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Edizione del 07/04/2013 - Corriere

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CORRI R<br />

Domenica 7 aprile <strong>2013</strong> STORIA POLITICA<br />

Un governo fuori da qualsiasi regola<br />

Totonno Maresca, non solo sindaco<br />

Era il 5 luglio 1956 allorquando l’avvocato Antonio fu eletto primo cittadino <strong>del</strong>la città <strong>del</strong> Tricolle, con il sostegno<br />

dei consiglieri di sinistra, dopo il fallito tentativo <strong>del</strong>la destra di Enea Franza di eleggere l’ing. Antonio<br />

Renzulli. Il partito di Franza cominciava a dare i primi segni di cedimento a vantaggio <strong>del</strong>la Dc<br />

ANTONIO ALTERIO<br />

Negli anni settanta <strong>del</strong><br />

secolo scorso abbiamo<br />

assistito al proliferare<br />

di emittenti radio e televisive<br />

a circuito locale.<br />

I più ritenevano che<br />

fosse un prodotto dei tempi e gli studiosi<br />

avevano definito quella “l’epoca<br />

dei mass-media”, dei mezzi di comunicazione<br />

di massa.<br />

Eppure l’avvocato Antonio, più conosciuto<br />

come Totonno, Maresca<br />

anticipò tutti realizzando ad Ariano<br />

una trasmissione, diffusa su Piazza<br />

Plebiscito, attraverso un altoparlante.<br />

Era conosciuta come la “Radio” e<br />

molti, a partire dal 13 febbraio 1949,<br />

si diedero appuntamento a “chiazza”<br />

per ascoltare in anteprima fatti<br />

ed avvenimenti cittadini intervallati<br />

da battute spiritose ed aneddoti piccanti.<br />

Era una novità accolta all’inizio con<br />

curiosità, successivamente diventata<br />

un appuntamento, con cadenza<br />

quindicinale, da non disertare. E Totonno<br />

Maresca ci sapeva fare, essendo<br />

già conosciuto per i suoi numerosi<br />

testi poetici musicati dal maestro<br />

arianese Ettore Maurantonio e pubblicati<br />

da note case editrici napoletane.<br />

Intanto va detto che la squadra di<br />

calcio, sostenuta da moltissimi tifosi,<br />

si faceva onore tanto che, nel<br />

campionato 1948-1949, ebbe la possibilità<br />

di accedere alla serie superiore,<br />

la “C”, partecipando allo spareggio<br />

finale con altre due squadre, Bisceglie<br />

e Manduria. Dopo gli scontri<br />

diretti risultò vincente la squadra di<br />

Bisceglie con 3 punti, mentre la nostra<br />

si classificò al secondo posto con<br />

due punti.<br />

La compagine arianese era composta<br />

dai seguenti calciatori: Vassallo,<br />

Ciccarelli, Caroldi, Moschella, Campodonico,<br />

Lucchese, Palmisano, Prisco,<br />

Corsi, Colucci e Veccia. Durante<br />

il campionato l’intera città si mobilitò<br />

a suo favore, sollecitata da Maresca<br />

durante i suoi incontri radiofonici<br />

domenicali.<br />

Emblematico fu l’annuncio, letto durante<br />

la prima trasmissione <strong>del</strong> 13<br />

febbraio 1949:<br />

“…donne e uomini di ogni consistenza,<br />

piccoli e grandi, belli e brutti,<br />

attivi e messi a riposo per scarso rendimento<br />

corporale, impiegati e pensionati,<br />

aspiranti o rinunziatari al<br />

matrimonio, ammogliati con figli o<br />

genitori sterili, comunisti e misini, repubblicani<br />

e democristiani, socialisti<br />

e qualunquisti, gente tutta impiegata<br />

al pubblico calpestio dalla mattina<br />

alla sera, piccoli e grandi proprietari,<br />

contadini maschi e contadine<br />

femmine, oggi alle tre e mezza, dopo<br />

che avete messo tutto in corpo, venite<br />

al campo sportivo a godervi la<br />

grande partita di calcio.<br />

Non ve ne state a casa a fare il chilo<br />

o il mezzo chilo, uscite, spendete le lire<br />

350 voi uomini, e lire 100 voi donne,<br />

per passare due ore in concorde<br />

allegria e comune entusiasmo.<br />

E chi ce li da? Qualcuno ha risposto<br />

chi ce li da col rinforzativo.<br />

Come quel tale che si andò a confessare<br />

il cattivo difetto che aveva di intercalare<br />

la parola cacchio in tutte le<br />

espressioni. Figuratevi quanti cacchi<br />

in un discorso! Quel tale disse al confessore<br />

“sentite, il peccato, che è un<br />

brutto difetto, che non riesco a togliermi,<br />

è quello di dire sempre cacchio,<br />

come se dovessi rinforzare il discorso;<br />

così faccio anche brutte figure. Voglio<br />

oltre la penitenza anche un consiglio<br />

per non pronunziare questa cattiva<br />

parola”. Il confessore pensò un poco<br />

e poi disse al peccatore “bene, vuol<br />

Propaganda <strong>del</strong> comitato civico Antonio Maresca<br />

dire che se non riesci a trattenerti dal<br />

pronunziare questa parola, ogni<br />

quando dirai la cattiva parola, metterai<br />

5 lire alle anime <strong>del</strong> Purgatorio”.<br />

“E chi cacchio mi li ddaie?”, rispose<br />

subito il peccatore. Il confessore si<br />

mise a ridere e non seppe che cosa<br />

rispondere, ma io vi dico “a<br />

chi…cacchio volete far credere che<br />

una signorina non trova un amico<br />

per farsi pagare l’ingresso di lire 100<br />

e che un uomo non sappia fare a meno<br />

di un pacchetto di sigarette per<br />

due volte al mese, quando capita la<br />

partita al campo sportivo?”<br />

Con l’auto-ironia trovava il mezzo<br />

per incitare le donne dicendo “Per<br />

un modesto e pratico consiglio da uomo<br />

che conosce un po’ da vicino gli<br />

uomini, da uomo che ora vive solo di<br />

ricordi, detto sempre in segreto tra<br />

noi, debbo dirvi che le donne nelle<br />

tribune sono un po’ come tanti raggi<br />

di sole che penetrano fra i rami e le<br />

foglie e questi raggi di sole, che siete<br />

voi, rendono più vivo l’entusiasmo<br />

degli uomini arianesi, specie al momento<br />

in cui la nostra squadra segna<br />

l’irreparabile goal, quando tutti saltano<br />

e battono le mani”.<br />

“ Beh, sapete che vi voglio dire? Che<br />

sono le occasioni quelle che recano i<br />

fidanzamenti e quella <strong>del</strong>l’incontro<br />

al campo sportivo è un’occasione<br />

buona e morale. Dal fidanzamento<br />

al matrimonio dal matrimonio al<br />

battesimo…nguà,nguà, non è bello,<br />

care le graziose signorine?”<br />

Non mancava l’incitamento alle contadine<br />

“voi campagnole, voi campagnole<br />

belle, prendetele in mano due<br />

uova, prendetele nel pollaio, vendetele<br />

e compratevi un biglietto d’ingresso<br />

al campo sportivo… costa 100<br />

lire!”<br />

Una tiratina di orecchie la riservava<br />

a coloro che, pur benestanti, si godevano<br />

la partita dalla villa comunale<br />

senza pagare.<br />

“Però un rimprovero pubblico e solenne<br />

va fatto a tutti quelli che tengono<br />

soldi a palate, case e terreni, negozi<br />

e rendite e che tremano solo al pensiero<br />

di dovere cacciare i soldi dal portafoglio<br />

anche se si tratta di fare opere<br />

di bene. Questi non ci vanno al<br />

campo sportivo e non lasciano andare<br />

neppure i figli, che consumerebbero<br />

la grande somma di lire 100!…<br />

Un tale ricchissimo, importato in<br />

Ariano, che vive di troppe rendite e<br />

quindi non lavora, una volta ebbe il<br />

coraggio di dire che era un disoccupato!<br />

Se questa gente preferisse spendere<br />

il danaro per far <strong>del</strong> bene, se le<br />

lire 250, una volta all’anno, le dessero<br />

a qualche poveretto, ci sarebbe da<br />

ammirare e da imitare. Ma quando<br />

per avarizia, per solo attaccamento<br />

al danaro, si preferisce starsene a casa<br />

o peggio andarsi a guardare la<br />

partita dalla villa, allora questa gen-<br />

Venezia, Ortù, Esposito e Chianca<br />

te va avvisata che il pubblico, il popolo,<br />

osserva e ricorda”.<br />

L’incitamento finale era alquanto forte<br />

e pirotecnico. “Arianesi, venite, venite<br />

tutti, non vi conservate il danaro,<br />

se no, vi capita come quella mia<br />

zia che lasciò lungo il suo percorso fino<br />

da Ciccillo (noto custode <strong>del</strong> cimitero),<br />

una lunga scia di carte di caramelle!<br />

E si, voi non venite al campo,<br />

vi conservate i soldi? E quando morite…<br />

qualche tocco di campana<br />

e…carte di caramelle…<br />

… qualche tocco di campana e…carte<br />

di caramelle…!”.<br />

Fu la nostra prima emittente locale.<br />

Totonno eletto sindaco<br />

Era il 5 Luglio 1956 allorquando Maresca<br />

fu eletto sindaco <strong>del</strong>la città <strong>del</strong><br />

Tricolle, con il sostegno dei consiglieri<br />

di sinistra, dopo il fallito tentativo<br />

<strong>del</strong>la destra di Enea Franza di eleg-<br />

gere l’ing. Antonio Renzulli.<br />

Era cambiato il sistema elettorale che<br />

da maggioritario divenne proporzionale<br />

e così nella tornata elettorale <strong>del</strong><br />

27 maggio il Movimento Sociale Italiano<br />

(M.S.I.) ottenne 8 consiglieri<br />

uno in meno <strong>del</strong>la D.C., mentre gli<br />

Indipendenti di destra ne conseguirono<br />

4, i Monarchici 1, al Partito Comunista<br />

(P.C.I.) ne vennero assegnati<br />

5, al Partito Socialista Italiano<br />

(P.S.I.) 2 ed al Partito Socialista Democratico<br />

Italiano (P.S.D.I.) 1.<br />

Su 14.082 votanti, distribuiti in 29 sezioni,<br />

i partiti ebbero i seguenti voti:<br />

la D.C., capeggiata dal prof . Andrea<br />

Esposito, 4.019; il M.S.I., capeggiato<br />

da Enea Franza, 4.657; il P.C.I., capeggiato<br />

dall’avv. Nicola De Gruttola,<br />

2.787; il P.S.I., capeggiato dal<br />

prof. Mario Ortu, 1.186; il Partito<br />

Monarchico, con a capo l’avv. Vincenzo<br />

Scalone, 727; il P.S.D.I., con a<br />

capo l’avv. Francesco Albanese, 706.<br />

Il più suffragato fu Franza, ma il suo<br />

partito dopo 10 anni cominciò a dare<br />

i primi segni di cedimento a vantaggio<br />

<strong>del</strong>la Democrazia Cristiana e<br />

dei partiti di sinistra. La campagna<br />

elettorale era stata alquanto combattuta<br />

e senza esclusione di colpi dall’una<br />

e dall’altra parte dei contendenti.<br />

In particolare i misini attaccarono Fe<strong>del</strong>e<br />

Gizzi, che nel 1954 era transita-<br />

to dalle fila <strong>del</strong> partito comunista,<br />

per approdare a quello democratico<br />

cristiano. Inoltre i candidati <strong>del</strong>la destra<br />

franziana ed i candidati <strong>del</strong> partito<br />

comunista mossero critiche dure<br />

nei confronti <strong>del</strong> partito cattolico,<br />

che riceveva il sostegno aperto ed incondizionato<br />

<strong>del</strong>la gerarchia ecclesiastica.<br />

Ancora una volta a fianco <strong>del</strong>la D.C.<br />

era sceso in campo il Comitato Ci-<br />

vico, voluto dalla Chiesa e benedetto<br />

dal Papa, che ai suoi dirigenti aveva<br />

detto il 12 Aprile 1953 “Voi siete<br />

cittadini che volete interessarvi più direttamente<br />

alla formazione di migliori<br />

strutture economiche, politiche, giuridiche<br />

e sociali”.<br />

Ed il Vescovo <strong>del</strong>la diocesi di Ariano<br />

Pasquale Venezia aveva voluto che i<br />

cattolici non fossero rimasti indifferenti<br />

alla lotta politica, approvando<br />

la discesa in campo <strong>del</strong> presidente<br />

diocesano dall’Azione Cattolica il<br />

prof. Andrea Esposito. Volle anche<br />

indire una “Settimana Eucaristica<br />

Cittadina”, dal 22 al 29 Aprile, con<br />

cui intendeva “infervorare la nostra<br />

devozione a Gesù Sacramentato…e<br />

la nostra vita cristiana”. Ecco allora<br />

l’invito rivolto a tutti “Scuotiamo la<br />

nostra indifferenza, apriamo il nostro<br />

cuore: solo Gesù può soddisfare la sete<br />

ardente di giustizia e di amore, che<br />

divora il nostro tempo”.<br />

20<br />

I misini, amministratori uscenti, venivano<br />

accusati dagli oppositori di<br />

avere sperperato le risorse economiche<br />

comunali e di avere creato il forte<br />

indebitamento <strong>del</strong>le casse cittadine.<br />

Dall’altra parte, ossia dai franziani,<br />

veniva accusata la sinistra di essere<br />

disfattista e soprattutto classista,<br />

mentre ai democristiani veniva addebitato<br />

la forte ingerenza degli ecclesiastici<br />

negli affari politici e l’aiuto<br />

dato al loro partito.<br />

Maresca, candidato <strong>del</strong>la democrazia<br />

cristiana, si distinse in modo particolare<br />

durante la campagna elettorale<br />

per avere coniato uno slogan<br />

che ebbe molto successo, tanto da<br />

entrare, subito, a fare parte <strong>del</strong> linguaggio<br />

comune. Nei suoi comizi sosteneva<br />

che bisognava votare per la<br />

D.C. perché detto partito aveva la<br />

“trebbia” in mano, ossia la macchina<br />

giusta per trebbiare.<br />

Una metafora fondata sul fatto che il<br />

governo nazionale era gestito da<br />

questo partito da cui potere avere<br />

vantaggi economici, come era già accaduto<br />

nei mesi precedenti. Infatti<br />

l’on. Fiorentino Sullo, deputato di<br />

spicco <strong>del</strong> partito cattolico in sede<br />

nazionale e nella nostra Provincia,<br />

aveva procurato notevoli risorse economiche<br />

statali per la costruzione di<br />

infrastrutture nel territorio di Ariano.<br />

Basti pensare alla messa in opera<br />

<strong>del</strong>la strade rurali nelle località Fiumarelle<br />

ed Orneta, nonché alla elettrificazioni<br />

di vaste contrade, come:<br />

Vascavino, Piano Taverna, Santa Regina,<br />

Cervo, San Liberatore e San Nicola<br />

a Frignano, mentre un ultimo<br />

stanziamento di 30 milione fu assegnato<br />

per la costruzione <strong>del</strong>l’ufficio<br />

Postale nel centro città.<br />

Dopo i risultati elettorali i partiti di<br />

destra, M.S.I. ed Indipendenti, tentarono<br />

la costituzione di una Giunta,<br />

capeggiata dall’indipendente ing.<br />

Antonio Renzulli. Ma la <strong>del</strong>iberazione<br />

di nomina venne annullata dalla<br />

Giunta Provinciale Amministrativa,<br />

rendendosi in tal modo necessario riconvocare<br />

il consiglio per procedere<br />

ad una nuova elezione <strong>del</strong>l’intero<br />

esecutivo.<br />

Era accaduto che nella prima seduta<br />

consiliare <strong>del</strong> 16 giugno 1956 per<br />

la convalida degli eletti vennero sollevate<br />

numerose eccezioni nei confronti<br />

di vari consiglieri eletti nelle liste<br />

dei partiti di destra. In particolare

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