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Spedizione su abbonamento gratuito Ricevi Moto.it Magazine » Periodico elettronico di informazione motociclistica PROVE NEWS MOTOGP MOTOCROSS SPORT Trofeo yamaha sM siamo scesi in pista con la yz 450 sM di Michele Occhini | Siamo scesi in pista a Borgo Ticino nel Trofeo Dunlop Yamaha con la YZ 450 SM. Vi raccontiamo le emozioni della nostra gara tutta in rimonta e il comportamento della supermoto di Iwata Trofeo Yamaha sm. siamo scesi in pista con la YZ-F 450 sm Giovedì suona il telefono: è Moto.it che nella persona di Andrea Perfetti mi propone un test un po’ particolare: a Borgo 98 Ticino è in programma, per la domenica successiva, il trofeo Dunlop/Yamaha e noi dobbiamo provare la nuova Yamaha YZ 450 SM allestita da motard. Quale occasione migliore per scoprire come si comporta la moto “col cilindro girato”? Bella sfida, mi piace! Accetto, ma purtroppo i tempi sono stretti e gli impegni lavorativi non mi consentono un primo approccio con la moto il sabato. Pazienza, si farà tutto nella giornata di domenica. dieci minuti di prove libere e poi via, si corre! Giornata calda e senza neanche una nuvola che solchi il cielo: in pista si inizia presto, con le iscrizioni e le verifiche tecniche che si svolgono, grazie all’ ottima organizzazione, senza nessun intoppo e nei tempi stabiliti. Finita la doverosa burocrazia, si parte a manetta, vista la numerosa partecipazione e date le dimensioni non certo gigantesche dell’impianto (che può contenere non più di 25 piloti nello stesso momento). I partecipanti vengono divisi in cinque gruppi che senza sosta si alternano in pista per le prove libere e le crono previste nella mattinata. Dopo solo 10 minuti di prove libere, mi presento carico a molla per le ufficiali: con la moto non c’è ancora il feeling che servirebbe, ma si può fare bene. Per l’occasione monto una telecamera sulla moto; questa però non si dimostra una scelta vincente perché nel secondo giro tirato la telecamera si muove e sono costretto a fermarmi per toglierla dalla moto, perdo molto tempo e concentrazione: quando rientro in pista ho solo un altro tentativo, non riesco a fare il giro “perfetto” quindi mi devo accontentare del 18° tempo della classifica B. Accidenti che 26 Giugno 2012 »» » Anno 02 Numero 67 Sport livello! Faccio passare la classifica e ho la conferma che tra gli oltre 90 piloti ci sono davvero tante manette che di solito si fanno notare in campionati più qualificati, come quello italiano e addirittura il mondiale! La mattinata è andata e adesso, nella pausa pranzo, con un po’ di tempo a disposizione posso dedicarmi alla moto: la Yamaha YZ 450 è davvero bella, con il suo cilindro montato al contrario e il collettore di scarico che guarda dritto il mono ammortizzatore. Il modello che Yamaha Italia ci ha messo a disposizione è nella livrea blu/bianca 99
(quella che a me piace di più), lo scarico è completamente originale, l’impianto freno anteriore è un Brembo radiale a quattro pistoncini con disco flottante da 320mm. Vi racconto come si comporta la moto Ma veniamo ai fatti: la moto va davvero forte per essere originale, il motore spinge tanto fino dai bassi regimi, la ciclistica consente dei rapidi cambi di direzione e in frenata è stabile e trasmette bene la sensazione di quanto grip si ha sull’anteriore: quest’ultimo punto è quello che più mi ha convinto della moto, anche se sicuramente per piloti esperti di alto livello la forcella standard deve cedere il passo a un materiale più performante. 100 Spedizione su abbonamento gratuito Ricevi Moto.it Magazine » Periodico elettronico di informazione motociclistica PROVE NEWS MOTOGP MOTOCROSS SPORT Come già dicevo, il motore è potente e spinge dal basso creando un effetto on-off che però viene smorzato bene dalla ciclistica. Quando sali in sella, ti senti subito a tuo agio: i comandi che ti servono sono proprio lì, dove li vorresti. In ogni caso, controllo il sag (o negativo) del mono e lo porto sui 150mm e do qualche click per rendere la moto un po’ più morbida, dato che nel tratto off-road, molto bucato, sentivo la moto troppo rigida. La pausa è finita ed è ora di rimettersi in moto: il programma pomeridiano comprende ben 10 manche. Io non sono certo soddisfatto della mia qualifica, ma decido che devo “solo” partire bene, fare il maggior numero di sorpassi possibile, abbassare i miei tempi e soprattutto non fare errori…facile no!? La gara Mi schiero nel 18° posto, sono tutto interno, mi preoccupo ancora della telecamera, ma mi sembra che stavolta sia fissata bene: la bandiera rossa si alza ed esce dalla pista, il semaforo si accende e dopo pochi secondi si spegne e...Via! La prima “esse” è molto insidiosa; io decido di stare interno ed esco indenne da un piccolo groviglio che si crea nei primi metri; non so bene in che posizione sono, ma mi sembra di averne guadagnate, si entra nella terra e mi ricordo di aver provato, nel giro di ricognizione, una traiettoria più stretta: decido di buttarmi e passo in undicesima posizione, vedo davanti a me il decimo, quindi tiro a tutta e quando lo raggiungo tento la fotocopia del primo sorpasso, mi riesce e la prima manche chiudo in decima posizione, non male direi, otto posizioni guadagnate, tempi più bassi e nessun errore… missione compiuta! Ma la giornata non è finita, siamo a metà dell’opera; c’è ancora la seconda manche e sono fermamente convinto che il feeling crescente con la moto mi darà modo di far bene anche nell’ultima fatica di giornata. Fatica appunto, il caldo si fa sentire e non poco, la tuta di pelle non aiuta… ma le scuse non esistono, c’è da dare solo del gran gas! Il semaforo rosso si spegne e parte la seconda gara, allo scatto mi muovo bene e decido subito di spostarmi verso l’esterno, ma davanti a me il gruppo si chiude per un contatto, io sono costretto ad alzare la moto e non esco dalla prima curva davanti come potevo essere. La gara è comunque lunga e subito mi metto all’attacco dei piloti che mi precedono; con qualche contatto e con un po’ di fortuna, che non guasta mai, riesco a chiudere in ottava piazza. I tempi si sono abbassati ancora e la moto mi piace sempre più. La giornata è stata positiva. Sicuramente avrei potuto fare di più in gara, ma va bene così anche perché la cosa più importante era conoscere e capire meglio la Yamaha YZF450 che per me è promossa a pieni voti: per chi vuole un mezzo con cui smanettare la domenica, l’unica cosa da fare è il pieno! 26 Giugno 2012 »» » Anno 02 Numero 67 Sport editore: CRM S.r.l., Via Melzo 9 - 20129 Milano P. Iva 11921100159 responsabile editoriale Ippolito Fassati Capo redattore Andrea Perfetti redazione Maurizio Tanca Cristina Bacchetti Marco Berti Francesco Paolillo Aimone dal Pozzo grafica Thomas Bressani Collaboratori Nico Cereghini Giovanni Zamagni Carlo Baldi Massimo Zanzani Lorenzo Boldrini Enrico De Vita Ottorino Piccinato Antonio Privitera Antonio Gola Alfonso Rago CopYrIgHt Tutto il materiale contenuto in Moto. it Magazine è oggetto di diritti esclusivi di CRM S.r.l. con sede in Milano, Via Melzo 9. Ne è vietata quindi ogni riproduzione, anche parziale, senza l’autorizzazione scritta di CRM S.r.l. moto.it Via Melzo 9- 20129 Milano Reg. trib. Mi Num. 680 del 26/11/2003 Capitale Sociale Euro 10.000 i.v. Email: staffmoto@moto.it 101
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