16.06.2013 Views

Norme di Conformità - PUC - Comune di Genova

Norme di Conformità - PUC - Comune di Genova

Norme di Conformità - PUC - Comune di Genova

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

che connotano il territorio sono in<strong>di</strong>viduati dalle strutture fortificate e dai relativi manufatti <strong>di</strong> servizio e, sul versante della Val Bisagno, dal tracciato della linea ferroviaria<br />

<strong>Genova</strong>-Casella.<br />

L‟ambiente naturale è piuttosto vario ed ha risentito in modo particolare degli interventi forestali eseguiti nel tempo nella vaste aree <strong>di</strong> proprietà pubblica, al <strong>di</strong> fuori <strong>di</strong> tali zone –<br />

soprattutto localizzate nella testata <strong>di</strong> valle del Lagaccio – la copertura vegetale è costituita in netta prevalenza da praterie ed arbusteti.<br />

Soprattutto gli habitat prativi ospitano flora e fauna <strong>di</strong> apprezzabile valore, considerata anche la vicinanza con l‟ambiente urbano.<br />

Valori del Paesaggio<br />

Visibilità dei luoghi<br />

Panoramicità delle<br />

visuali<br />

Elementi antropici<br />

Elementi naturali<br />

Disciplina paesaggistica puntuale<br />

Il sistema delle fortificazioni <strong>di</strong> crinale alle spalle del centro urbano <strong>di</strong> <strong>Genova</strong> rappresenta un elemento che connota lo skyline delle vedute urbane dal<br />

mare verso l‟entroterra, identificando anche il limite orografico entro il quale si è sviluppata la città storica.<br />

I crinali e le fortificazioni costituiscono punti <strong>di</strong> eccezionale panoramicità, consentendo vedute a 360°, verso la costa, le vallate laterali e l‟entroterra.<br />

Il complesso sistema delle fortificazioni, con tutte le sue componenti (forti, mura, bastioni, porte, polveriere, torri, percorsi, ecc.) in<strong>di</strong>vidua l‟elemento che<br />

connota l‟ambito perimetrato.<br />

La linea ferroviaria <strong>Genova</strong>-Casella, funzionante dal 1929, che definisce il limite orientale dell‟ambito, costituisce un elemento <strong>di</strong> richiamo turistico che<br />

contribuisce a favorire una fruizione alternativa del parco.<br />

Di rilievo documentario, è inoltre la presenza <strong>di</strong> alcune neviere situate sui pen<strong>di</strong>i esposti a settentrione nei pressi del crinale tra il Forte Sperone ed il Forte<br />

Fratello Minore.<br />

L‟area, dotata <strong>di</strong> percorsi pedonali, aree attrezzate ed alcuni ristoranti, essendo situata imme<strong>di</strong>atamente a contatto con la città, ha consolidato nel tempo<br />

un notevole valore quale “polmone verde”, sito elettivo per attività sportive e lu<strong>di</strong>che all‟aperto per gli abitanti del centro citta<strong>di</strong>no.<br />

Gli elementi naturali che maggiormente identificano l‟area sono in<strong>di</strong>viduabili nei crinali erbosi; alla loro importanza sotto il profilo più strettamente<br />

panoramico e paesaggistico si affianca una valenza notevole anche sotto il profilo naturalistico per la presenza <strong>di</strong> elementi prevalentemente legati ai prati<br />

ari<strong>di</strong> me<strong>di</strong>terranei.<br />

Le <strong>Norme</strong> progettuali <strong>di</strong> Livello Puntuale del P.U.C. sono integrate e mo<strong>di</strong>ficate dalle seguenti <strong>di</strong>sposizioni.<br />

Gli interventi sul patrimonio e<strong>di</strong>lizio esistente devono essere improntati alla salvaguar<strong>di</strong>a dell‟identità degli e<strong>di</strong>fici tra<strong>di</strong>zionali, del loro rapporto con il territorio e alla salvaguar<strong>di</strong>a<br />

dei manufatti che siano testimonianza <strong>di</strong> cultura materiale e <strong>di</strong> tipologie costruttive tra<strong>di</strong>zionali.<br />

In particolare gli interventi devono perseguire la rimozione degli elementi <strong>di</strong> degrado visivo che alterino negativamente la percezione degli e<strong>di</strong>fici e dei manufatti in relazione al<br />

contesto ed alle visuali panoramiche.<br />

Gli interventi devono essere realizzati nel rispetto delle tecniche costruttive tra<strong>di</strong>zionali tipiche della zona o delle peculiarità dell‟organismo e<strong>di</strong>lizio esistente.<br />

E<strong>di</strong>fici e manufatti <strong>di</strong> interesse storico o documentario non possono essere oggetto <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> demolizione o <strong>di</strong> sostituzione e<strong>di</strong>lizia.<br />

Per e<strong>di</strong>fici incongrui, privi <strong>di</strong> valore documentario, devono essere privilegiati interventi <strong>di</strong> demolizione o <strong>di</strong> sostituzione e<strong>di</strong>lizia; tali e<strong>di</strong>fici non possono essere oggetto <strong>di</strong><br />

interventi mo<strong>di</strong>ficativi che ne consoli<strong>di</strong>no l‟immagine incongrua in relazione al contesto; nel caso <strong>di</strong> sostituzione e<strong>di</strong>lizia i nuovi volumi devono perseguire l‟obiettivo della<br />

riqualificazione dell‟assetto paesaggistico e devono uniformarsi a quanto in<strong>di</strong>cato nel paragrafo successivo.<br />

Gli interventi <strong>di</strong> costruzione <strong>di</strong> nuovi e<strong>di</strong>fici, nell‟ambito non inse<strong>di</strong>ato, sono consentiti solo per servizi e funzioni legate alla fruizione dell‟Area Protetta, mentre nei contesti<br />

agricoli compresi nell‟ambito perimetrato, in prossimità <strong>di</strong> Granarolo e <strong>di</strong> Belvedere, la realizzazione <strong>di</strong> nuovi e<strong>di</strong>fici deve avvenire riprendendo caratteri tipologici e materiali<br />

tra<strong>di</strong>zionali dei luoghi, privilegiando soluzioni progettuali atte a minimizzare l‟impatto visivo dei nuovi volumi e delle strutture connesse.<br />

In tali contesti, l‟e<strong>di</strong>ficio deve essere localizzato sul lotto in modo da evitare alterazioni incongrue alla morfologia del terreno e non sono consentiti nuovi e<strong>di</strong>fici residenziali che<br />

<strong>di</strong>stino oltre m 100 dall‟attuale viabilità carrabile.<br />

Non sono consentiti interventi <strong>di</strong> nuova e<strong>di</strong>ficazione che possano mo<strong>di</strong>ficare in modo sensibile i quadri visivi in corrispondenza <strong>di</strong> crinali panoramici, habitat <strong>di</strong> interesse<br />

naturalistico e la tra<strong>di</strong>zionale strutturazione agricola del territorio; non sono consentite trasformazioni che possano alterare in modo visivamente apprezzabile il contesto <strong>di</strong><br />

e<strong>di</strong>fici storici o <strong>di</strong> valore documentario.<br />

Gli interventi <strong>di</strong> sistemazione degli spazi liberi devono conservare l‟identità e la leggibilità del paesaggio locale, con tutti i manufatti che ne identificano la strutturazione.<br />

I manufatti in pietra a secco ed i muri <strong>di</strong> fascia devono essere mantenuti e ripristinati esclusivamente con la medesima tecnica costruttiva con la quale sono stati costruiti,<br />

utilizzando materiale <strong>di</strong> recupero <strong>di</strong> provenienza locale; la sostituzione <strong>di</strong> muri a secco con strutture in c.a., anche se rivestite, non è consentita, così come è da evitare la<br />

NORME DI CONFORMITA’ 9

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!