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Edizione del 07/04/2013 - Corriere

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3<br />

AVELLINO - Stasera saranno resi noti dal<br />

Pd i candidati partecipanti alle primarie per<br />

la elezione a sindaco di Avellino. La vigilia<br />

ha riservato non poche sorprese, soprattutto<br />

per quanto riguarda le candidature di<br />

Leonida Gabrieli e Gianluca Festa. Per il primo<br />

si è decisa l’esclusione, mantenendo fede<br />

alle regole fissate dalla segreteria provinciale.<br />

Ma è molto probabile che Gabriele<br />

non obbedirà e andrà avanti lo stesso,<br />

preparandosi a presentare ricorso agli organismi<br />

nazionali <strong>del</strong> partito. Per il secondo,<br />

l’ex vicesindaco <strong>del</strong>la giunta Galasso, si<br />

è trattato fino all’ultimo per tentare il suo<br />

recupero. L’esito si potrà conoscere solo questa<br />

sera. Mancano 56 giorni al voto di maggio<br />

e già il dibattito porta agli scenari futuri.<br />

Il Pd, secondo calcoli che fanno riferimento<br />

alle elezioni politiche, potrebbe ottenere<br />

un consenso che oscillerebbe tra il<br />

15 e il 17 per cento. Percentuale modesta<br />

che condannerebbe il partito a restare escluso<br />

da un eventuale ballottaggio. Per<br />

giungere a questo obiettivo occorrerebbe<br />

un’aggiunta di voti che potrebbero essere<br />

proprio quelli di Gianluca Festa. Il quale, in<br />

Primarie<br />

tutte<br />

le scadenze<br />

Giorno 4 aprile <strong>2013</strong> -<br />

Avvio raccolta sottoscrizioni<br />

candidature<br />

- Giorno 7 aprile <strong>2013</strong><br />

ore 20,00 - Termine ultimo<br />

per la insegna <strong>del</strong>le sottoscrizioni<br />

- Giorno 8 aprile <strong>2013</strong> -<br />

Ufficializzazione<br />

candidature<br />

- Giorno 14 aprile <strong>2013</strong><br />

ore 7,00 Insediamento seggi<br />

- Giorno 14 aprile ore 8,00<br />

Inizio operazioni di voto<br />

- Giorno 14 aprile pre 20,00<br />

Termine operazioni di voto<br />

- Giorno 14 aprile <strong>2013</strong><br />

dopo chiusura operazioni di<br />

voto - Inizio Scrutinio<br />

CORRIERE<br />

Domenica 7 aprile <strong>2013</strong><br />

IL CASO<br />

caso di trattativa negativa con il Pd, potrebbe<br />

portare il suo patrimonio elettorale al centro<br />

montiano e consentire a questa formazione<br />

politica di andare al ballottaggio o con<br />

il Pdl o con i grillini. Insomma la logica <strong>del</strong>la<br />

raccolta <strong>del</strong> consenso non permette di fare<br />

distinzioni, soprattutto ora che si scontano<br />

gli errori di una incomprensibile vigilia<br />

elettorale.<br />

E’ di questo tono anche la nota diffusa ieri<br />

sera dal coordinamento provinciale <strong>del</strong>la<br />

componente “Un senso alla nostra storia”<br />

che fa capo a Lucio Fierro.<br />

“Lo spettacolo che sta dando di sé il PD nell’affrontare<br />

la scadenza elettorale per il Comune<br />

di Avellino - si legge nella nota- sembra<br />

fatto apposta per legittimare una immagine<br />

scostante <strong>del</strong>la politica e per portare<br />

il centro-sinistra ad una sicura sconfitta.<br />

Noi - affermano i bersaniani - non ci stiamo<br />

più. Se per un ulteriore senso di responsabilità<br />

lo facessimo, diventeremmo<br />

parte <strong>del</strong> marasma e tradiremmo la nostra<br />

identità”. La nota poi prosegue: “ Abbiamo<br />

proposto che il PD, fulcro essenziale <strong>del</strong>la<br />

coalizione, assumesse da subito la responsabilità<br />

di concordare con le altre forze <strong>del</strong><br />

centro-sinistra una piattaforma elettorale di<br />

svolta rispetto al fallimento <strong>del</strong>l’amministrazione<br />

Galasso, di rottura con metodi sbagliati<br />

e soprattutto capace di corrispondere<br />

ai bisogni veri <strong>del</strong>la città: il Comune <strong>del</strong>la<br />

solidarietà e <strong>del</strong>la cultura, il Comune che ripensa<br />

alla città ed al suo sviluppo chiudendo<br />

con qualsivoglia nuova edificazione<br />

e con la logica <strong>del</strong>le opere faraoniche per<br />

ELEZIONI<br />

ammINIstratIvE<br />

Stasera scade il termine per la presentazione <strong>del</strong>le candidature<br />

Primarie al veleno<br />

Gianluca Festa sfoglia ancora la margherita, mentre i bersaniani in una nota ribadiscono<br />

il loro disimpegno accusando la segreteria provinciale di preparare l’insuccesso<br />

valorizzare e migliorare l’esistente. Abbiamo<br />

indicato il metodo <strong>del</strong>la condivisione con<br />

gli altri partiti come quello essenziale per<br />

scegliere la rappresentanza apicale, fermo<br />

restante il diritto-dovere <strong>del</strong> PD, nucleo essenziale<br />

<strong>del</strong>la coalizione, di avanzare le proposte.<br />

Abbiamo respinto, sin d’allora l’idea<br />

di primarie <strong>del</strong> PD ed indicata la possibilità<br />

di primarie <strong>del</strong>la coalizione solo nel caso il<br />

tavolo <strong>del</strong> centro-sinistra, non pervenendo<br />

ad indicazioni unitarie, le avesse scelte come<br />

soluzione obbligata. Abbiamo sostenuto<br />

la linearità di questo percorso con la disponibilità<br />

piena a farci carico di un processo<br />

di condivisione con i moderati <strong>del</strong> PD<br />

di un candidato da loro indicato, astenendoci<br />

dall’avanzare nostre proposte pur legittime<br />

e forti. Questo percorso, a parole<br />

condiviso, è stato gestito o con pressapochismo<br />

o, -cosa che in queste ore appare<br />

sempre più evidente- con fini reconditi. Ha<br />

aiutato le ambiguità <strong>del</strong> gruppo dirigente<br />

l’esplodere di ambizioncelle personali che<br />

nulla hanno a che vedere con l’interesse<br />

<strong>del</strong>la città, <strong>del</strong> centro-sinistra, <strong>del</strong> PD. Da<br />

qui la demagogia <strong>del</strong>le “primarie comunque”<br />

e lo spazio che si è dato a Sel per disimpegnarsi<br />

senza pagare il pegno per l’oggettivo<br />

indebolimento <strong>del</strong> centro-sinistra e<br />

di un progetto di rinnovamento <strong>del</strong>la guida<br />

politica per la città. Abbiamo lavorato per<br />

ridare voce, nel PD, ai veri protagonisti <strong>del</strong>la<br />

battaglia politica, i circoli cittadini, i loro<br />

gruppi dirigenti.I circoli, pur privi di una<br />

guida politica provinciale, hanno lavorato<br />

bene, sia dal versante <strong>del</strong>la definizione di<br />

E avanza una proposta<br />

di commissariare il partito<br />

Accusati i dirigenti di incompetenza e di scarsa rappresentatività<br />

AVELLINO - E’ un durissimo attacco alla gestione<br />

<strong>del</strong> Partito democratico in Irpinia. A firmare lo spietato<br />

atto di accusa alla segreteria provinciale sono<br />

Valentina Corvigno e Roberta Santaniello, <strong>del</strong>la<br />

direzione provinciale di Avellino, Franco Iovino,<br />

<strong>del</strong>la direzione regionale <strong>del</strong>la Campania e Pellegrino<br />

Palmieri, <strong>del</strong>egato all’assemblea provinciale<br />

di Avellino. L’incipit <strong>del</strong> documento inviato alla Direzione<br />

nazionale <strong>del</strong> Pd, alle Commissioni di Garanzia<br />

nazionale e regionale è già tutto un programma.<br />

«Le elezioni politiche ad Avellino e provincia<br />

hanno scoperchiato il vaso di Pandora di via Tagliamento,<br />

mostrando l’incompetenza, l’immoralità<br />

e la non rappresentatività dei cosiddetti dirigenti provinciali<br />

<strong>del</strong> Partito Democratico irpino”.<br />

“Lo spettacolo che sta andando in scena - affermano<br />

i sottoscrittori <strong>del</strong> documento - nelle ultime settimane,<br />

in vista <strong>del</strong>le amministrative <strong>del</strong> capoluogo,<br />

è vergognoso (a voler essere buoni). L’elezione dei<br />

due parlamentari irpini, Paris e Famiglietti, e la non<br />

elezione <strong>del</strong> senatore uscente Enzo De Luca sono state,<br />

di fatto, solo l’ultimo atto <strong>del</strong>l’eterna guerra tra<br />

bande che fa, <strong>del</strong> Pd, i Balcani <strong>del</strong>la politica locale”.<br />

I sottoscrittori <strong>del</strong> documento, che chiedono il commissariamento<br />

<strong>del</strong>la segreteria provinciale, affermano<br />

poi parlando <strong>del</strong> voto nel capoluogo: «I bersaniani,<br />

guidati dal leader Lucio Fierro, infatti, al<br />

momento in testa per numero di rappresentanti eletti<br />

nelle ultime competizioni elettorali, non avendo<br />

ad Avellino città la possibilità di bissare i successi di<br />

regionali e politiche, hanno pensato bene di “lavarsene<br />

le mani”, salvo poi imporre veti a destra e a<br />

manca e sabotando le primarie, dopo aver lasciato il<br />

partito senza una commissione di garanzia provinciale<br />

che potesse in qualche modo porre un freno allo<br />

scempio. I franceschiniani, invece, sotto choc per<br />

l’esito <strong>del</strong>le elezioni politiche in Campania, e per questo,<br />

di fatto, lasciati senza rappresentanza istituzionale<br />

(consapevoli a posteriori di essere caduti nel tranello<br />

di Fierro), stanno cercando di porre un argine<br />

una base programmatica da sottoporre ai<br />

partners, sia predisponendo una bozza di<br />

regolamento <strong>del</strong>le primarie che fosse fondato<br />

su tre scelte non negoziabili: primarie<br />

effettivamente aperte, al riparo da incursioni<br />

clientelari e da immagini negative determinate<br />

da palesi conflitti di interesse, allargate<br />

alle forze disponibili, anche civiche, di<br />

cui fosse netta la scelta di collocazione nell’ambito<br />

<strong>del</strong> centro-sinistra. Una indegna recita<br />

ha manipolato tali indicazioni, in una<br />

prima fase attenuando la norma sulla incandidabilità<br />

(attraverso un marchingegno<br />

che aveva il solo merito di confermare come<br />

essa fosse necessaria nel suo rigore) e<br />

poi introducendo, con una “foglia di fico”,<br />

una norma contra personam per escludere<br />

qualche candidato scomodo. La successiva<br />

resipiscenza sulla incandidabilità, se coniugata,<br />

con il mantenimento <strong>del</strong>la esclusione<br />

di Gianluca Festa, segna <strong>del</strong> sapore acre<br />

<strong>del</strong>lo strumentalismo anche i passaggi di<br />

queste ore.Dopo che l’incerta condotta sul<br />

piano politico ha consentito a Sel di “sfilarsi”<br />

dal tavolo riducendo a ben poca cosa la<br />

coalizione, impedire di correre alle primarie<br />

a Gianluca Festa, che è stato alleato comunque<br />

leale <strong>del</strong> PD e che ha dichiarato di<br />

voler essere parte <strong>del</strong>lo schieramento di centro-sinistra,<br />

ci porta al primo turno nella<br />

condizione di poter contare solo sulla forza<br />

<strong>del</strong> PD e poco altro. Noi non sappiamo se<br />

di questo si rendano conto gli “strateghi”<br />

alla cui regia dobbiamo il capolavoro che<br />

abbiamo davanti. Di certo c’è che se il risultato<br />

elettorale <strong>del</strong> primo turno, a prescindere<br />

dal candidato, dovesse presentare<br />

sorprese negative, tutti sappiamo sin d’ora<br />

chi ne è responsabile e non consentiremo<br />

poi di invocare scusanti per un errore politico<br />

così marchiano.<br />

Da questo affondare nella melma <strong>del</strong>le manovre<br />

e <strong>del</strong>le manovrine occorre uscire.Appelli<br />

in tal senso sono stati lanciati da pezzi<br />

significativi <strong>del</strong> partito. Lo chiede un popolo<br />

sconcertato e demotivato.<br />

Occorre un atto di saggezza politica: fermarsi<br />

sull’orlo <strong>del</strong> baratro e cercare le condizioni<br />

per cui quell’elettorato che ci ha dato<br />

la fiducia alle elezioni politiche ritrovi nel<br />

PD il suo interlocutore”.<br />

Toni duri, da avvertimento alla segreteria<br />

provinciale perchè si assuma la responsabilità<br />

di un probabile insuccesso.<br />

C’è solo da chiedersi, però, se questo modo<br />

di porre un problema serio non nasconda<br />

qualche altro disegno che, forse inconsapevolmente,<br />

potrebbe danneggiare il<br />

candidato indicato per primo dallo stesso<br />

Pd, quel Paolo Foti a cui è stato chiesto di<br />

dare il proprio contributo per il successo <strong>del</strong><br />

centrosinistra in città.Se così fosse si capirebbe<br />

anche quello non detto.<br />

alla valanga che li ha già travolti. E<br />

grazie alla competenza e all’acume<br />

politico, che in questi anni li hanno<br />

contraddistinti, la segretaria Caterina<br />

Lengua e il Presidente Carmine<br />

De Blasio stanno facendo l’impossibile<br />

per disperdere quel poco di buono<br />

che ancora c’era nel partito che<br />

dicono di rappresentare”. Anche sul<br />

metodo scelto per le primarie i dissidenti<br />

prendono posizione: “Si è<br />

scelto di indire primarie di coalizione, senza aver<br />

prima verificato se una coalizione ci fosse, si è poi<br />

deciso di “eliminare” la postilla “antigabrieli”, pensata<br />

da Fierro e avallata in precedenza (temendo un<br />

ritorno sotto mentite spoglie di Giuseppe Galasso),<br />

di escludere Gianluca Festa dalla corsa (temendo la<br />

convergenza dei bersaniani sul vicesindaco uscente),<br />

di coinvolgere un tale Arturo Iannaccone per<br />

giustificare l’esistenza di una coalizione di centro-<br />

PAOLO FOTI<br />

Segreteria, Gruppo 360<br />

Mancino, Bersaniani<br />

NADIA ARACE<br />

Franco Vittoria<br />

ANTONIO GENGARO<br />

Società civile e sinistra<br />

ANTONIO CAPUTO<br />

Rappresentanti di fuori<br />

provincia in città e cattolici<br />

impegnati in politica<br />

LEONIDA GABRIELI<br />

Una parte di ex consiglieri<br />

e assessori comunali<br />

GUIDO D’AVANZO<br />

Circolo De Sanctis<br />

ROSALBA CAPONE<br />

Partito dei comunisti<br />

italiani<br />

PASQUALE ANZALONE<br />

Centro democratico Tabacci<br />

GIANLUCA FESTA<br />

Lista Davvero<br />

Chi si candida<br />

e chi<br />

lo sostiene<br />

sinistra, di distribuire a destra e a manca moduli per<br />

sottoscrivere le candidature alle primarie, senza prima<br />

aver approvato il regolamento (basti pensare che<br />

il consigliere provinciale <strong>del</strong> Pd Caputo, sconfitto alle<br />

comunali di Aiello <strong>del</strong> Sabato ha pensato bene di<br />

inviare decine di sms per invitare possibili sostenitori<br />

a sottoscrivere la propria di candidatura per la<br />

corsa alla poltrona di sindaco), per essere, dopo 24<br />

ore, smentiti dai circoli cittadini stessi”.

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