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Prove - Moto.it

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La gamma si espanse<br />

Dati i buoni risultati commerciali<br />

ottenuti con questi due<br />

modelli, la Casa modenese<br />

pensò bene di allargare la propria<br />

gamma. Al Salone di Milano<br />

del 1955 presentò così una<br />

175 monoalbero di elevate prestazioni,<br />

che non entrò però in<br />

produzione di serie, e una 250<br />

ad aste e bilancieri caratterizzata<br />

dalla adozione della doppia<br />

accensione, che erogava 12,5<br />

CV a 6000 giri/min. Entrambe<br />

queste moto erano state<br />

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Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP MOTOCROSS SPORT<br />

progettate da Luciano Fochi, un validissimo tecnico che aveva già<br />

lavorato all’Alfa Romeo e alla Ferrari, col grande Gioachino Colombo,<br />

e che in segu<strong>it</strong>o, dopo una breve parentesi in Francia, avrebbe<br />

per lungo tempo legato il suo nome alla Abarth. La 250 è stata<br />

prodotta (pare) in una ventina di esemplari soltanto, e pertanto<br />

cost<strong>it</strong>uisce un pezzo raro e ricercato. Quelli che sono stati costru<strong>it</strong>i<br />

in numeri considerevoli sono stati i ciclomotori (a due tempi, con<br />

cambio a tre marce), tra i quali spiccava il modello più sportivo,<br />

soprannominato “rospino” degli appassionati, e la rinnovata 125.<br />

In listino c’era pure una 75, ma ha avuto una diffusione decisamente<br />

modesta. Sul finire degli anni Cinquanta il mercato è entrato<br />

in una forte crisi, in conseguenza della quale la <strong>Moto</strong> Maserati<br />

è stata costretta a chiudere i battenti. Per informazioni in mer<strong>it</strong>o<br />

al raduno, si possono contattare gli organizzatori all’indirizzo mail<br />

epocapianese@gmail.com o al 339.8737721.<br />

Ad un anno esatto dalla sua partenza dall’Italia, dopo oltre<br />

90.000 km percorsi sempre in sella alla sua Yamaha<br />

XT1200Z Super Ténéré, con temperature che passavano<br />

dai -5 ai 50 gradi, sabato 19 maggio il globe trotter piemontese Davide<br />

Biga ha concluso il suo Giro del Mondo in sol<strong>it</strong>aria. Un viaggio<br />

in moto. Non una vacanza ma una vera e propria avventura nata<br />

dalla voglia di scoprire il mondo in sella. Davide non è il genere di<br />

motociclista che per capriccio e noia si mette in viaggio. Non è un<br />

facoltoso amante delle due ruote, ma un normalissimo lavoratore<br />

(piastrellista), che per rispondere al richiamo della strada ha abbandonato<br />

tutto, svuotato il conto in banca e si è messo in viaggio.<br />

Con l’aiuto di Yamaha per acquistare la sua nuova Super<br />

Ténéré, senza un vero supporto ufficiale e senza grossi sponsor.<br />

78 79<br />

26 Giugno<br />

2012<br />

»»<br />

Anno<br />

02<br />

»<br />

Numero<br />

67<br />

» <strong>Prove</strong> News<br />

Davide Biga, passione e determinazione<br />

Lascereste il vostro lavoro, per affrontare con poche certezze un viaggio<br />

lungo un anno? 90.000 Km intorno al mondo. Il racconto unico di<br />

Davide Biga: sacrifici, guai e momenti indimenticabili<br />

Solo qualche amico che gli<br />

ha dato una mano. Questo è<br />

il suo racconto, la sua storia.<br />

In un momento in cui pochi di<br />

noi fanno scelte per passione,<br />

ci sembrava bello raccontare<br />

la storia di Davide. A noi ci ha<br />

colp<strong>it</strong>o, anche per la semplic<strong>it</strong>à<br />

con cui la raccontava. Per la<br />

filosofia con cui affrontava gli<br />

imprevisti, per essere riusc<strong>it</strong>o a<br />

far sì che niente e nessuno arrestasse<br />

il suo sogno.

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