rete locale devono essere riqualificati con la medesima attenzione, in quanto elementi dello<br />

stesso paesaggio.<br />

Eventuali tratti <strong>di</strong> nuova realizzazione devono seguire il naturale andamento dei terreni, in modo tale da ridurre la necessità <strong>di</strong> opere <strong>di</strong> sostegno o movimenti <strong>di</strong> terra; deve<br />

essere evitata la realizzazione <strong>di</strong> strutture in calcestruzzo a vista, privilegiando l‟impiego <strong>di</strong> materiale lapideo locale posato con la tecnica tra<strong>di</strong>zionale dei muri <strong>di</strong> fascia o opere<br />

<strong>di</strong> “ingegneria naturalistica” a ridotto impatto visivo.<br />

Non sono consentiti interventi e mo<strong>di</strong>fiche dell‟uso del suolo che compromettano visivamente punti <strong>di</strong> interesse geologico e geormofologico, quadri panoramici e vedute<br />

significative in relazione al contesto.<br />

I percorsi storici e le antiche mulattiere devono essere salvaguardati unitariamente a tutti gli elementi che concorrono a definirne il tracciato ed a qualificarne l‟identità: fon<strong>di</strong><br />

stradali in acciottolati, “pose”, muri <strong>di</strong> delimitazione e <strong>di</strong> sostegno, teste muro “a cresta” gradoni e scalini in pietra, ponti, ecc..<br />

NORME DI CONFORMITA’ 13

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